Campania - accordo con SACE per promuovere export imprese
Il protocollo d'intesa tra SACE e Regione mira a sostenere lo sviluppo delle aziende campane sui mercati esteri.
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L'andamento dell'export campano, i maggiori ostacoli all'internazionalizzazione e i mercati esteri a più alto potenziale sono stati i principali temi affrontati nel corso del convegno "RE-action. Export Calling”, organizzato a Napoli da SACE e SIMEST, le società del Gruppo Cassa depositi e prestiti attive nell'export credit e nelle attività di sostegno all’internazionalizzazione.
Ed è durante questo convegno che è stata annunciata la firma di un protocollo d'intesa tra SACE e Regione Campania, già approvato in giunta, al fine di promuovere lo sviluppo delle imprese campane sui mercati esteri. L'accordo prevede, inoltre, la creazione di uno sportello unico per l'internazionalizzazione, con prodotti e servizi specifici per le aziende interessate ad esportare il proprio business.
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Export campano: andamento attuale e prospettive future
Dopo un 2015 positivo per l'export campano, che ha registrato circa 10 miliardi di euro di beni venduti e un aumento del 2,8% rispetto all'anno precedente, nei primi sei mesi del 2016, spiega SACE, le spedizioni campane all'estero sono rimaste sostanzialmente stabili e si sono prevalentemente concentrate sui mercati europei, “pur mantenendo un solido presidio nei mercati emergenti”.
In linea generale, i settori che influiscono maggiormente sull'export campano, poiché valgono da soli oltre il 70% delle vendite estere, sono cinque:
- alimentare, con un peso sul totale delle esportazioni campane del 26%,
- mezzi di trasporto, che rappresentanio il 16,5% dell’export totale,
- tessile e abbigliamento, con una quota oltre all’11%,
- prodotti in metallo (9%)
- farmaceutica (8%).
Tra le categorie di prodotti che, nel primo semestre dell'anno, hanno registrato i tassi di crescita maggiori spiccano, invece:
- apparecchi elettronici (+53%)
- apparecchi elettrici (+27%)
- gioielli (+15%)
Per quanto riguarda i mercati di destinazione, SACE prevede opportunità interessanti di export tanto nei mercati emergenti quanto in quelli avanzati, con profili di rischio relativi (e spesso trascurabili):
- Emirati Arabi in Medio Oriente,
- Cina e Giappone in Asia,
- Stati Uniti nel continente americano,
- Repubblica Ceca e Polonia in Europa,
- Algeria e Tunisia in Africa.
Tra le aree più rischiose per l’export campano, invece, SACE individua la Grecia, la Libia e la Russia.
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Nonostante le “diverse difficoltà” che “stanno segnando la performance estera di tutto il Paese, con conseguenze che si sono fatte sentire anche in Campania - spiega la società di Cdp con uno sguardo alla situazione nazionale - l’export italiano ha in sé la capacità di reagire e mettere a segno una crescita del 3,9% nel 2017-2019, a patto di concentrare gli sforzi sulle geografie a maggior potenziale e rafforzare le proprie strategie d’internazionalizzazione”.
Photo credit: Easterbilby via Foter.com / CC BY
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