Puglia: il nuovo Distretto Tecnologico dell'Energia
Consentirà di realizzare in Puglia una rete di ricerca pubblico-privata e di trasferimento tecnologico in materia di energia sviluppando anche la produzione di componentistica per le rinnovabili. A promuoverlo sono Università e Centri di ricerca pubblici, dieci soggetti in tutto che in una fase successiva coinvolgeranno le imprese private. Si tratta:
- dell’Università del Salento, che ha coordinato i lavori preparatori del nuovo distretto),
- del Consiglio Nazionale delle Ricerche (Cnr),
- dell’Ente per le Nuove Tecnologie, l’Energia e l’Ambiente (Enea),
- del Centro Ricerca Turbomacchine e Sistemi Energetici (Ce.R.Tu.S.) di Firenze,
- del Politecnico di Bari,
- del Politecnico di Torino,
- del Dipartimento di Energetica del Politecnico di Milano,
- dell’Università degli Studi di Bari,
- dell’Università Kore di Enna,
- dell’Università di Roma 3.
L’attività del Distretto Tecnologico dell’Energia si concentrerà su sette assi di ricerca:
- sistemi di riduzione e riutilizzo della Co2,
- Smart technologies per le smart grids,
- sistemi innovativi per la generazione di energia elettrica da fonte solare,
- sistemi innovativi per la produzione di energia da fonte eolica,
- sistemi innovativi per la produzione di energia elettrica e calore da biomasse,
- il vettore idrogeno,
- sistemi innovativi per la produzione di energia elettrica da fonte geotermica profonda.
La Puglia oggi è la regione con la migliore produzione energetica. Da sola produce il 10% dell’energia di tutta Italia. Una quantità che rappresenta quasi il doppio del suo fabbisogno. Inoltre la Puglia è la regione che ha investito di più per gli strumenti incentivanti per le energie rinnovabili: ha impegnato, per gli anni 2000-2006, 38.473.578 di euro. È la prima regione per la produzione di eolico, tra le prime per il fotovoltaico e si sta dotando di un regolamento per le biomasse.
(Fonte: Regione Puglia)