Trasporti - Autobus, allo studio maxi gara Consip
Arriva una maxi gara Consip per rinnovare il parco autobus del nostro paese.
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Accantonata l’ipotesi di costituire un fondo autobus a livello nazionale, è questa la strada che il Ministero delle Infrastrutture ha scelto di seguire nelle ultime settimane, per migliorare la situazione del trasporto su gomma. A margine della gara, ci sarà un contributo pubblico del 50% a favore delle società di trasporto pubblico locale (Tpl). E, a conti fatti, l’impatto complessivo dell’operazione potrebbe essere di circa un miliardo di euro.
Parco autobus da svecchiare
Tutto parte dalla necessità di svecchiare il parco autobus del nostro paese. Attualmente, la media dei mezzi che circolano nelle nostre strade è di circa tredici anni, contro i sette della media europea. Quindi, serve un massiccio investimento di risorse che consenta di recuperare, almeno in parte, questo gap.
Stop al piano della Stabilità 2016
L’anno scorso, nella legge di Stabilità, il Governo aveva elaborato il modello della ROSCO (Rolling stock company), una società che avrebbe dovuto acquistare i mezzi per poi darli in leasing alle singole imprese di trasporto pubblico locale, sparse in tutto il paese. Quel modello, però, prevedeva un’architettura troppo complessa e si è deciso di seguire una strada differente.
Verso l'accordo quadro Consip
Per la precisione, il Ministero ha scelto l’alternativa di una maxi gara Consip con il modello dell’accordo quadro: il bando sarà aperto ai produttori, che potranno proporre modelli di autobus da mettere poi a disposizione delle singole società.
Lo schema allo studio
Lo schema prevede che l’Italia sia divisa in una serie di lotti, attualmente in fase di definizione. Vincendo la gara, ogni produttore si impegnerà a fornire un numero massimo di mezzi entro un termine massimo di anni. Ogni società di trasporto pubblico, poi, potrà effettuare il suo ordinativo, accedendo a un prezzo scontato, dal momento che la gara unica su base nazionale dovrebbe portare un importante taglio dei costi.
I primi dettagli
La gara sarà bandita per otto tipologie di mezzi: sei autobus urbani e due extraurbani. I singoli ordinativi consentiranno di richiedere delle variazioni di allestimento, a seconda delle esigenze dei diversi operatori. Soprattutto, però, passando dal contratto Consip si potrà accedere a un contributo pubblico.
Incentivo del 50%
E’ certamente questa la novità più interessante dello schema allo studio. Lo Stato darà, infatti, un incentivo alle imprese che acquistano mezzi tramite l’accordo quadro. L’importo esatto non è ancora noto ma si sta ragionando su un bonus nell’ordine del 50 per cento.
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Un miliardo sul piatto
Questi numeri consentono di fare qualche calcolo sulla portata dell’operazione. Al momento ci sono a disposizione circa 150 milioni di euro di fondi già stanziati per il trasporto su gomma. A questi si potrebbe aggiungere un ulteriore bonus, pari a circa 300-400 milioni. Portando la dote complessiva di contributi disponibili a circa mezzo miliardo. Considerando che la leva privata andrà affiancata a quella pubblica, il totale delle disponibilità potrebbe aggirarsi, a conti fatti, intorno al miliardo.
Gli investimenti necessari
Anche se si tratta di cifre che, nei prossimi anni, andranno rimpinguate. Secondo le stime delle associazioni di categoria, infatti, per portare il nostro patrimonio di autobus da una media di 13 fino a sette anni di età servono almeno 750 milioni di investimento all’anno. La maxi gara, insomma, rappresenta solo il primo passo di un percorso molto più lungo.
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