Corte Conti Ue: ridurre peso burocrazia nel Settimo Programma Quadro - 7PQ
Introdurre nuovi strumenti per la gestione dei contributi, ricollocare le risorse umane della Commissione europea dedicate al programma, ridurre i tempi della burocrazia e migliorare il controllo finanziario. Sono le raccomandazioni della Corte dei conti Ue all'Esecutivo comunitario, in un rapporto sull'utilizzo dei fondi del Settimo Programma Quadro di ricerca (7PQ).
Con una dotazione di oltre 50 miliardi di euro per il settennato 2007-2013, il Settimo Programma Quadro è il principale strumento a sostegno della ricerca in Europa. Negli ultimi anni della programmazione la Commissione europea ha:
- semplificato le regole di partecipazione ai bandi del 7PQ, razionalizzando i requisiti e migliorando i documenti di orientamento per i beneficiari,
- migliorato i processi di selezione e monitoraggio dei progetti,
- ridotto i tempi delle procedure negoziali con i beneficiari e per la concessione dei contributi,
- introdotto il meccanismo di finanziamento con ripartizione dei rischi, che sostiene gli investitori privati nei progetti di ricerca e innovazione migliorando l'accesso ai prestiti della Banca europea per gli investimenti (BEI),
- introdotto le iniziative tecnologiche congiunte, cioè partenariati che combinano risorse private e finanziamenti pubblici, sia nazionali che europei.
Secondo la Corte, però, la gestione del programma dovrebbe essere ulteriormente migliorata, riducendo gli oneri burocratici a carico dei ricercatori e rendendo le regole di partecipazione più coerenti rispetto alle prassi dei beneficiari, anche in vista dell'introduzione del nuovo programma quadro per la ricerca e l'innovazione Horizon 2020. Anche il modello di controllo finanziario del 7PQ dovrebbe essere migliorato, osserva la Corte, perchè non tiene conto a sufficienza del rischio di errori.
Inoltre, continua il rapporto, l'Esecutivo Ue non ha dimostrato che i fondi messi a disposizione dal meccanismo di finanziamento con ripartizione dei rischi conducano a maggiori investimenti rispetto a quelli realizzati autonomamente dai beneficiari con risorse private e il quadro giuridico delle iniziative tecnologiche congiunte è ancora troppo complesso.
Infine, a danneggiare l'attuazione del 7PQ è anche un utilizzo inefficiente del capitale umano, con troppe risorse dedicate ad alcune tematiche, ad esempio del programma Cooperazione, e personale insufficiente per altre. Un problema, suggerisce la Corte, che si potrebbe superare utilizzando strumenti informatici per rivedere la distribuzione del personale in base alle effettive esigenze di lavoro.
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Has the Commission ensured efficient implementation of the Seventh Framework Programme for research?
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