UE: piu' trasparenza sull'attivita' delle lobbies in Europa
Su iniziativa di Maros Sefcovic, vicepresidente della Commissione, e di Diana Wallis, capo della delegazione parlamentare, la Commissione europea e il Parlamento europeo hanno riaperto ieri i lavori per sviluppare un registro e un codice di condotta comuni per le lobbies, cioè gruppi e organizzazioni legati dall'interesse ad influenzare l'azione delle istituzioni legislative. L'iniziativa ha l'obiettivo di aumentare la trasparenza rispetto alla realtà delle lobbies e la conoscenza delle loro attività da parte dei cittadini.
Il lavoro congiunto della Commissione e del Parlamento prosegue sulla linea di quanto realizzato con l'apertura del registro dei rappresentanti di interessi nel giugno 2008, con la dichiarazione congiunta del 22 aprile 2009 "Orientamenti per un registro comune e un codice di condotta comune", con la quale erano stati individuati i punti di accordo tra le due istituzioni europee, e con la revisione del sistema, che la Commissione europea ha pubblicato nell'ottobre 2009.
L'impegno del gruppo è ora quello di affrontare e risolvere le questioni amministrative e tecniche connesse all'attività dei gruppi di interesse, tra cui il meccanismo di denuncia e sanzione.
Soddisfazione da parte di Maros Sefcovic, che ha ricordato come le organizzazioni iscritte nel registro inaugurato nel 2008 abbiano già raggiunto quota 2.700, mentre Diana Willis ha affermato che "il Parlamento è impaziente di riprendere i negoziati con la Commissione e di creare il registro comune. È chiaramente nell'interesse dei cittadini europei che noi collaboriamo per rendere il sistema più trasparente possibile registrando i gruppi d'interesse che tentano di influenzare le decisioni politiche dell'UE in ogni fase del processo".