Cosi’ l’UE vuole spianare la strada al crowdfunding
Il 10 novembre entrano in vigore le nuove norme europee che fissano una serie di regole comuni, certe e chiare per proteggere gli investitori, eliminando allo stesso tempo quelle barriere che impediscono alle piattaforme di crowdfunding di operare a livello transnazionale.
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Il nuovo quadro rientra nell'ambito del progetto dell'Unione dei mercati dei capitali, che mira a facilitare l'accesso a nuove fonti di finanziamento. Eliminerà gli ostacoli che impediscono alle piattaforme di crowdfunding di prestare i propri servizi a livello transfrontaliero, attraverso l'armonizzazione dei requisiti minimi applicabili quando queste operano sul mercato nazionale e negli altri paesi dell'UE. Aumenterà inoltre la certezza del diritto grazie a norme comuni relative alla protezione degli investitori.
Crowdfunding: su cosa punta Bruxelles?
Le nuove regole si applicheranno alle campagne di crowdfunding fino a 5 milioni di euro per un periodo di 12 mesi, mentre sono escluse quelle basate su premi e donazioni. Le operazioni di maggiori dimensioni saranno regolate dalla direttiva MiFID e dal regolamento sui prospetti.
L'insieme di criteri si applicherà a tutti i fornitori europei di servizi di crowdfunding (ECSP) fino a offerte di 5 milioni di euro, calcolati su un periodo di 12 mesi per ogni proprietario del progetto in finanziamento.
La nuova legge prevede che un foglio informativo sugli investimenti (KIIS), redatto dal proprietario del progetto, sia distribuito a tutti gli investitori e finanziatori che partecipano per ogni offerta di crowdfunding o per ogni piattaforma. I fornitori di servizi di crowdfunding forniranno ai clienti informazioni chiare sui rischi e gli oneri finanziari che potrebbero incorrere, compresi i rischi di insolvenza e i criteri di selezione dei progetti.
Ogni ECSP dovrà chiedere l'autorizzazione all'autorità nazionale competente (ANC) dello Stato membro in cui è stabilito. Attraverso una procedura di notifica in uno Stato membro, l'ECSP sarà poi in grado di fornire i propri servizi anche a livello transfrontaliero. La vigilanza sarà svolta anche dalle autorità nazionali della concorrenza, mentre l'Autorità europea degli strumenti finanziari e dei mercati (ESMA) coordinerà la cooperazione tra i Paesi UE.
L'accordo con il Consiglio sul testo è stato adottato in via definitiva dal Parlamento europeo in seconda lettura il 5 ottobre.
Il regolamento 2020/1503 relativo ai fornitori di servizi di crowdfunding e la direttiva 2020/1504 (che modifica la direttiva 2014/65 relativa ai mercati degli strumenti finanziari) sono stati pubblicati il 20 ottobre nella Gazzetta ufficiale dell'Unione europea ed entrano in vigore il 10 novembre 2020.
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