DL Coesione in Senato: incentivi assunzioni giovani, donne e bonus ZES
L'ok del Senato al ddl di conversione del decreto Coesione 60-2024 conferma i nuovi bonus giovani, donne e ZES. Come funzionano gli sgravi totali per i datori di lavoro privati che assumono under 35, donne svantaggiate e per le nuove assunzioni nei territori della ZES unica Mezzogiorno.
Cosa prevede il decreto Coesione
Alla vigilia della festa dei lavoratori, il Consiglio dei Ministri ha approvato il decreto legge 60-2024, contenente la riforma della Politica di Coesione e una serie di altre misure a sostegno delle imprese, del lavoro e degli enti locali. Nel pacchetto occupazione rientrano gli sgravi contributivi per le assunzioni agevolate di giovani, donne svantaggiate e lavoratori nella nuova ZES unica Mezzogiorno, la Zona Economica Speciale che dal 1° gennaio 2024 comprende tutti i comuni dei territori delle precedenti ZES nelle regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sicilia e Sardegna.
Il decreto Coesione, pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 7 maggio 2024, riserva a questi incentivi circa 2 miliardi e mezzo di euro a valere sul Programma nazionale Giovani, donne e lavoro 2021-2027. Risorse confermate in sede di conversione dal Senato, che oggi ha approvato il provvedimento co 97 voti favorevoli, 62 contrari e un'astensione.
Per tutti e tre i bonus, l’esonero è ammissibile per assunzioni effettuate a decorrere dal 1° settembre 2024 e fino al 31 dicembre 2025 per un periodo massimo di 24 mesi, senza decurtazione dell’aliquota di computo delle prestazioni pensionistiche.
L’incentivo, che non si applica per i rapporti di lavoro domestico o di apprendistato, non è cumulabile con altri esoneri o riduzioni delle aliquote di finanziamento e non copre premi e contributi INAIL, mentre è integralmente compatibile con la maggiorazione del costo del personale dipendente di nuova assunzione a tempo indeterminato, prevista dal decreto 216/2023.
In attesa della pubblicazione delle modalità attuative degli esoneri - la cui concessione resta subordinata all’autorizzazione della Commissione europea - passiamo in rassegna le novità sugli incentivi per le assunzioni alla luce delle disposizioni contenute nel ddl di conversione del DL Coesione.
Bonus giovani
Il bonus giovani ha il fine di incrementare l’occupazione giovanile stabile e consiste in un esonero del 100% dei contributi previdenziali a carico dei datori di lavoro privati che assumono giovani di età inferiore ai 35 anni e che non sono mai stati occupati a tempo indeterminato.
Nello specifico, l’agevolazione è ammissibile per le assunzioni con un contratto di lavoro a tempo indeterminato già instaurato o in corso di instaurazione, per un periodo massimo di 2 anni e per un limite massimo di 500 euro mensili.
Lo sgravio totale non si applica per i rapporti di lavoro domestico o di apprendistato. La misura è, invece, riconosciuta nel caso in cui la precedente assunzione con contratto di lavoro di apprendistato non sia proseguita come ordinario rapporto di lavoro subordinato a tempo indeterminato. L’incentivo spetta anche ai nuovi assunti precedentemente occupati a tempo indeterminato con un diverso datore di lavoro che ha beneficiato parzialmente dell’incentivo.
Al fine di sostenere lo sviluppo occupazionale della Zona Economica speciale unica per il Mezzogiorno e contribuire alla riduzione dei divari territoriali, l’esonero contributivo è maggiorato a 650 euro mensili per i datori di lavoro privati che assumono lavoratori under 35 in una sede o unità produttiva ubicata nelle regioni che rientrano nella ZES Unica: Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sicilia e Sardegna.
Il budget a disposizione ammonta a circa 1 miliardo e 430 milioni di euro a valere sul Programma nazionale giovani, donne e lavoro 2021-2027, ripartito in 34,4 milioni di euro per il 2024, 458,3 milioni per il 2025, 682,5 milioni per il 2026 e 254,1 milioni per il 2027.
Bonus donne
Per favorire le pari opportunità nel mercato del lavoro, il pacchetto di incentivi prevede anche un’esenzione contributiva per le assunzioni di donne lavoratrici svantaggiate e di donne residenti nella ZES unica del Sud Italia, a condizione che tali assunzioni comportino un incremento occupazionale netto, calcolato sulla base della differenza tra il numero dei lavoratori occupati rilevato in ciascun mese e il numero dei lavoratori mediamente occupati nei dodici mesi precedenti, al netto delle diminuzioni del numero degli occupati verificatesi in società collegate, anche per interposta persona, allo stesso soggetto.
Anche in questo caso si tratta di uno sgravio totale dei contributi a carico dei datori di lavoro privati per un massimo di 24 mesi e nel limite massimo di 650 euro su base mensile.
Nel dettaglio, l’azzeramento contributivo sarà riconosciuto per rapporti di lavoro a tempo indeterminato di donne di qualsiasi età prive di un impiego regolarmente retribuito da almeno ventiquattro mesi. Con riferimento alle residenti nella ZES unica o alle donne operanti in settori caratterizzati da un tasso di disparità occupazionale di genere (superiore al 25% della disparità media uomo-donna), lo sgravio totale è riconosciuto, indipendentemente dall’età, a fronte dell’assenza di un impiego regolarmente retribuito da almeno sei mesi.
A disposizione circa 438 milioni di euro a valere sul Programma nazionale giovani, donne e lavoro 2021-2027, ripartiti in 7,1 milioni per il 2024, 107,3 milioni per il 2025, 208,2 milioni per il 2026 e 115,7 per il 2027.
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Bonus assunzioni ZES
L’ultimo dei tre incentivi ha, invece, la finalità di sostenere lo sviluppo occupazionale nella Zona Economica Speciale unica per il Mezzogiorno, che dal 1° gennaio 2024 comprende tutti i comuni dei territori delle precedenti ZES nelle regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise.
Anche per il bonus ZES si parla di uno sgravio contributivo del 100% per un periodo massimo di 2 anni e nel limite di 650 euro per ciascun lavoratore assunto, ma il focus è questa volta sui lavoratori over 35 che risultano disoccupati da 24 mesi e i beneficiari sono datori di lavoro privati che occupano fino a 10 dipendenti nel mese dell’assunzione.
L’esonero resta ammissibile anche per assumere soggetti che alla data dell'assunzione sono stati occupati a tempo indeterminato con un diverso datore di lavoro che ha beneficiato parzialmente dell'esonero.
Per gli esoneri volti a promuovere l’occupazione nella ZES unica sono a disposizione poco più di 591 milioni di euro, riconosciuti nel limite di spesa di 11,2 milioni per il 2024, di 170,9 milioni per l'anno 2025, di 294,1 milioni per il 2026, e 115,2 milioni per il 2027.
Le modalità attuative dei bonus giovani, donne e ZES
Le modalità attuative dei tre esoneri contributivi saranno definite mediante un decreto del Ministro del lavoro e delle politiche sociali, di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze. Il decreto interministeriale, che dovrà essere emanato entro sessanta giorni dalla data di entrata in vigore della legge di conversione, definirà inoltre le modalità di comunicazione da parte del datore di lavoro, le quali devono consentire la verifica del rispetto del limite di spesa annuo complessivo.
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