Responsabilita' sociale d'impresa: 10 indicatori per misurare le aziende piu' virtuose
Valore economico complessivamente generato e distribuito dalle singole aziende, differenze retributive tra i dipendenti in base al genere (gender pay gap), quantità di emissioni di gas serra prodotte. Sono solo alcuni dei dieci indicatori sviluppati da Istat e Csr Manager Network - l'associazione dei responsabili delle politiche di sostenibilità delle maggiori aziende italiane - per ‘misurare’ la responsabilità sociale d'impresa. Gli indicatori sono stati individuati grazie ad un progetto biennale che ha coinvolto un gruppo d'imprese, tra cui Assicurazioni Generali, Autogrill, Enel, Hera, Pirelli, Terna e Unipol.
Obiettivo del progetto era definire un metodo obiettivo per calcolare la misurare la "corporate social responsibility” - la responsabilità sociale d'impresa - in Italia.
Gli indicatori individuati riguardano:
- valore economico diretto generato e distribuito,
- consumo diretto di energia,
- spese e investimenti per tutelare l’ambiente,
- emissioni totali ed indirette di gas a effetto serra,
- composizione dei dipendenti,
- turn over dei dipendenti,
- ore medie di formazione annue per dipendente,
- rapporto dello stipendio base di uomini e donne,
- tasso di rientro post-maternità,
- numero di violazioni per discriminazione.
Per ciascuna variabile sarà possibile sviluppare confronti, benchmark di settore e monitoraggi temporali.
"Questo progetto - ha specificato il presidente dell'Istat, Enrico Giovannini - è focalizzato sull'armonizzazione di concetti, definizioni e misure secondo schemi della statistica ufficiale e si ricollega al percorso già avviato dall'Istat per misurare il benessere equo e sostenibile (BES) del paese". D'altra parte, ha aggiunto Giovannini, "l'importanza di una rendicontazione da parte delle imprese che vada oltre il dato finanziario è ormai un traguardo possibile e necessario come è stato affermato anche alla recente Conferenza di Rio+20".