Energia – investitori chiedono all'UE un quadro normativo stabile
Mentre calano i costi delle rinnovabili, gli investitori chiedono alle istituzioni europee di trovare presto un accordo su rinnovabili ed efficienza energetica, per avere un quadro normativo chiaro e di lungo termine.
> Il difficile negoziato UE su rinnovabili ed efficienza energetica
Nei complessi negoziati tra le istituzioni UE per stabilire dei target su rinnovabili ed efficienza energetica, si inserisce Stephanie Pfeifer, amministratrice delegata dell’Institutional Investors Group on Climate Change (IIGCC), che riunisce circa 150 investitori da 12 Paesi, chiedendo chiarezza e lungimiranza ai decisori europei.
Come procede il negoziato UE su rinnovabili ed efficienza energetica
Ad ottobre erano stati la commissione Ambiente del Parlamento europeo e i big dell’industria energetica a chiedere obiettivi più ambiziosi e vincolanti su efficienza energetica e rinnovabili. A distanza di un mese, al coro si è unita la commissione Industria del PE (a novembre), che ha fissato il target di rinnovabili al 35% entro il 2030, con la richiesta di includere obiettivi nazionali vincolanti. Richiesta ribadita dagli eurodeputati il 17 gennaio in plenaria a Strasburgo
> Rinnovabili – anche l’industria chiede a UE piu’ ambizione
Richiesta che l’Esecutivo UE avrebbe intenzione di accogliere, ma che rischia di essere annacquata dal Consiglio attraverso l’approccio “del corridoio”, che consentirebbe ai Paesi di incamminarsi verso gli obiettivi 2030 senza target annuali vincolanti, ma beneficiando di una notevole flessibilità.
Storia simile nel caso del dossier efficienza energetica: anche in questo caso il PE gioca al rialzo, chiedendo un target europeo del 40% per il 2030 e obiettivi nazionali vincolanti, mentre gli Stati membri preferirebbero non solo abbassare l’asticella al 30%, ma rendere tale obiettivo non vincolante.
Investitori: necessario un quadro normativo stabile
Quel che Stephanie Pfeifer chiede ai decisori europei è un quadro normativo chiaro e di lungo termine che guardi ad un’economia low-carbon entro il 2050, per creare un contesto di maggiore stabilità e sicurezza capace di favorire gli investimenti nel settore.
> Energia – mercato elettrico e rinnovabili, intesa tra Stati UE
La transizione energetica è a livello globale un’enorme sfida nella quale si nascondono molte opportunità per gli investitori – ha ribadito l’ad di IIGCC – opportunità che possono promuovere un significativo sviluppo economica in Europa e favorire la creazione di nuovi posti per il lavoro.
IRENA: le rinnovabili costano sempre meno
Nel frattempo il rapporto “Renewable Power Generation Costs in 2017” curato dall’Agenzia Internazionale per le energie rinnovabili (IRENA) mostra come i costi delle rinnovabili siano drasticamente calati nell’arco degli ultimi anni.
Per essere precisi, il costo della generazione eolica onshore è diminuito di circa un quarto dal 2010, mentre quelli del solare fotovoltaico sono in calo del 73%, raggiungendo i 10 centesimi di dollaro/kWh, e dovrebbero ridursi ulteriormente entro il 2020.
In particolare, Abu Dhabi, Cile, Dubai, Messico, Perù e Arabia Saudita hanno registrato i costi più bassi per la produzione di energia solare, pari a circa 3 centesimi di euro in kWh.
> IRENA: Renewable Power Generation Costs 2017
Photo credit: Kenueone
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