Costi semplificati nei nuovi bandi FESR Lazio per internazionalizzazione e digitalizzazione
Mentre in Gazzetta ufficiale europea arriva il regolamento 2023/1676 che detta le condizioni per il rimborso dell'UE alle operazioni del FSE+ e del JTF sulla base dei costi unitari e dei finanziamenti non collegati ai costi, l'Autorità di gestione del FESR Lazio incassa l'ok di Bruxelles a sette Opzioni di costo semplificato in relazione a interventi di aiuto alle PMI. Un via libera che fa da apripista all'applicazione di questa importante semplificazione anche in altri programmi regionali e nazionali.
Fondi europei: guida alle opzioni semplificate in materia di costi
Il Regolamento delegato (UE) 2023/1676 integra il precedente Regolamento n. 2021/1060 per quanto riguarda la definizione di costi unitari, somme forfettarie, tassi forfettari e finanziamenti non collegati ai costi per il rimborso da parte della Commissione agli Stati membri delle spese sostenute nell'ambito di operazioni cofinanziate dal Fondo sociale europeo Plus (FSE+) e dal Just Transition Fund (JTF) ed è stato pubblicato in Gazzetta ufficiale europea il 1° settembre. Pochi giorni prima, a fine agosto, l'Autorità di gestione del PR FESR Lazio 2021-2027, cioè il Programma regionale che raccoglie gli interventi cofinanziati dal Fondo europeo di sviluppo regionale nel settennato in corso, ha ottenuto l’approvazione formale di ben sette Opzioni di costo semplificato, completando con successo il negoziato con la Commissione europea.
Un'ottima notizia per le imprese laziali, che vedranno ridursi i carichi burocratici connessi alla richiesta e all'ottenimento degli incentivi e potranno beneficiare di erogazioni più rapide grazie alla rendicontazione semplificata degli interventi. Ma non solo: la metodologia sviluppata dalla Regione Lazio potrà infatti essere applicata a qualsiasi Programma italiano.
Cosa sono e a cosa servono le Opzioni di semplificazione dei costi?
Le Opzioni semplificate in materia di costi (OSC) applicabili ai fondi strutturali e di investimento europei (fondi SIE) comprendono i costi dichiarati in base a un tasso forfettario, a importi forfettari e a tabelle standard di costi unitari e rappresentano un'alternativa alla modalità tradizionale di rendicontazione degli interventi in quanto permettono di calcolare i costi ammissibili di un’operazione sulla base di un metodo predefinito che può fare riferimento alle realizzazioni, ai risultati conseguiti oppure ad altri costi chiaramente individuati in anticipo con riferimento a un importo unitario o mediante applicazione di una percentuale.
Queste Opzioni possono essere utilizzate quando i costi sono difficili da verificare, quando esistono già metodi OSC per tipologie analoghe di operazioni e di beneficiari nell’ambito di un regime finanziato a livello nazionale o europeo e/o quando si intende concentrare la gestione più sui risultati che sulle risorse spese.
Come spiega la stessa Commissione nei suoi Orientamenti in materia, si tratta di un'importante innovazione sul fronte della semplificazione perchè utilizzando le Opzioni semplificate in materia di costi non occorre risalire, “per ogni euro di spesa cofinanziata dai fondi europei, ai singoli documenti giustificativi”, riducendo le risorse umane e gli sforzi amministrativi necessari sia per la partecipazione ai bandi da parte dei potenziali beneficiari e beneficiari che per la gestione dei fondi SIE da parte delle amministrazioni competenti.
Andando più al dettaglio delle Opzioni disponibili:
- nel caso dei Finanziamenti a tasso forfettario alcune categorie specifiche di costi ammissibili, chiaramente individuate in anticipo, vengono calcolate mediante l'applicazione di una percentuale stabilita ex ante
- nel caso delle Tabelle standard di costi unitari la totalità (oppure una parte) dei costi ammissibili di un’operazione viene calcolata sulla base di attività, risorse, realizzazioni o risultati quantificati, moltiplicati usando appunto delle tabelle standard di costi unitari predeterminate
- nel caso delle Somme forfettarie la totalità (o una parte) dei costi ammissibili di un’operazione o di un progetto viene calcolata sulla base di un importo forfettario predeterminato debitamente giustificato dall’Autorità di gestione.
Oltre ad essere stabilite ex ante le OSC devono essere comunicate, cioè l'uso di tali Opzioni deve essere indicato negli inviti a presentare proposte rivolti ai beneficiari potenziali, al fine di garantire il rispetto dei principi di trasparenza e parità di trattamento.
Sette Opzioni semplificate nei bandi del FESR Lazio 2021-2027
E' ciò che ha in agenda di fare la Regione Lazio, che sta già predisponendo alcuni bandi e avvisi nell'ambito della nuova programmazione FESR che prevedono le nuove modalità di rendicontazione degli interventi.
Una rivoluzione, spiegano dalla Regione, grazie alla quale, “non si produrranno più decine e centinaia di giustificativi di spesa ma si andrà a verificare direttamente il risultato conseguito dall’impresa per effetto dell’investimento” per poi procedere a un rimborso forfettario definito a priori per ciascuna sub-operazione.
Le sette OSC sviluppate dall'AdG FESR Lazio e approvate dalla Commissione si concentreranno in particolare su due grandi ambiti tematici: l'internazionalizzazione e la digitalizzazione. Le Opzioni si applicheranno infatti, da una parte, ai contributi alle piccole e medie imprese per la partecipazione a fiere nazionali e/o internazionali e, dall'altra, permetteranno di rendicontare tramite un importo forfettario le spese relative ad attività quali “diagnosi digitale”, “interventi di cybersecurity”, “digital commerce”, “digital workplace” e “cloud”.
La portata di questa innovazione, però, non è circoscritta al territorio laziale, precisano dalla Regione. L'ok di Bruxelles “consente a qualsiasi Programma italiano di applicare la medesima metodologia sviluppata dal Lazio”.
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