Venture capital: partono i primi investimenti di EUREKA! Venture SGR
Primo closing da 38 milioni per la società di Venture Capital EUREKA! Venture SGR, nata per finanziare idee che provengono dalle università e dai centri di ricerca italiani. Scattano così, anche grazie ai fondi europei, i primi investimenti.
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EUREKA! Venture SGR è il primo operatore indipendente in Italia specializzato in investimenti deeptech, vale a dire in startup e PMI - provenienti o collegate con Centri di Ricerca e Università - specializzate in tecnologie innovative e spesso di frontiera.
Il primo closing della società, “Eureka! Fund I – Technology Transfer”, da 38 milioni di euro, è focalizzato su investimenti in materiali avanzati ed investe negli stadi proof-of-concept, seed e Round A, anche grazie alla partnership con 22 Università e Centri di Ricerca Scientifica del Paese.
30 milioni provengono dal Fondo europeo per gli investimenti (FEI), cui si aggiungono risorse di Cassa depositi e prestiti (CDP) e altri investitori istituzionali, quali la Compagnia di San Paolo.
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Stefano Peroncini, Amministratore Delegato EUREKA! Venture SGR, ha dichiarato: “Se mai ci fosse stato qualche dubbio, oggi abbiamo definitivamente capito quanto tecnologia, ricerca scientifica e trasferimento dell’innovazione sul mercato siano determinanti per una ripresa economica e uno sviluppo che siano davvero sostenibili e a beneficio dell’intera collettività”.
Alain Godard, Amministratore Delegato FEI, ha commentato: “Siamo molto contenti che Eureka abbia raggiunto il suo primo closing nonostante l’attuale difficile situazione economica. Questo dimostra la necessità di questo tipo di investimento, nonché il fatto che investire nelle spin-off deep tech che nascono da progetti di ricerca è oggi realmente possibile”.
Francesco Profumo, Presidente Compagnia di San Paolo, ha sottolineato: “La nostra Fondazione, ibridando capitali pazienti e competenze multidisciplinari, è da anni impegnata nel facilitare il viaggio dal laboratorio al mercato per i risultati prodotti dalle ‘fucine della conoscenza’, come le università e i centri di ricerca. In quest’ottica, il primo closing del Fondo rappresenta un volano per il trasferimento tecnologico in Italia poiché avvicina l’eccellenza scientifica alle opportunità di investimento, permettendo così agli atenei di potenziare gli impatti generati nel solco della loro terza missione.”