Farmaci: aperte le adesioni all’Alleanza sui medicinali critici
Fino al 16 febbraio, imprese e organismi pubblici dei paesi UE possono aderire alla European Critical Medicines Alliance, un meccanismo consultivo per affrontare l'eventuale carenza di farmaci strategici per la nostra sicurezza e salute, mediante ad esempio la diversificazione delle supply chains, l’innovazione e il miglioramento della nostra capacità produttiva o l’allineamento dei finanziamenti nazionali volti ad affrontare tali criticità.
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L’obiettivo ultimo dell’Alleanza è dunque quello di sostenere l’autonomia strategica dell’UE anche sul fronte della resilienza del nostro sistema sanitario, di cui il Covid ha messo in evidenza una serie di fragilità connesse alla presenza di catene del valore eccessivamente lunghe e dipendenti, troppe volte, da player esterni.
Che cos’è l’Alleanza sui medicinali critici
Nata sulla falsariga di quanto già fatto per le batterie o per le materie prime critiche, la Critical Medicines Alliance punta a rafforzare la cooperazione tra la Commissione UE, i governi nazionali, l’industria e la società civile per affrontare congiuntamente l’eventuale scarsità di farmaci critici e/o dei loro eccipienti.
Alla base vi è quella lista (stilata a dicembre 2023 da Bruxelles) di circa 200 principi attivi la cui eventuale carenza risulterebbe critica per la tenuta dei nostri sistemi sanitari. Non si tratta, dunque, di una lista che identifica farmaci e principi attivi attualmente rari. Per farmaci critici, infatti, si intendono quei farmaci usati nella cura/trattamento di malattie serie, che non possono essere facilmente rimpiazzati da altre medicine e che risultino critici in oltre un terzo dei paesi UE. L'elenco contiene principi attivi che coprono un'ampia gamma di aree terapeutiche e comprende vaccini e medicinali per le malattie rare.
A cosa serve l’Alleanza sui farmaci critici?
Come spiegano da Bruxelles, la Critical Medicines Alliance diventerà il “braccio industriale” di una forte Unione europea per la salute, sviluppando raccomandazioni e fornendo consulenza alla Commissione e agli Stati membri su come affrontare le carenze di medicinali critici.
In particolare, l’Alleanza contribuirà a sbloccare soluzioni produttive, contrattuali o finanziarie per consentire una migliore autonomia strategica per i farmaci critici, come ad esempio:
- l’esplorazione di modalità per diversificare le catene di approvvigionamento globali attraverso partenariati internazionali strategici;
- il rafforzamento della capacità dell’Europa di produrre e innovare, in maniera coordinata, la produzione di farmaci critici e dei loro ingredienti;
- lo sviluppo di un approccio strategico comune allo stoccaggio delle scorte di medicinali nell’UE;
- il sostegno all’allineamento dei finanziamenti nazionali e dell’UE per attuare soluzioni alla carenza di medicinali.
Per ora il suo mandato è previsto che duri cinque anni. Le prime attività inizieranno in primavera così da arrivare ad avere, entro questo autunno, le prime raccomandazioni sulle azioni da intraprendere per migliorare la fornitura di farmaci critici.
Alleanza sui farmaci critici: come aderire
Come già accennato, l’Alleanza è aperta su base volontaria a tutte le parti interessate dell’industria farmaceutica e dei settori della sanità pubblica che operano in ogni stadio della catena del valore, dall’approvvigionamento, alla cura dei pazienti, passando per la produzione farmaceutica e il sostegno finanziario. In questo modo l’Alleanza rappresenterà gli interessi sia del lato dell’offerta costutito dall’industria farmaceutica, sia del lato della domanda composto dal settore sanitario pubblico, nonché dalle organizzazioni della società civile, dai governi nazionali e dalle loro agenzie.
I termini per manifestare il proprio interesse ad aderire all’Alleanza si aprono il 16 gennaio e si chiudono il 16 febbraio 2024.
Per maggiori informazioni su come aderire, consulta il sito ufficiale
Foto di Susana da Pixabay