Parlamento Ue – ridurre burocrazia su efficienza energetica e rinnovabili
Meno burocrazia, procedure semplificate e regimi di sostegno stabili. Sono alcune delle indicazioni del Parlamento Ue su rinnovabili e efficienza energetica.
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La commissione Industria del Parlamento europeo vota due progetti di risoluzione non legislativa su rinnovabili ed efficienza energetica.
Rinnovabili
Nella risoluzione sui progressi in materia di energie rinnovabili, a cura dell'eurodeputata Paloma López Bermejo (GUE) gli eurodeputati della commissione Itre chiedono di ridurre le barriere amministrative e semplificare le procedure.
Il testo sottolinea in primo luogo una serie di ritardi accumulati a livello Ue in materia. A partire dai trasporti: l'obiettivo del 10% di energie rinnovabili entro il 2020 nel settore in questione è notevolmente in ritardo, in parte a causa delle sfide poste dall'uso dei biocarburanti come alternativa ai combustibili fossili, notano gli eurodeputati, che chiedono alla Commissione europea di sviluppare un quadro normativo atto a promuovere l'uso dei veicoli elettrici alimentati da fonti rinnovabili.
L'Ue procede a rilento anche nell'uso delle rinnovabili nel settore del riscaldamento e raffreddamento degli edifici, sottolinea il Pe, che chiede a Palazzo Berlaymont di colmare i vuoti normativi nel pacchetto legislativo rinnovabili post-2020.
Il tema è già parte del pacchetto in materia di sicurezza e sostenibilità energetica presentato dalla Commissione a febbraio, fra i pilastri dell'Unione dell'energia, la strategia Ue per costruire un sistema energetico integrato a livello Ue che garantisca gli approvvigionamenti, insieme alla riduzione delle emissioni e alla competitività delle imprese.
Nella risoluzione, inoltre, gli eurodeputati chiedono all'Esecutivo Ue di fornire agli Stati membri ulteriori incentivi e informazioni per favorire la cooperazione rafforzata e un sistema di governance forte, robusto e trasparente.
Le energie rinnovabili devono essere valutate sulla base della loro competitività, sostenibilità ed economicità, nota la commissione Itre, sottolineando l'importanza di regimi di sostegno alle rinnovabili stabili, non soggetti a cambiamenti con applicazione retroattiva, che alterano il ritorno sugli investimenti già effettuati, e basati sul principio costo-efficacia.
> Risoluzione sui progressi in materia di energie rinnovabili
Efficienza energetica
Anche nella risoluzione sull'implementazione della direttiva Ue 2012/27 sull'efficienza energetica, curata dall'eurodeputato Markus Pieper (PPE) gli eurodeputati chiedono di ridurre la burocrazia. In particolare, la Commissione dovrebbe diminuire gli oneri amministrativi relativi agli obblighi di comunicazione, coordinare e migliorare le misure esistenti, facendo sì che vengano meno contraddizioni e lacune legislative. A preoccupare gli eurodeputati, infatti, sono sia l'elevata burocratizzazione del settore, sia gli alti costi dell'energia per PMI e privati.
La riduzione dei costi che si ottiene attraverso il risparmio energetico è annullata da prelievi nazionali speciali e obblighi di comunicazione complessi, si legge nel testo. Gli eurodeputati si dicono comunque soddisfatti dall'azione intrapresa dalla Commissione europea per aiutare gli utenti a controllare meglio i consumi energetici.
> Risoluzione sull'implementazione della direttiva Ue 2012/27 sull'efficienza energetica
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