Macroregioni: Commissione Ue fa il punto su strategie per Danubio e Baltico
La Commissione europea ha pubblicato la prima valutazione su due strategie macroregionali dell’Ue: Danubio e Mar Baltico. Le due strategie – che coinvolgono oltre 20 paesi – secondo la Commissione hanno contribuito a promuovere con successo un modello di cooperazione unico, basato sull'idea che le sfide comuni a più regioni possono essere meglio affrontate mediante uno sforzo collettivo e una pianificazione congiunta dei fondi e degli interventi.
Grazie alle macroregioni sia nell’area del Danubio che del Mar Baltico – sottolinea la Commissione europea – sono stati realizzati centinaia di nuovi progetti, che hanno favorito:
- la formulazione di obiettivi politici comuni in settori di vitale importanza per le regioni coinvolte,
- la creazione di reti di cooperazione,
- il lancio di numerose iniziative congiunte,
- l'adozione di decisioni politiche a livello collettivo.
Nella macroregione del Mar Baltico (EUSBSR), ad esempio, sono stati realizzati progetti per la cooperazione con gli agricoltori (Baltic Deal) e per la ricerca (BSR Star). Nella macroregione del Danubio (EUSDR), invece, grazie alla collaborazione tra Bulgaria e Romania è stato realizzato il ponte Vidin-Calafat, collegamento fondamentale nella rete transeuropea di trasporto (TEN-T).
La Commissione ricorda tuttavia ai governi coinvolti la necessità di un impegno politico maggiore, con particolare attenzione agli aspetti finanziari. Nella relazione, infatti, la Commissione invita i governi a garantire l'integrazione delle strategie macroregionali nei futuri programmi dei fondi strutturali e di investimento europei.
In merito alle future strategie macroregionali, la Commissione sottolinea che dovranno essere avviate solo nuove iniziative destinate a rispondere alle esigenze di cooperazione rafforzata e di alto livello. Entro la fine del 2014 la Commissione – su richiesta del Consiglio europeo - presenterà una nuova strategia per la regione adriatica e ionica (EUSAIR), che coinvolgerà quattro Stati membri dell’Ue (Grecia, Italia, Slovenia e Croazia) e quattro paesi extra-Ue (Albania, Bosnia-Erzegovina, Montenegro e Serbia).
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