In arrivo i contributi a fondo perduto per l'apicoltura
Agea ha pubblicato le istruzioni operative per accedere ai 7 milioni stanziati dalla legge di Bilancio 2022 a favore delle aziende della filiera apistica. Domande di contributo dal 31 ottobre.
Oltre 2 miliardi per agricoltura e pesca nella manovra 2022
Oltre a incrementare di 12,75 milioni di euro, per l'anno 2022, e di 5 milioni di euro, per ciascuno degli anni 2023 e 2024, la dotazione del Fondo per la tutela e il rilancio delle filiere apistica, brassicola, della canapa e della frutta a guscio, la legge di Bilancio 2022 ha infatti previsto uno stanziamento specifico per il settore dell'apicoltura.
Risorse pari a 7,75 milioni di euro per il 2022 sono state destinate all’attuazione delle misure di cui alla legge n. 313-2004 recante “Disciplina dell’apicoltura”. Le modalità di utilizzo dei fondi sono state approvate con decreto ministeriale del 20 luglio 2022, pubblicato in Gazzetta ufficiale il 9 settembre, mentre il 23 settembre l'organismo pagatore Agea ha pubblicato le istruzioni operative per richiedere i contributi.
Come ottenere i contributi per l'apicoltura 2022?
In base al decreto Mipaaf le risorse sono destinate a finanziare gli interventi di cui all’articolo 5, comma 1, lettere d), i) ed l) della legge n. 313 del 2004, in particolare:
-
sostegno delle forme associative di livello nazionale tra apicoltori e promozione della stipula di accordi professionali;
-
incentivazione della pratica dell’impollinazione a mezzo di api, quindi sostegno alle prestazioni rese dall’apicoltore che trasporta i propri alveari presso agricoltori che ne richiedono il servizio di impollinazione di colture arboree o erbacee, anche da seme, in pieno campo o in coltura protetta;
-
incentivazione della pratica dell'allevamento apistico e del nomadismo, inteso come allevamento apistico non stanziale che prevede lo spostamento degli alveari al fine di seguire le diverse fioriture che si succedono nel corso della stagione produttiva anche in funzione delle mutevoli condizioni climatiche e orografiche dei diversi territori.
Una quota delle risorse, pari a 800mila euro, è destinata al rifinanziamento dei quattro Centri di Riferimento Tecnico (CRT) di cui allo Schema di riferimento per la programmazione delle iniziative nel settore apistico pubblicato dalla Rete Rurale Nazionale nel dicembre 2009.
I restanti 6,95 milioni di euro sono diretti alla concessione di contributi a favore degli apicoltori per l’incentivazione della pratica dell’impollinazione a mezzo di api e della pratica dell'allevamento apistico e del nomadismo, in particolare:
- 1.390.000 euro per l’incentivazione della pratica dell’impollinazione attraverso contributi erogati sulla base del numero di alveari utilizzati nell’attività di impollinazione, con un massimale pari a 20 euro/alveare;
- 5.560.000 euro per l’incentivazione della pratica dell’allevamento apistico e del nomadismo attraverso contributi erogati sulla base del numero di alveari dichiarati in Banca dati nazionale apististica (BDN) con un massimale pari a 40 euro/alveare.
I beneficiari degli interventi sono gli apicoltori professionisti, in forma singola o associata, in regola con gli obblighi di identificazione degli alveari e registrati in BDN, che producono per la commercializzazione ed esercitano l’apicoltura sia in forma stanziale, sia praticando il nomadismo anche ai fini dell’attività di impollinazione.
Le domande di finanziamento devono essere indirizzate al Soggetto gestore Agea dal 31 ottobre ed entro il 14 novembre 2022.
Finanziamenti ISMEA ai giovani per acquisto terreni agricoli