Kyoto Club – come la PAC contribuisce alla lotta ai cambiamenti climatici

 

Politica agricola comuneUn progetto promosso da Kyoto Club con il sostegno della Commissione UE porta l'attenzione sul contributo della Politica Agricola Comune (PAC) alla riduzione delle emissioni inquinanti e alla sostenibilità ambientale.

La proposta della Commissione per la PAC post 2020

Si chiama "CAPsizing. Per la resilienza climatica" il progetto formativo e informativo lanciato da Kyoto Club per sensibilizzare i cittadini sul funzionamento della Politica Agricola Comune (PAC) dell’UE e sul contributo dei fondi europei allo sviluppo rurale, all'espansione dell’agricoltura biologica, all'innovazione e alla lotta contro i cambiamenti climatici

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Come funziona la PAC, come vengono gestiti i fondi, in che misura contribuisce all’espansione del biologico, nella promozione per il miglioramento della sostenibilità ambientale, nella lotta contro i cambiamenti climatici e nella diffusione di più sane abitudini alimentari. Sono queste le domande a cui vuole rispondere il progetto, realizzato con il contributo dalla Direzione Generale "Agricoltura e sviluppo rurale" dell'Esecutivo UE e presentato oggi, a Roma, presso la Rappresentanza italiana della Commissione europea.

Attraverso webinar di approfondimento, formazione nelle scuole e nelle università, eventi di promozione per la digitalizzazione in agricoltura, Kyoto Club punta a sensibilizzare i cittadini - e in particolar modo i giovani agricoltori – sulle potenzialità della PAC, a favorirne il livello di conoscenza e a stimolare un dibattito incentrato sui possibili miglioramenti da apportare e su come si possa costruire un’agricoltura europea sempre più amica del clima e dell’ambiente.

Un'iniziativa che arriva in un momento cruciale per la riforma del PAC, nell'ambito del negoziato sul Quadro finanziario pluriennale 2021-2027.

La proposta della Commissione per la PAC post 2020 prevede un bilancio pari a circa 365 miliardi di euro, il 40% del quale è destinato all’azione climatica. Al nostro Paese spetterebbero circa 32 miliardi di euro.

“È della settimana scorsa la notizia che dopo tre anni di stabilità, le emissioni di gas di serra sono tornate a crescere arrivando al record storico e davvero preoccupante di 32 giga tonnellate”, ha dichiarato il vicepresidente di Kyoto Club, Francesco Ferrante. “Sembra che in barba alle raccomandazioni della comunità scientifica internazionale e agli stessi Accordi di Parigi, i governi di tutto il mondo non comprendano l’urgenza di cambiare modello sviluppo per fermare il cambiamento climatico”, ha proseguito.

Secondo Ferrante le innovazioni tecnologiche che abbiamo a disposizione potrebbero dare un contributo decisivo alla lotta ai cambiamenti climatici, anche in agricoltura. “Un settore chiave non solo perché, contribuendo in maniera non irrilevante alle emissioni, deve essere coinvolto nella diffusione di pratiche agricole che le riducano, ma perché può svolgere anche un ruolo attivo e indispensabile nell’assorbimento di carbonio”, ha concluso.  

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