Unione per il Mediterraneo: cresce il sostegno dalla BEI
L'Unione per il Mediterraneo compie alcuni piccoli passi avanti. Philippe de Fontaine Vive, vicepresidente della Banca Europea per gli investimenti e Ahmad Masa’deh, segretario generale dell'Unione per il Mediterraneo hanno siglato, lo scorso 17 gennaio 2011, un memorandum di accordi per stabilire una collaborazione nella regione del Mediterraneo nei settori economico, sociale e della sviluppo durevole, in stretta relazione con le priorità dell'UpM.
L'obiettivo del memorandum è quello di consentire una strategia globale e regionale per lo sviluppo, al fine di rafforzare le politiche e le reti economiche nel Mediterraneo e di creare una regione sempre più prospera attraverso lo sviluppo socio-economico e maggiori investimenti nel settore privato.
Il documento si basa su sei linee di azione:
- diffondere le informazioni per promuovere la messa in atto di progetti prioritari per l'Unione per il Mediterraneo. Le due parti si impegnano a scambiarsi reciprocamente le informazioni sui progetti, sugli eventi e sugli studi per evitare inutili doppioni.
- promuovere i progetti e facilitare i finanziamenti per la loro messa in atto.
- su domanda del segretariato dell'UpM, la Bei potrà apportare il suo sostegno alla creazione di tali progetti, in particolare per quanto riguarda il loro finanziamento da parte delle istituzioni.
- promuovere una migliore comprensione della regione, attraverso gli studi, le analisi e la ricerca. Una migliore conoscenza delle caratteristiche economiche e finanziare della regione aiuterà ad armonizzare le politiche con i bisogni dei paesi dell'UpM.
- Aumentare il livello di visibilità e sensibilizzare tutti gli attori in gioco, compresi i media, attraverso eventi, conferenze, seminari.
- Sviluppare delle reti affinché si possa mettere in atto una strategia globale. In particolare la BEI faciliterà le relazioni tra il segretariato dell'UpM e il settore privato, tra cui le camere di commercio, le associazioni professionali, le organizzazioni bancarie, i think tank e le ONG.
Favorire il distaccamento del personale: la relazione tra la BEI e l'UpM si tradurrà nell'invio di alcuni esperti della BEI presso il segretariato dell'UpM.
L'accordo siglato rappresenta un passo avanti per le attività dell'Unione per il Mediterraneo, come sottolinea Philippe de Fontaine Vive. "Sono convinto che la collaborazione tra BEI e il segretariato dell'UpM sia la risposta più efficace alle sfide attuali che la regione mediterranea deve fronteggiare: l'economia, lo sviluppo duraturo, la coesione sociale e il lavoro. Questo accordo permetterà di sostenere e di accelerare la messa in atto delle priorità per l'Upm come il piano solare mediterraneo, il piano contro l'inquinamento, le autostrade del mare, così come l'appoggio alle micro, alle piccole e medie imprese".
Secondo Ahmad Masa’deh: "L'investimento e la facilitazione degli investimenti sono di un'importanza cruciale per la creazione di posti di lavoro e per il finanziamento di infrastrutture fondamentali per la regione. Il memorandum costituisce un passo importante verso la collaborazione tra i due attori di primo piano nella regione: da un lato la BEI, che gioca un ruolo fondamentale per i prestiti in questa regione, dall'altro il segretariato dell'UpM, istituzione incaricata di promuovere e facilitare la messa in atto dei progetti voluti dai capi di stato e di governo del paesi euromediterranei.
L'accordo giunge proprio nei giorni più tesi in Tunisia: nonostante quasi 700 italiani in due giorni abbiano lasciato il paese, il ministro Frattini invita gli imprenditori a restare. Lo stesso invito è stato rivolto ai francesi dal primo ministro Fillon.