Sostegni bis: credito d'imposta per formazione professionale su tecnologie 4.0
Il nuovo incentivo è rivolto alle imprese che hanno investito nella formazione professionale di alto livello dei propri dipendenti.
Cosa prevede il dl Sostegni bis
Il tax credit per la formazione è stato introdotto dal decreto Sostegni bis, convertito dalla legge n. 106-2021 in vigore dal 25 luglio.
Credito d'imposta per la formazione professionale
Possono accedere all’incentivo tutte le imprese, indipendentemente dalla forma giuridica, dalla dimensione aziendale e dal settore economico in cui operano, che effettuano spese per attività di formazione professionale di alto livello nel periodo d’imposta successivo a quello in corso al 31 dicembre 2020.
Il credito d’imposta è pari al 25% delle spese ammissibili.
Sono ammissibili le spese sostenute, fino all’importo massimo di 30mila euro per ciascuna impresa beneficiaria, relative al costo aziendale del dipendente per il periodo in cui è occupato nelle attività di formazione attraverso corsi di specializzazione e di perfezionamento di durata non inferiore a sei mesi, svolti in Italia o all’estero, negli ambiti legati allo sviluppo di nuove tecnologie e all’approfondimento delle conoscenze delle tecnologie previste dal Piano nazionale industria 4.0, tra cui:
- big data e analisi dei dati,
- cloud e fog computing,
- sicurezza cibernetica,
- sistemi cyberfisici,
- prototipazione rapida,
- sistemi di visualizzazione e realtà aumentata,
- robotica avanzata e collaborativa,
- interfaccia uomo-macchina,
- manifattura additiva,
- internet delle cose e delle macchine
- integrazione digitale dei processi aziendali.
Il credito d’imposta non concorre alla formazione del reddito, né della base imponibile dell’imposta regionale sulle attività produttive. Il tetto di spesa fissato per il 2021 ammonta a 5 milioni di euro.
Con successivo decreto del Ministro dello sviluppo economico, di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze, saranno stabilite le disposizioni attuative dell’incentivo.
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