Qualificazione delle stazioni appaltanti: l’ANAC alza l’asticella
L’Autorità nazionale anticorruzione (ANAC) ha pubblicato le Linee guida con i requisiti necessari per la qualificazione delle stazioni appaltanti. Per i primi due anni i requisiti sono più morbidi. Il risultato ultimo sarà una riduzione delle stazioni, visto che rimarranno attive solo quelle in linea con i nuovi standard.
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Importante passo in avanti per il mondo degli appalti. Con la Delibera n. 441 del 28 settembre 2022, infatti, l’ANAC ha approvato le Linee guida recanti «attuazione – anche a fasi progressive - del sistema di qualificazione delle stazioni appaltanti e delle centrali di committenza da porre alla base del nuovo sistema di qualificazione che sarà reso operativo al momento della entrata in vigore della riforma della disciplina dei contratti pubblici».
Le Linee guida ANAC sulla qualificazione delle stazioni appaltanti
Le Linee guida individuano i requisiti necessari per la qualificazione delle stazioni appaltanti e delle centrali di committenza, le informazioni necessarie per dimostrare il possesso degli stessi, le modalità di raccolta di tali informazioni e per il funzionamento del sistema di qualificazione.
Oltre a fissare nuovi standard, le Linee guida prevedono anche l'iscrizione obbligatoria delle stazioni appaltanti e delle centrali di committenza all’AUSA, l’Anagrafe unica delle stazioni appaltanti, nonchè possedere una struttura organizzativa stabile e la disponibilità di piattaforme telematiche nella gestione delle procedure di gara.
Le nuove Linee guida si applicano a tutte le stazioni appaltanti e a tutte le centrali di committenza, fatta eccezione per i seguenti enti che sono accreditati di diritto:
- il Ministero delle infrastrutture e della mobilità sostenibili (MIMS), compresi i Provveditorati interregionali per le opere pubbliche,
- Consip,
- Invitalia - Agenzia nazionale per l'attrazione degli investimenti e lo sviluppo d'impresa,
- Difesa servizi,
- Sport e salute Spa.
I nuovi criteri di qualificazione delle stazioni appaltanti
Entrando nel merito del documento, le Linee guida ANAC individuano tre livelli di qualificazione, differenti in base all’importo della gara. Più aumenta il valore dell’appalto, più punti sono richiesti alla stazione appaltante per poter gestire la procedura.
In tale contesto, quindi, i livelli sono i seguenti:
- Per il Livello 3 che riguarda i lavori inferiori a 1 milione di euro, basteranno 30 punti a regime per qualificarsi;
- Per il Livello 2 che riguarda importi superiori a 1 milione di euro e inferiori alla soglia di rilevanza comunitaria, sono necessari 40 punti;
- Per il Livello 1 che interessa importi pari o superiori alle soglie di rilevanza comunitaria, sono richiesti 50 punti.
Come accennato, per i primi due anni, l’ANAC ha previsto degli ‘sconti’ sui punteggi necessari per qualificarsi. In particolare per il Livello 3, la qualificazione può essere ottenuta anche con un punteggio inferiore di 10 punti, mentre per gli altri la qualificazione arriva anche con 5 punti in meno. Asticella più alta, invece, nel secondo anno dove lo “sconto” si riduce a 5 punti in meno per ottenere il Livello 3 e a 2 punti in meno per ottenere gli altri due Livelli.
Il nuovo sistema di qualificazione delle stazioni appaltanti si base, dunque, su un sistema di punteggi che mappano l’expertise della stazione su vari fronti. I punti infatti si ottengono se si possiedono i seguenti requisiti:
- 20 punti per la presenza nella struttura organizzativa di dipendenti con competenze specifiche;
- 20 punti se si possiede un sistema di aggiornamento e formazione del personale;
- 40 punti per il numero di gare svolte nel quinquennio precedente la domanda di qualificazione;
- 10 punti per l’uso delle piattaforme telematiche.
Ulteriori punti sono previsti poi nel caso la stazione appaltante abbia assolto agli obblighi di comunicazione dei dati sui contratti pubblici che alimentano la Banca dati ANAC e agli obblighi sul monitoraggio dello stato di attuazione delle opere pubbliche, di verifica dell’uso dei finanziamenti previsti e costituzione del Fondo opere e del Fondo progetti.
Consulta le Linee guida ANAC