Semiconduttori, ok di Bruxelles a 2 miliardi di aiuti di stato italiani a STMicroelectronics
Nello stesso giorno in cui il ministro delle Imprese, Adolfo Urso, è a Catania in visita al nuovo impianto di STMicroelectronics insieme alla Commissaria UE Margrethe Vestager, da Bruxelles arriva il via libera alla misura di aiuto di Stato italiana da 2 miliardi di euro per la creazione di un nuovo impianto di fabbricazione di semiconduttori proprio da parte di STMicroelectronics.
Cosa prevede lo European Chips Act?
Si moltiplicano, in questo modo, le novità positive per il settore dei semiconduttori italiani che, gli ultimi mesi, ha assistito all’approvazione della realizzazione di una delle quattro Linee pilota della Chips JU in Italia, al lancio dei contratti di sviluppo per i semiconduttori e all’annuncio dell’investimento miliardario di Silicon Box nel nostro Paese, solo per citarne alcuni.
Un’onda lunga che Urso vuole continuare a cavalcare, annunciando l'obiettivo di raggiungere quota 10 miliardi di investimenti attratti entro la fine dell’anno.
Via libera a 2 miliardi di aiuti di stato a STMicroelectronics
Come ha spiegato Margrethe Vestager, “la misura italiana da 2 miliardi di euro approvata oggi sostiene un impianto integrato per chip di carburo di silicio che è unico nel suo genere. Rafforzerà la catena di approvvigionamento europea dei semiconduttori e garantirà il nostro accesso a una fonte affidabile di chip efficienti sotto il profilo energetico che potranno essere utilizzati, ad esempio, nei veicoli elettrici e nelle stazioni di ricarica.
Ciò sosterrà le transizioni digitale e verde e contribuirà a creare posti di lavoro altamente qualificati, limitando nel contempo le possibili distorsioni della concorrenza”.
Grazie al via libera di Bruxelles agli aiuti di stato italiani a STMicroelectronics - il secondo più grande progetto mai approvato dalla Commissione Europea all’interno del pacchetto normativo sul settore dei chips - la società ha dunque annunciato un maxi investimento da 5 miliardi di euro per il nuovo stabilimento produttivo che offrirà nel capoluogo etneo 2mila posti di lavoro.
Si tratta, più nello specifico, del progetto “Catania Campus di ST” per la costruzione e la gestione di un impianto integrato di produzione di chip per dispositivi elettrici in carburo di silicio, un materiale composito utilizzato per fabbricare wafer che fungono da base per specifici microchip utilizzati in dispositivi ad alte prestazioni, come i veicoli elettrici, le stazioni di ricarica rapida, le energie rinnovabili e altre applicazioni industriali. L'impianto integrato - che dovrebbe funzionare a pieno regime nel 2032 - coprirà tutte le fasi di fabbricazione, dalla materia prima ai dispositivi finiti, vale a dire transistori di potenza e moduli di potenza.
Il progetto si basa su tecnologie che sono state e saranno sviluppate nell'ambito di Importanti progetti di comune interesse europeo (IPCEI) per la ricerca e l'innovazione nel settore della microelettronica approvati dalla Commissione nel dicembre 2018 e nel giugno 2023.
Durante la visita di oggi in Sicilia, Urso ha sottolineato come "il nuovo sito di produzione di Stm a Catania sia un esempio per l’Europa, un modello di cooperazione tra Italia e Francia, un campione europeo che può diventare mondiale”. In effetti, il 27 aprile 2023 la Commissione aveva approvato anche una misura di aiuto francese da 2,9 miliardi di euro sempre a sostegno di ST e GlobalFoundries per la costruzione e la gestione di un nuovo impianto di produzione di microchip, questa volta in Francia.
Urso: entro fine anno, 10 miliardi di investimenti nei semiconduttori
Nella partita sui semiconduttori - da cui passa parte di quella autonomia strategica a cui Bruxelles punta sempre più convintamente - l'Italia è pronta a giocare un ruolo di primo piano.
A sottolinearlo è sostanzialmente sempre Urso. Nel commentare il via libera di Bruxelles ai 2 miliardi di sovvenzioni dirette che saranno concesse a STMicroelectronics, il ministro ha infatti evidenziando come questo progetto non sia a sè stante, ma faccia parte della Strategia Italiana sulla Microelettronica che stanzia 4 miliardi per attrarre in Italia grandi investimenti: "L'annuncio di oggi è coerente con quanto stiamo facendo sin dall’insediamento di questo Governo con un piano nazionale sul settore, oramai in piena attuazione", ha infatti chiosato il ministro, citando la Linea pilota di produzione dei semiconduttori nell’ambito dell’European Chips Act che verrà realizzata sempre a Catania, ma anche la creazione della fondazione ChipsIT di Pavia e l’annuncio a marzo di un investimento di 3,2 miliardi da parte della società di Singapore Silicon Box per un sito produttivo nel Nord Italia.
"Ecco, con l’annuncio di oggi, arriviamo dunque a un totale di circa 8,3 miliardi di euro messi a terra in Italia nel settore, ma andremo oltre:, perché crediamo che l'Italia possa essere competitiva nelle tecnologie green e digitali" ha affermato Urso.
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