Banda ultralarga: consultazione sul Piano voucher
Aperta fino a inizio settembre la consultazione sul Piano voucher per la connettività in banda ultra larga di famiglie ed imprese, approvato a maggio dal Comitato Banda Ultralarga (Cobul). Intanto, da Bruxelles arriva il via libera al regime di buoni per 200 milioni di euro, destinato ad aiutare i nuclei familiari a basso reddito ad accedere ai servizi a banda larga ad alta velocità.
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Cosa prevede il Piano voucher per imprese e famiglie
Su incarico del Ministero dello Sviluppo Economico è stato pubblicato sul sito di Infratel Italia, società in-house del MISE, l’avviso di consultazione pubblica riguardante la seconda fase del Piano voucher, come stabilito dal Cobul lo scorso 5 maggio 2020.
L’obiettivo della misura è quello di promuovere e incentivare la domanda di servizi di connettività a banda ultralarga in tutte le aree del Paese, allo scopo di ampliare il numero di famiglie e di imprese che usufruiscono di servizi digitali utilizzando reti ad alta velocità.
Il MISE prevedere che i voucher siano erogati, nel periodo 2020-2022, sotto forma di sconto sul prezzo di attivazione (dove presente) e sull’importo dei canoni di connessione. L’operatore dovrà garantire l’erogazione del servizio per almeno un anno, nonché la fornitura dei relativi dispositivi elettronici (CPE) e, per alcune classi di famiglie (con ISEE fino a 20mila euro) anche un tablet o personal computer, fornito dal medesimo operatore
Nel dettaglio, potranno beneficiare del voucher:
- famiglie con ISEE al di sotto della soglia 20mila euro, alle quali sarà erogato un contributo massimo di 500 euro, che consentirà di ottenere, con qualsiasi tecnologia disponibile presso le relative unità immobiliari, servizi di connettività ad almeno 30 Mbit/s e l’acquisizione di un tablet o di un personal computer fornito dall’operatore;
- famiglie con ISEE fino alla soglia di 50mila euro, alle quali sarà erogato un contributo massimo di 200 euro che consentirà di ottenere, con qualsiasi tecnologia disponibile presso le relative unità immobiliari, servizi di connettività ad almeno 30 Mbit/s;
- imprese, alle quali sarà erogato un contributo da 500 euro fino a 2mila euro, che consentirà loro di ottenere, rispettivamente, servizi di connettività ad almeno 30 Mbit/s o a 1Gbit/s, in base alla tipologia di rete presente nelle relative sedi.
La scelta di attribuire un valore del voucher più elevato per le imprese, rispetto a quello delle famiglie, deriva dalla circostanza che le offerte ai clienti business, attualmente presenti sul mercato, hanno mediamente costi più elevati, a fronte di una maggiore banda minima garantita a tali clienti. Il valore del voucher per le imprese che si collegano ad 1 Gbit/s è variabile in ragione della dimensione delle sedi delle imprese e del numero dei dipendenti, fattori che possono rendere necessario un diverso livello di servizio, in termini di banda simmetrica garantita.
Le risorse economiche disponibili per il Piano voucher sono pari a circa 923,2 milioni di euro che saranno ripartite tra i diversi soggetti beneficiari:
- Famiglie di tipologia A (ISEE al di sotto della soglia di 20.000 euro): erogazione pari a 86.542.816 euro che potrà soddisfare 173.086 Famiglie A beneficiarie;
- Famiglie di tipo B (ISEE fino alla soglia di 50.000 euro): erogazione pari a 320.927.954 euro che potrà soddisfare 1.604.640 Famiglie B beneficiarie;
- Imprese: erogazione pari a 551.777.070 euro che, in base alla disponibilità di rete presente nelle relative sedi, sarà suddivisa in 114.617.127 euro, che si stima interesserà 229.234 imprese per raggiungere la connettività ad almeno 30 Mbit/s e in 401.159.943 euro, che potrà soddisfare 200.580 Imprese, per raggiungere la connettività a 1 Gbit/s
Consultazione pubblica
Per partecipare alla consultazione i soggetti interessati potranno presentare eventuali osservazioni relative al documento oggetto di consultazione, entro il 7 settembre 2020 alle ore 13.00, all’indirizzo e-mail voucher@infratelitalia.it
All’esito della consultazione pubblica il piano di intervento in esame sarà notificato alla Commissione europea ai sensi dell’articolo 108, paragrafo 3 del TFUE per poi essere disciplinato da un apposito decreto del Ministro dello Sviluppo Economico.
Commissione UE, ok a voucher connettività per famiglie italiane a basso reddito
Nel quadro delle norme UE sugli aiuti di Stato, la Commissione europea ha approvato un regime di voucher per 200 milioni di euro, volto ad aiutare le famiglie a basso reddito in Italia ad accedere alle connessioni veloci. La misura intende contribuire a ridurre il divario digitale in Italia, limitando contestualmente eventuali distorsioni della concorrenza.
Il regime italiano intende sostenere le famiglie a basso reddito grazie a voucher per acquistare servizi a banda larga con velocità di scaricamento dati (download) pari ad almeno 30 megabit al secondo (Mbps), privilegiando la più alta velocità disponibile, fatta salva la presenza nella zona interessata delle varie infrastrutture del caso. I voucher coprono anche l'offerta - da parte del medesimo operatore di telecomunicazioni - delle apparecchiature necessarie, come un tablet o un personal computer.
La misura mira a consentire alle famiglie di ricorrere allo smart working e accedere a servizi, educativi e di altro tipo, forniti online da scuole, università, prestatori di servizi pubblici e imprese.
L'Italia ha notificato la misura di sostegno alla Commissione perché la valuti ai sensi delle norme dell'UE in materia di aiuti di Stato. La Commissione ha constatato che il regime, destinato principalmente alle famiglie, costituisce al tempo stesso un aiuto di Stato a favore degli operatori di servizi di telecomunicazione, i quali saranno in grado di offrire tali servizi sulle infrastrutture a banda larga esistenti e forniranno le attrezzature necessarie (computer e/o tablet).
La Commissione ha pertanto considerato la misura ai sensi delle norme sugli aiuti di Stato, in particolare l'articolo 107, paragrafo 2, lettera a), del trattato sul funzionamento dell'Unione europea (TFUE), che consente agli Stati membri di concedere aiuti a carattere sociale a singoli consumatori a determinate condizioni.
La Commissione ha rilevato che la misura sarà neutra sotto il profilo tecnologico. Le famiglie ammissibili potranno infatti usare il voucher per iscriversi a qualsiasi servizio d'accesso a banda larga di nuova generazione (NGA) presso l'operatore di loro scelta. Inoltre, non vi sarà discriminazione basata sull'origine dell'operatore di telecomunicazioni o sull'origine dei prodotti. Qualsiasi operatore di telecomunicazioni in grado di fornire alle famiglie ammissibili i servizi a banda larga NGA e le apparecchiature per gli utenti finali necessarie avrà la possibilità di offrire i propri servizi.
L'Italia prenderà inoltre le misure necessarie per evitare indebite distorsioni della concorrenza, in particolare verificherà che il regime non sia usato per limitarsi a sostituire iscrizioni già esistenti ai servizi a banda larga NGA.
Su queste basi la Commissione ha concluso che il regime è conforme alle norme UE sugli aiuti di Stato e contribuisce agli obiettivi strategici dell'UE definiti nell'Agenda digitale europea.
La decisione offre agli Stati membri indicazioni utili su come questi regimi possano essere allineati alle norme dell'UE sugli aiuti di Stato.
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