Banda larga: Bruxelles lancia una consultazione sugli aiuti di Stato
L'obiettivo è raccogliere osservazioni su alcune modifiche proposte dalla Commissione UE per promuovere la diffusione delle reti a banda larga, comprese le reti Gigabit e 5G.
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Al centro della consultazione pubblica ci sono gli orientamenti in materia di aiuti di Stato sulle reti a banda larga - adottati nel 2013 - il cui scopo è facilitare l'adozione di reti in zone che presentano servizi di connettività insufficienti, come le regioni remote e scarsamente popolate dell'UE.
Sulla base degli orientamenti, gli Stati membri possono, a determinate condizioni, sostenere infrastrutture moderne in grado di fornire agli utenti finali servizi di connettività di alta qualità e a prezzi accessibili e ridurre il divario digitale laddove gli operatori commerciali non sono incentivati a investire.
Allo stesso tempo gli orientamenti mirano a tutelare gli investimenti privati, escludendo interventi pubblici laddove investano operatori privati, e a promuovere la concorrenza leale attraverso procedure di selezione competitive, la neutralità tecnologica e i requisiti di accesso aperto.
Banda larga e aiuti di Stato: in consultazione le proposte di modifica della Commissione UE
La Commissione europea ha effettuato una valutazione degli attuali orientamenti sulle reti a banda larga, dalla quale è emerso che funzionano bene, sono sostanzialmente adatti allo scopo e hanno fornito un importante contributo alla diffusione della banda larga.
Allo stesso tempo, la valutazione ha dimostrato la necessità di alcuni adeguamenti mirati delle norme in vigore per tener conto degli ultimi sviluppi tecnologici e di mercato e della rapida evoluzione delle esigenze di connettività, che trovano riscontro anche nelle attuali priorità dell'UE.
In questo contesto, la Commissione UE propone una serie di modifiche, tra cui:
- l'introduzione di nuove soglie di velocità per il sostegno pubblico alle reti fisse Gigabit e nuovi orientamenti sul sostegno alla diffusione delle reti mobili. L'obiettivo è dar seguito alle crescenti esigenze di connettività degli utenti finali e chiarire le condizioni alle quali può essere concesso il sostegno, in particolare per quanto riguarda l'esistenza di un fallimento del mercato e le prestazioni che le reti devono conseguire;
- l'introduzione di una nuova categoria di possibili aiuti, in particolare sotto forma di misure sul versante della domanda (buoni) per sostenere la diffusione di reti fisse e mobili. L'obiettivo è garantire la certezza del diritto, chiarendo le condizioni di compatibilità che la Commissione UE applica in relazione a tali misure, sulla base della prassi recente;
- l'ulteriore precisazione di alcuni concetti importanti per la valutazione degli aiuti di Stato effettuata dalla Commissione, quali, tra l'altro, la mappatura, le consultazioni pubbliche da svolgere prima di concedere l'aiuto, la procedura di selezione competitiva, gli obblighi di accesso all'ingrosso e l'estensione delle reti sovvenzionate con fondi privati.
Attraverso la consultazione pubblica - aperta fino all'11 febbraio 2022 - la Commissione europea chiede a cittadini, imprese, organizzazioni ed autorità pubbliche di esprimersi sulle proposte di modifica agli orientamenti in materia di aiuti di Stato per le reti a banda larga.
Tali modifiche saranno discusse anche nel corso di una riunione tra la Commissione e gli Stati membri che si terrà verso la fine del periodo della consultazione. In questo modo si garantiranno sufficienti occasioni sia agli Stati membri che agli stakeholder per esprimersi sul progetto di proposta di Bruxelles.
L'adozione dei nuovi orientamenti è prevista a metà del 2022.
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