Bando Inail 2010: un altro click day di dubbia legittimita'
Si è aperto oggi alle 14 lo sportello del bando Inail 2010: tutti pronti con le dita sul mouse per provare ad aggiudicarsi i contributi per gli investimenti in materia di salute e sicurezza sul lavoro. Il sito internet dell'Istituto però ha cessato di funzionare poco dopo le 13, rendendo impossibile l'invio telematico delle istanze. Ciò nonostante, alle 15.10, ad accesso finalmente eseguito, le risorse risultano esaurite con le uniche eccezioni della Valle D'Aosta e di Trento, dove rimangono pochi spiccioli.
Diverse problematiche si erano manifestate già nei giorni scorsi, relativamente all'aggiornamento delle domande, con informazioni non salvate e difficoltà a caricare i dati a causa del sovraffollamento del sito, e purtroppo questo episodio non fa che confermare quanto già accaduto con il click day per il credito d'imposta per gli investimenti in attività di ricerca e sviluppo del maggio 2009.
Ancora una volta queste procedure si rivelano inadeguate, soprattutto quando non sono supportate da piattaforme informatiche in grado di garantire al bacino di utenza nazionale la tempestività dell'accesso e dell'esecuzione del procedimento.
Le risorse stanziate, pari a 60 milioni di euro e ripartite in budget regionali, potevano essere prenotate mediante l'invio telematico delle domande in base all'ordine di arrivo, fino al termine del 14 febbraio, salvo anticipata chiusura del bando in caso di esaurimento dei fondi.
Come prevedibile i fondi sono terminati nell'arco di circa un'ora (probabilmente molto meno, tanto per ricordare i 32 secondi del click day sul credito d'imposta della ricerca) e i problemi tecnici verificatisi hanno gettato un'ombra sulla validità del procedimento: non rappresentano un elemento di discriminazione che ha escluso "arbitrariamente" solo alcuni dalla possibilità di concorrere all'assegnazione dei contributi?
La prenotazione cronologica dei fondi non è procedura che può essere considerata illegittima. Ciò che non può essere accettato è invece la mancanza di concorsualità, ovvero garantire a tutti eguale modalità di accesso alle agevolazioni. Le tecnologie telematiche ed informatiche oggi non garantiscono questo diritto.
Sul credito d'imposta per la ricerca sono stati migliaia i ricorsi presentati dalle imprese ed il ministero, sulla nuova assegnazione di bonus per il settore tessile, è corso ai ripari prevedendo un riparto dei fondi a tutte le aziende che si sono prenotate - qualora le domande presentate complessivamente superino lo stanziamento disponibile - in modo proporzionale all'importo del risparmio d'imposta richiesto.
Nella procedura Inail non sembra infine prevista una riserva di domande da accettare qualora le imprese prenotate non effettuino gli investimenti inseriti. Si troverà quindi l'Ente a dover riaprire lo sportello, con conseguente ritardo nell'utilizzo dei fondi?