FEMTOPRINT: come produrre nanotecnologia a basso costo
FEMTOPRINT è l'acronimo di Femtosecond laser printer for glass microsystems with nanoscale features, un progetto di ricerca finanziato dal 7 Programma Quadro per realizzare una stampante laser al femtosecondo 3D che consenta ad Università, industria, enti di ricerca di produrre in proprio i nano e micro sistemi in vetro utilizzati in diversi dispositivi elettronici. I laser capaci di emettere impulsi dell'ordine del femtosecondo sono ormai molto utilizzati nella ricerca e nell'industria e sono noti, ad esempio, per il loro utilizzo nella medicina oculistica per la cura della miopia.
La componentistica meccanica ed elettronica di molti dispositivi si trova infatti in microsistemi estremamente costosi da produrre, che comportano un gran consumo di energia e devono essere realizzati in laboratori speciali, detti "camere bianche".
Secondo il responsabile del progetto Femtoprint, il Dottor Yves Bellouard del Dipartimento di Ingegneria Meccanica dell'Università Tecnologica di Eindhoven, il lento sviluppo questi microsistemi è riconducibile al fatto che soltanto le grandi imprese hanno le risorse necessarie per la loro fabbricazione e che manca un mercato sufficientemente ampio di clienti cui le piccole imprese innovative possano rivolgersi.
Per questo motivo i ricercatori impegnati nel progetto hanno individuato in questa tecnologia il sistema per consentire ad utenti diversi di ottenere una grande varietà di nano e micro sistemi senza affrontarne i costi di produzione e senza ricorrere ad esperti del settore.
Gli specifici obiettivi del progetto sono:
- sviluppare un laser al femtosecondo adatto per micro/nano produzioni in vetro che si inseriscano in contenitori della dimensione di una scatola di scarpe;
- integrare il laser in una macchina simile ad una stampante in grado di posizionare e manipolare lastre di vetro di vari spessori;
- dimostrare l'uso della stampante per fabbricare una varietà di micro/nano sistemi con capacità ottiche, meccaniche e fluid-handling.
Il progetto ha ottenuto il sostegno del Settimo Programma Quadro per la ricerca dell'Unione Europea con un finanziamento per 2,5 milioni di euro, nell'ambito del tema “Nanoscienze, nanotecnologie, materiali e nuove tecnologie di produzione” e potrebbe arrivare sul mercato attraverso la collaborazione di diversi spin-off accademici.
Per approfondire: Eindhoven University of Technology (TUE)
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