UE: una proposta per semplificare la registrazione dei marchi
Snellire le procedure per la registrazione dei marchi riducendo tempi e costi. E’ questa la proposta lanciata dalla Commissione Ue per favorire l’innovazione delle imprese europee, tutelando i prodotti comunitari da possibili contraffazioni. Il pacchetto di riforme proposto da Bruxelles prevede norme più semplici e trasparenti per la registrazione dei marchi negli Stati membri e sistemi più efficaci per la lotta contro la contraffazione dei prodotti in transito attraverso il territorio comunitario.
- Proprieta' industriale: dal MSE 4,5 milioni di euro alle Pmi che registrano i propri marchi
- Marchi e brevetti: un’indagine per tutelare i diritti delle Pmi
Il pacchetto proposto contiene tre iniziative:
- la rifusione della direttiva del 1989 sul ravvicinamento delle legislazioni degli Stati membri in materia di marchi d'impresa (direttiva 2008/95/CE);
- la revisione del regolamento del 1994 sul marchio comunitario (regolamento 207/200/CE);
- la revisione del regolamento della Commissione del 1995 relativo alle tasse da pagare all'UAMI (regolamento 2869/95).
La rifusione della direttiva e la revisione del regolamento sul marchio comunitario dovranno essere adottate dal Parlamento europeo e dal Consiglio secondo la procedura di codecisione. La proposta di revisione del regolamento relativo alle tasse seguirà invece un percorso diverso: sarà adottata dalla Commissione Ue come atto di esecuzione a seguito dell’approvazione del competente comitato per le questioni relative alle tasse dell'Ufficio per l'armonizzazione nel mercato interno (UAMI). Il comitato si riunirà prima dell’estate, affinché le modifiche siano adottate entro la fine del 2013.
Per quanto riguarda le tasse di registrazione la Commissione propone costi diversi in relazione alla classe di prodotto, sia per le domande di marchio comunitario che per le domande di marchio nazionale. Obiettivo di questa proposta è agevolare le imprese, soprattutto le Pmi, che potranno scegliere la tipologia di marchio che meglio risponde alle loro effettive esigenze commerciali. Attualmente la tassa di registrazione del marchio consente la copertura fino a tre classi di prodotto, mentre nel sistema riveduto ci si potrà limitare ad una sola. In questo modo le imprese spenderanno di meno se vogliono ottenere la protezione di un'unica classe di prodotti.
La proposta intende anche:
- semplificare ed armonizzare la procedura di registrazione a livello nazionale, prendendo come parametro di riferimento il sistema del marchio comunitario;
- aggiornare le diposizioni vigenti, eliminando ambiguità e chiarendo la portata e i limiti dei diritti conferiti dal marchio;
- potenziare i mezzi di lotta contro la contraffazione dei prodotti in transito attraverso il territorio dell'Ue;
- facilitare la cooperazione tra gli uffici dei marchi degli Stati membri e l'agenzia dell'Unione europea competente per i marchi.
"L'armonizzazione della legislazione degli Stati membri nel 1989 e la creazione del marchio comunitario nel 1994 – ha ricordato Michel Barnier, commissario per il mercato interno e i servizi - hanno spianato la strada all'adozione di altri strumenti di tutela della proprietà intellettuale, quali la protezione dei disegni e dei modelli e il brevetto unitario. Oggi, a 20 anni di distanza, è con orgoglio che posso affermare che il nostro sistema dei marchi ha retto alla prova del tempo. Non è necessaria una revisione radicale: le basi del nostro sistema sono ancora perfettamente valide. Quello che vogliamo è un aggiornamento mirato, per rendere più facile, più economica e più efficace la protezione dei marchi".
Links
Direttiva 2008/95/CE sul ravvicinamento delle legislazioni degli Stati membri in materia di marchi d'impresa
Regolamento 207/200/CE sul marchio comunitario
Regolamento 2869/95relativo alle tasse da pagare all'UAMI