Commissione Ue: inchiesta antidumping sul vetro solare importato dalla Cina
La Commissione europea avvia un'indagine anti-dumping sulle importazioni di vetro solare - un vetro speciale impiegato principalmente per la produzione di pannelli solari - dalla Cina. Secondo l'Esecutivo Ue, la denuncia presentata dall'associazione europea ProSun Glass giustifica l'apertura di un'inchiesta: il vetro solare cinese potrebbe arrivare in Europa con prezzi inferiori al valore di mercato. Causando all'industria europea un grave danno.
L'indagine sul vetro solare cinese non va confusa con quella analoga avviata lo scorso settembre, chiarisce Bruxelles. L'oggetto in quel caso era l'importazione di pannelli solari e autore della denuncia che ha mosso la macchina della Commissione era EU Pro Sun: i prodotti sono distinti e le due organizzazioni sono autonome tra loro.
Gli elementi presentati da ProSun Glass, secondo l'Esecutivo Ue, dimostano a sufficienza:
- il possibile dumping del prezzo da parte dei produttori cinesi che esportano vetro solare sul mercato comunitario;
- il pregiudizio subito dall'industria dell'Unione,
- un possibile legame di causalità tra le importazioni oggetto di dumping e il danno subito dall'industria dell'Unione.
La Commissione europea invierà questionari alle varie parti interessate per chiedere informazioni sulle esportazioni e importazioni, sulla produzione e sulle vendite, che poi andrà a verificare anche visitando le sedi delle società coinvolte.
Entro 9 mesi dall'avvio, la Commissione europea pubblicherà le sue prime conclusioni. A quel punto potrebbe imporre dazi antidumping provvisori, per un periodo di sei mesi, decidere di continuare l'indagine o di chiuderla. Passati 15 mesi, però, il Consiglio è legalmente obbligato a prendere una decisione finale. Decisione che sarà pubblicata nella Gazzetta ufficiale dell'Unione europea.