Sardegna: mutui agevolati a giovani imprenditori agricoli e incentivi al reimpiego
11 milioni di euro per mutui trentennali a tasso agevolato a favore di giovani imprenditori agricoli locali, 2 milioni di euro per programmi di formazione finalizzati alle politiche attive di ricollocazione nel mondo del lavoro. Queste le risorse disponibili per l'economia della Sardegna, oggetto di discussione, nei giorni scorsi, da parte dei vertici regionali.
Il via libera ai fondi per i mutui agevolati è arrivato lo scorso 10 febbraio, nella sede della Sfirs (Società finanziaria regionale), dove la Regione Sardegna e l'Ismea (Istituto di servizi per il mercato agricolo alimentare) hanno siglato un protocollo di intesa finalizzato a favorire il ricambio generazionale in agricoltura grazie alla concessione di mutui per l’acquisto di terreni e aziende agricole in Sardegna, con un tasso oscillante tra il 2 e il 4%.
Il provvedimento si può inquadrare tra le azioni previste dalla Legge regionale 15/2010 per la formazione di nuove imprese agricole (articolo 17) e va ad integrare azioni simili previste dal Programma di sviluppo rurale (misura 112).
Soddisfatti dell'accordo raggiunto l’assessore regionale dell’Agricoltura e il presidente di Ismea: "favoriamo l’accesso al mondo delle campagne da parte dei giovani venendo loro incontro in un momento in cui il sistema bancario ha più difficoltà a erogare mutui al settore" dice il primo; "è una misura subito operativa che si avvale tra l’altro di risorse finanziarie recuperate da precedenti piani operativi e di un regime di aiuti già autorizzato da Bruxelles" dice il secondo.
"Il protocollo - ha detto inoltre il presidente della Società finanziaria regionale - sarà complementare rispetto a quanto la Sfirs già sta attuando attraverso i fondi di garanzia e controgaranzia per il comparto isolano".
L’agenzia per l’attuazione dei programmi regionali in campo agricolo e per lo sviluppo rurale (Agenzia Laore), infine, avrà il compito di divulgare e diffondere le opportunità del protocollo agli operatori agricoli, sfruttando la capillarità dei 32 Sportelli unici territoriali dislocati in tutta la Sardegna.
Legge Regionale 17 novembre 2010, n.15
Programma di sviluppo rurale Sardegna
Per quanto riguarda invece gli incentivi al reimpiego dei lavoratori sardi, lo scorso 9 febbraio, nella sede dell'assessorato regionale del lavoro, assessori e dirigenti delle otto Province della Sardegna hanno discusso in merito ai provvedimenti da attuare per la lotta alla disoccupazione, previsti dalla legge finanziaria appena approvata: le risorse a disposizione devono essere ripartite tra le Province ed essere destinate a programmi di formazione finalizzati alle politiche attive di ricollocazione nel mondo del lavoro.
L’obiettivo finale è quello di dare vita a iniziative integrate per favorire occupazione stabile.
A tal fine, l’assessore regionale del lavoro ha chiesto ai rappresentanti degli Enti di esporre le criticità riscontrate nella realizzazione dei programmi degli anni precedenti e di delineare una proposta condivisa nell’individuazione di criteri da utilizzare.
Il percorso che sarà oggetto di una apposita delibera della Giunta Regionale.
Le parti hanno deciso inoltre di affrontare a breve altri temi quali i servizi del lavoro e l’azione “Welfare to work” che, con il finanziamento dello Stato e della Regione, dovrà incidere nel quadro delle politiche attive di inserimento al lavoro.
Welfare to work Sardegna