OCSE: nella stabilita' del mercato immobiliare una chiave per la crescita
L'OCSE, l'Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico, ha pubblicato un rapporto dal titolo "Housing: Better policies will promote economic growth", che mette in luce gli effetti benefici che politiche abitative solide potrebbero generare non solo per il settore immobiliare, ma con riferimento all'economia nel suo complesso.
Il rapporto parte dalla consapevolezza delle conseguenze prodotte negli ultimi anni dalla cattiva gestione dei mercati immobiliari sull'economia e quindi dalle responsabilità nello scatenare la crisi finanziaria globale, ma anche da aspetti meno visibili, come l'impatto dell'incremento dei mutui contratti per l'acquisto di una casa sulle scelte di vita delle persone.
Se è noto quanto la deregolamentazione e l'innovazione nei mercati ipotecari, insieme ad una vigilanza insufficiente, abbiano contribuito ad un significativo rilassamento degli standard di prestito, all'aumento dei crediti in sofferenza e alla crisi dei mutui sub-prime, è meno evidente come la tendenza a favorire l'acquisto dell'abitazione e la mancanza di politiche a favore del mercato degli affitti abbiano ridotto la mobilità residenziale e lavorativa, rallentando la ripresa dell'occupazione e l'uscita dalla crisi.
Conseguenze quindi su scala più ampia di quanto comunemente si pensi, che indicano anche come, laddove le debolezze si traducessero in punti di forza, intervenendo con riforme adeguate, da una migliore supervisione all'offerta di alloggi sociali, i benefici non si limiterebbero al settore immobiliare, ma agevolerebbero la crescita del sistema economico nella sua totalità.
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