Commercio al dettaglio - misure per rafforzare competitivita' in UE
Ridurre le restrizioni alle attività quotidiane dei negozi e adottare nuovi approcci per promuovere la vitalità dei centri cittadini. Sono alcuni degli interventi proposti dalla Commissione UE per rafforzare la competitività del commercio al dettaglio in Europa.
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La Commissione UE ha pubblicato una serie di proposte per sbloccare il potenziale del settore del commercio al dettaglio, al fine di renderlo più aperto, più integrato e maggiormente competitivo.
Come sostenere il commercio al dettaglio in Europa
Quello del commercio al dettaglio è uno dei maggiori settori dell'economia dell'UE, le cui oltre 3,6 milioni di imprese impiegano quasi un cittadino su dieci. Si tratta di un settore in rapida evoluzione, con lo sviluppo del commercio elettronico e del commercio al dettaglio multicanale, che possiede il potenziale per fare meglio.
Questo è il motivo per cui la Commissione UE ha individuato una serie di interventi per aiutare gli Stati membri e gli operatori a superare le attuali difficoltà affrontando il progressivo incremento di restrizioni nel settore:
- facilitare lo stabilimento nel settore del commercio al dettaglio: è fondamentale che un nuovo negozio possa essere aperto in tempi rapidi, di modo che i dettaglianti possano accedere al mercato. Si tratta anche di uno stimolo per la produttività e l'innovazione. Migliorando la conformità alla direttiva sui servizi, gli Stati membri possono semplificare le procedure di stabilimento senza mettere a repentaglio gli interessi di ordine pubblico, quali l'assetto territoriale in ambito urbano e rurale, la tutela dell'ambiente e dei consumatori. Le autorità nazionali, regionali e locali sono invitate a ridurre gli oneri indebiti o sproporzionati all'esercizio del commercio al dettaglio, rendendo le procedure più semplici, più rapide e più trasparenti;
- ridurre le restrizioni alle attività quotidiane dei negozi: tali restrizioni possono costituire un onere significativo per le imprese e incidere sulla loro produttività, per cui la Commissione UE ha individuato le migliori pratiche concernenti la promozione delle vendite e gli sconti, i canali di vendita specifici, gli orari di apertura, le imposte, l'acquisto di prodotti in altri Stati membri e le pratiche contrattuali di un moderno commercio al dettaglio. L'obiettivo è garantire la parità di condizioni nel settore del commercio al dettaglio, nonché catene di approvvigionamento eque ed efficienti, senza limitare la libertà di perseguire obiettivi legittimi di ordine pubblico;
- adottare nuovi approcci per promuovere la vitalità dei centri cittadini: la Commissione europea ha anche pubblicato una guida su come favorire la rivitalizzazione e la modernizzazione del piccolo commercio al dettaglio. La guida fornisce alle autorità pubbliche suggerimenti pratici su come aiutare i piccoli dettaglianti ad accettare il cambiamento tecnologico e ad affrontare le sfide del futuro. Ogni soluzione è supportata da esempi pratici e concreti, tratti da buone pratiche raccolte in tutta l'UE, che possono essere applicati alle rispettive esigenze locali. Nella guida sono riportate storie di successo da cui gli Stati membri possono trarre ispirazione, ad esempio su come creare comunità di commercio al dettaglio per attirare i consumatori nei centri cittadini.
L'indicatore di restrittività per il settore del commercio al dettaglio fornisce inoltre un'utile panoramica della situazione del commercio al dettaglio negli Stati membri, contribuendo a individuare le migliori pratiche e gli ambiti in cui è possibile operare riforme. L'indicatore è anche uno strumento dinamico di monitoraggio per misurare l'impegno degli Stati membri nel ridurre le restrizioni al commercio al dettaglio e l'impatto di tali riforme sull'efficienza dei mercati, compresi fattori quali la produttività, i prezzi e l'innovazione, oltre che gli effetti di ricaduta su altri settori.
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Commenti
Jyrki Katainen, Vicepresidente della Commissione europea e Commissario responsabile per l'Occupazione, la crescita, gli investimenti e la competitività ha dichiarato: "La Commissione ha individuato pratiche molto concrete ed efficaci per orientare gli sforzi degli Stati membri per un aumento del tasso di innovazione, produttività e competitività del nostro settore del commercio al dettaglio. In questo modo i dettaglianti europei potranno rafforzare la loro presenza globale. Si coadiuveranno inoltre gli sforzi delle nostre numerose PMI del settore, spesso a conduzione familiare, per accettare il cambiamento tecnologico. Ciò contribuirà a creare occupazione e a stimolare la crescita economica."
Ha aggiunto Elżbieta Bieńkowska, Commissaria per il Mercato interno, l'industria, l'imprenditoria e le PMI: "Il futuro del settore del commercio al dettaglio europeo, e della nostra economia nel suo complesso, dipende dalla capacità di mettere a punto modelli commerciali innovativi e di trarre il massimo da nuove opportunità, quali ad esempio il commercio elettronico. Per conseguire tali obiettivi è necessario che il contesto imprenditoriale sia favorevole. Questa è la ragione per cui offriamo i nostri consigli agli Stati membri sul miglior modo di applicare la regolamentazione dell'UE e di seguire l'esempio di riforme che hanno ben funzionato in altri paesi dell'UE".
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