Lombardia - strategia per ottenere fondi europei a gestione diretta
La Regione Lombardia ha partecipato a 30 candidature a valere sui programmi di cooperazione territoriale europea.
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La Regione ha pubblicato una versione aggiornata della Strategia regionale per l’accesso ai programmi di finanziamento a gestione diretta dell’Ue per il periodo 2014-2020 e ai programmi di cooperazione territoriale europea.
Il documento, articolato in cinque sezioni, parte da una descrizione del quadro europeo di riferimento, analizza i programmi per la cooperazione territoriale europea cui aderisce la Lombardia e le misure messe in atto dalla Regione per favorire l’accesso alle agevolazioni da parte degli attori di sviluppo locale pubblici e privati.
Strategia regionale per programmi a gestione diretta
Per il periodo di programmazione 2014-2020 il bilancio dell’Ue ha stanziato oltre 200 miliardi di euro a favore di 28 programmi a gestione diretta della Commissione europea, tra cui Horizon 2020, Erasmus+, Cosme, Connecting Europe Facility, Life, Europa Creativa, ecc.
Questi programmi, diversamente dagli interventi finanziati dai Fondi Strutturali e di Investimento Europei (SIE) che sono gestiti dalle Regioni e dalle autorità nazionali, sono amministrati direttamente dalla diverse direzioni generali della Commissione europea o dalle Agenzie da essa delegate.
Il finanziamento è assegnato in seguito a procedure selettive organizzate su scala europea attraverso due principali procedure:
- call for proposal, ossia inviti a presentare proposte per l’assegnazione dei grant (sovvenzioni di finanziamento);
- call for tender, ossia contratti pubblici assegnati attraverso gare di appalto per l’erogazione di servizi o beni oppure per l’esecuzione di lavori utili allo svolgimento delle operazioni delle Istituzioni e dei Programmi europei.
I primi tre anni di attuazione della Strategia regionale hanno confermato l’attivismo della Regione nell’ambito dei programmi a gestione diretta, la cui partecipazione si è basata sul principio di concentrazione delle risorse finanziarie e organizzative sui risultati attesi del Programma Regionale di Sviluppo (PRS), al fine di legare la progettazione europea al raggiungimento degli obiettivi delle politiche regionali.
Per favorire l’accesso autonomo ai programmi a gestione diretta da parte degli attori di sviluppo locale pubblici e privati, la Regione ha provveduto ad individuare una modalità strutturata di contatto per la costituzione di partnership congiunte e per il rilascio di lettere di sostegno ai progetti proposti da soggetti esterni.
Questa modalità di contatto si è concretizzata con la messa a disposizione degli stakeholder di una casella di posta elettronica dedicata, con cui la Regione ha assicurato una costante interlocuzione con il territorio, avendo così la possibilità di garantire il proprio sostegno alle proposte progettuali di soggetti terzi in linea con le politiche regionali.
Cooperazione Territoriale Europea
La Cooperazione Territoriale Europea (CTE) rappresenta, insieme agli investimenti per la crescita e l’occupazione, uno dei due obiettivi della programmazione dei Fondi SIE del periodo 2014-2020. La CTE incoraggia i territori dei diversi Stati membri a cooperare mediante la realizzazione di progetti congiunti, lo scambio di esperienze e la costruzione di reti, ed è parte integrante della politica di coesione dell’Ue.
Le risorse assegnate alla CTE ammontano complessivamente a quasi 9 miliardi di euro, ripartiti nelle tre linee di intervento che la compongono:
- oltre 6,6 miliardi di euro per la cooperazione transfrontaliera;
- oltre 1,8 miliardi di euro per la cooperazione transnazionale;
- 500 milioni di euro per la cooperazione interregionale.
Un aspetto rilevante della programmazione 2014-2020 è la forte relazione tra i programmi CTE e le strategie macroregionali. Nel rispetto dei ruoli specifici di questi due strumenti, l’obiettivo di entrambi è quello di favorire la collaborazione tra soggetti di nazionalità diverse per individuare e sviluppare politiche comuni su temi che, per essere affrontati efficacemente, richiedono lo sviluppo di azioni congiunte, mettendo a sistema le risorse e il potenziale dei diversi territori. Di particolare interesse per Regione Lombardia è la Strategia macroregionale per l'area alpina EUSALP.
Nel dettaglio la Regione partecipa ad una serie di programmi CTE:
- Interreg Europe,
- Urbact III,
- ESPON 2020,
- Spazio Alpino,
- Central Europe,
- Interreg MED,
- Interreg ADRION,
- cooperazione transfrontaliera Italia-Svizzera 2014-2020,
cui si aggiunge il programma INTERACT 2014-2020, che fornisce assistenza diretta agli organi di gestione dei programmi CTE. Solo nel 2016 la Regione ha partecipato all’elaborazione e alla presentazione di 30 candidature a valere sui programmi CTE.
Fondo per la partecipazione agli interventi previsti da Regolamenti e Direttive Ue
Il Fondo sostiene la partecipazione regionale agli interventi previsti da Regolamenti o Direttive dell'Unione europea e il cofinanziamento di interventi statali.
Per poter accedere alle risorse del Fondo è richiesta l’autorizzazione del Gruppo per la Progettazione Europa (GPE), che si esprime al momento della valutazione delle proposte progettuali oppure al momento della richiesta del fabbisogno finanziario. L’accesso al Fondo è possibile esclusivamente per i progetti candidati sui programmi a gestione diretta per i quali è prevista una partecipazione della Regione in qualità di capofila o partner.
Il Fondo interviene relativamente alla quota di costi ammissibili non coperta dalla Commissione europea; non sono ammissibili al cofinanziamento del Fondo le spese relative al personale interno, a costi forfettari e/o alle spese generali.
Le autorizzazioni sul Fondo possono essere superiori allo stanziamento del Fondo stesso, nel rispetto degli equilibri di bilancio e dei vincoli del Patto di stabilità, fermo restando che i progetti sono finanziati in ordine di approvazione da parte del GPE.
In previsione o a seguito della pubblicazione delle call for proposal di riferimento di ciascun progetto a gestione diretta o dei programmi CTE, le direzioni generali definiscono le proposte progettuali di interesse. Queste ultime sono trasmesse dagli uffici proponenti alla Segreteria tecnica del GPE per la valutazione da parte del Gruppo: tale procedura di valutazione da parte del GPE si applica indipendentemente dalla richiesta o meno di accesso al Fondo e dal ruolo svolto dalla Regione nell’ambito del progetto (capofila, partner, partner associato, co-finanziatore).
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