UE: il processo di riforma delle Scuole europee
La riforma è stata adottata a Stoccolma dal Consiglio superiore delle Scuole europee alla fine di aprile, con il sostegno della Commissione e del Parlamento europeo. Gli elementi essenziali della riforma riguardano i seguenti aspetti:
- migliorare la gestione delle Scuole europee, semplificando l'iter decisionale e chiarendo la ripartizione delle responsabilità e dei compiti tra i vari soggetti e organi;
- concedere maggiore autonomia alle singole scuole, che dovranno in cambio assumersi maggiori responsabilità;
- ripartire più equamente i costi fra Stati membri, in particolare prevedendo la possibilità che insegnanti non madrelingua possano dispensare il loro insegnamento in una delle lingue veicolari del sistema (attualmente: inglese, francese e tedesco).
Attualmente le 14 Scuole europee esistenti sono insediate in 7 paesi e scolarizzano oltre 21.000 allievi.
Le scuole nazionali nelle vicinanze delle sedi di agenzie e altri organismi dell'Unione che sono state accreditate per il diploma di maturità europea:
- il "Centre for European Schooling", a Dunshaughlin (Irlanda), ubicato nei pressi dell'Ufficio alimentare e veterinario, che ha sede a Grange;
- la Scuola di insegnamento europeo di Eraklion (Grecia), nelle vicinanze dell'Agenzia europea per la sicurezza delle reti e dell'informazione;
- la "Scuola per l'Europa di Parma" (Italia), nei pressi dell'Autorità europea per la sicurezza degli alimenti;
- una scuola a Helsinki (Finlandia), nelle vicinanze dell'Agenzia europea delle sostanze chimiche.
Gli Stati membri interessati possono creare scuole-pilota accreditate anche al di fuori delle località in cui hanno sede agenzie e altri organismi dell'Unione.
Il primo progetto-pilota prenderà avvio nel settembre 2010 presso un istituto di istruzione secondaria all'Aia (Paesi Bassi).
Per approfondire: http://ec.europa.eu/commission_barroso/kallas/work/european_schools/index_en.htm
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