Smart Grid: a Portici ENEA prepara le reti del futuro
Si chiama Smart Energy Microgrid ed è la rete sperimentale che ENEA realizzerà presso il Centro Ricerche di Portici per interconnettere gli utenti in un innovativo sistema energetico avanzato e digitalizzato.
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Smart Energy Microgrid si inquadra nell’ambito del progetto Mission, finanziato con 3,6 milioni di euro dal programma Mission Innovation, l’iniziativa di cooperazione multilaterale globale nata a Parigi nel 2015 per accelerare i processi di innovazione delle tecnologie clean.
Il progetto di ENEA punta ad interconnettere utenti finali con impianti per la produzione di energia, sistemi di accumulo, micro e nanogrid in un innovativo sistema multienergetico integrato e digitalizzato, dotato di sensoristica pervasiva (IoT) e intelligenza artificiale (AI) per accrescere resilienza e affidabilità delle infrastrutture energetiche del futuro. Ciò permetterà anche di sperimentare i benefici derivanti da una gestione integrata di elettricità e calore, con soluzioni orientate a incrementare la quota di energia da fonti rinnovabili sui consumi finali.
“Il progetto Mission si inserisce nell’ambito dell’accordo di programma da 35,8 milioni di euro, sottoscritto tra ENEA e Ministero della Transizione Ecologica, che prevede un piano operativo delle attività di ricerca e sperimentazione su smart grid, idrogeno e materiali avanzati per l’energia, con il coinvolgimento anche di CNR, RSE e Istituto Italiano di Tecnologia”, sottolinea Giorgio Graditi, direttore del dipartimento ENEA di Tecnologie energetiche e fonti rinnovabili.
Il dimostratore di ENEA sarà realizzato con un approccio modulare, che prevede sottoreti smart di taglia nano e micro, monitorate e supervisionate con sensoristica e sistemi di controllo avanzato, in grado di operare in maniera indipendente o interconnessa.
“Sarà un prototipo di sistema multienergetico avanzato che consentirà il coordinamento ‘intelligente’ dei vettori energetici e delle diverse fonti di produzione di energia rinnovabile e convenzionale, in funzione della domanda e delle previsioni di generazione. Questo consentirà di superare le limitazioni che caratterizzano ciascuna fonte e di ottimizzare il funzionamento e l’esercizio della microrete energetica”, sottolinea Maria Valenti, responsabile del laboratorio ENEA di Smart grid e reti energetiche.
Il sistema di gestione e controllo avanzato Smart Energy Management Platform (SEMP), sviluppato in collaborazione con il CNR, regolerà i principali parametri di funzionamento delle risorse energetiche integrate, così da consentire sia il funzionamento ottimale delle microreti sia la storicizzazione e la categorizzazione dei dati e delle informazioni.
“L’obiettivo è quello di sviluppare soluzioni tecnologiche e di sistema che consentano nuove forme di partecipazione al mercato dell’energia, promuovendo il ruolo attivo dell’utente e ottimizzando l’utilizzo degli impianti di generazione distribuita di energia”, spiega Valenti.
Per simulare il complesso sistema di interazioni tra domanda e offerta di energia, la sperimentazione riguarderà quattro edifici del Centro Ricerche ENEA di Portici, in provincia di Napoli. Edifici che possono rappresentare vari aspetti della realtà urbana, perché ospitano uffici e una mensa e un edificio particolarmente energivoro, quello che ospita il supercalcolatore CRESCO, uno dei 500 supercomputer più potenti al mondo che assorbe complessivamente il 47% dell’energia elettrica consumata nell’intero polo di ricerca.
“La creazione di una piattaforma a disposizione dell’industria nazionale per testare e validare soluzioni tecnologiche e di sistema avanzate nel campo delle smart grid è in linea con il PNRR che punta ad accrescere sicurezza, affidabilità e flessibilità del sistema energetico nazionale per aumentare la quantità di energia da fonti rinnovabili in vista di una maggiore elettrificazione dei consumi”, conclude Valenti.