Ue-Usa: Osservatorio imprese denuncia i rischi del fracking
L’Osservatorio sull’Europa delle imprese (CEO) illustra in un rapporto come gli accordi commerciali Ue-Usa rischino di favorire l’espansione del fenomeno del fracking.
Il fracking, o fratturazione idraulica, è un procedimento utilizzato per l’estrazione di fluidi fossili, come gas e petrolio.
Nel rapporto “No fracking way: how the EU-US trade agreement risks expanding fracking”, il CEO spiega i rischi collegati a questa procedura, che, oltre a favorire una maggiore dipendenza da fonti di energia non rinnovabili, aumenta il rischio di terremoti, di contaminazione dell’acqua e di emissione di gas nocivi nell’aria.
Negli Stati Uniti e in Europa sono state introdotte restrizioni al fracking e molti cittadini si sono attivati per contrastare questa pratica, nel timore che possa mettere in pericolo la vita delle persone.
Gli accordi commerciali Ue-Usa, Transatlantic Trade and Investment Partnership (TTIP), secondo il CEO, rischiano però di favorire un’espansione del fracking in Europa poiché attraverso la clausola ‘investor-state dispute settlement’ le aziende avrebbero il diritto di chiedere un risarcimento qualora i propri profitti venissero danneggiati da cambiamenti normativi.
Questa clausola renderebbe più difficile l’introduzione di regolamenti restrittivi sul fracking negli Stati dell'Unione spaventati dalla possibilità di dover pagare un risarcimento alle aziende.
Il rapporto di conclude con l'invito del CEO ad opporsi all'introduzione della clausola ‘investor-state dispute settlement’ nel TTIP.
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