Lazio: Poli produttivi, Trasporti e Centri Intermodali
I Poli produttivi a cui sono destinate le risorese di cui sopra sono:
- il tessile della Valle del Liri (188 aziende);
- il chimico-farmaceutico del Lazio meridionale (71 imprese);
- l'agro-indusrtiale pontino (più di 500 ditte);
- il lapideo e del marmo dei Monti Ausoni e di Tivoli (circa 350 imprese).
Il finanziamento è a metà tra fondi del Ministero dell'Economia e dello Sviluppo e fondi regionali, reperiti dal Bilancio della Pisana. La quota più cospicua andrà al distretto del marmo (1,1 milioni di euro), a seguire il chimico-farmaceutico e l'agro-industriale (850 mila euro ciascuno) e il tessile (700 mila euro).
Relativamente al bando di prossima pubblicazione:
- sono state scelte le quattro aree con filiera produttiva più corta;
- non sono previsti finanziamenti per singole aziende, ma solo per progetti innovativi di sistema, presentati da gruppi di imprese;
- è un'occasione per stimolare eventuali soggetti richiedenti a consorziarsi e sviluppare una logica sinergica per realizzare un salto di qualità.
L'Accordo di Programma Quadro in materia di "Trasporti e centri intermodali" - Apq 2 - Stralcio "Infrastrutture ferroviarie e entro merci" è stato sottoscritto tra il Ministero dello sviluppo economico, il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e la Regione Lazio; delle risorse a disposizione, 16 sono a carico di fondi statali (di cui 13 provenienti dal Fondo per la aree sottoutilizzate) e 23 su fondi regionali.
L' Accordo, integra i precedenti tre accordi di programma di settore sottoscritti ed è finalizzato:
- a riattivare il collegamento della linea ferroviaria Formia-Gaeta, con un costo di circa 26 milioni di euro, che si inquadra nel progressivo recupero delle linee ferroviarie dimesse destinato a decongestionare un'area di rilevante interesse turistico;
- a potenziare la fruibilità delle stazioni di Lunghezza, Santa Marinella e Latina;
- ad eliminare otto passaggi a livello lungo la ferrovia regionale Roma - Civita Castellana - Viterbo.