Parlamento europeo, definite le Commissioni. Pieno di italiani in Itre, Agri e Envi

Copyright: © European Union 2024 - Source : EPDopo l'elezione del presidente e dei vicepresidenti del Parlamento europeo (PE) nonchè della presidente della Commissione europea, oggi l'Eurocamera ha approvato la conformazione delle commissioni e sottocommissioni. La presenza degli eurodeputati italiani è particolarmente numerosa nelle Commissioni Itre (industria, ricerca e energia), Agri e Envi (Ambiente, Sanità Pubblica e Sicurezza Alimentare).

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E’ questo l’ultimo tassello della lunga settimana che ha segnato l’avvio della X legislatura del parlamento europeo, con la nomina dei vertici sia dell'Eurocamera che della Commissione europea.

In breve, la fotografia che emerge è quella della rielezione sia di Roberta Metsola (Ppe) che di Ursula von der Leyen alla guida rispettivamente del PE e della Commissione europea. A queste si aggiunge la nomina dei vicepresidenti del Parlamento. Due voti che - più che rispetto a quanto emerso con la rielezione di Metsola caratterizzata da una larghissima maggioranza - hanno di fatto assistito alla riuscita, a tinte diverse, di quel “cordone sanitario” verso le destre estreme attuato dall’asse Ppe- socialisti-Renew-Verdi. 

Ecco dunque la nuova faccia del parlamento europeo uscito dalle elezioni di giugno 2024 e dove siedono i 76 eurodeputati italiani.

Per approfondire: Ecco le priorità della nuova Commissione europea per la crescita e la competitività

Il Parlamento europeo approva la composizione delle commissioni

Come già accennato, l’ultimo voto della prima Plenaria del nuovo parlamento europeo ha riguardato la definizione delle nuove commissioni parlamentari, con la nomina dei membri che siederanno in ciascuna commissione e sottocommissione.

Un passaggio fondamentale per l’attivazione del PE, dato che le commissioni hanno il compito di stendere, modificare e votare le proposte legislative e le relazioni di iniziativa propria. Esse inoltre svolgeranno un ruolo cruciale nelle prossime audizioni dei Commissari designati

Ebbene dopo il voto di questa mattina, 19 luglio, le nuove commissioni del Parlamento europee sono quelle contenute in questo documento ufficiale.

Focalizzandoci solo sugli eurodeputati italiani, emerge come le Commissioni con più rappresentanti del nostro Paese siano: la Commissione Industria, Ricerca ed Energia (Itre) che, su 90 membri complessivi, vede la presenza di 14 italiani. Si tratta di: Carlo Ciccioli (FdI), Giovanni Crosetto (FdI), Elena Donazzan (FdI), Nicola Procaccini (FdI), Mariateresa Vivaldini (FdI), Giorgio Gori (Pd), Elisabetta Gualmini (Pd), Nicola Zingaretti (Pd), Fulvio Martusciello (Fi), Letizia Moratti (Fi), Paolo Borchia (Lega), Isabella Tovaglieri (Lega), Benedetta Scuderi (Verdi), Dario Tamburrano (M5S). I membri italiani sostituti sono invece 13: Alessandro Ciriani (FdI), Pietro Fiocchi (FdI), Chiara Gemma (FdI), Lara Magoni (FdI), Francesco Torselli (FdI), Annalisa Corrado (Pd), Dario Nardella (Pd), Irene Tinagli (Pd), Flavio Tosi (Fi), Aldo Patriciello (Lega), Silvia Sardone (Lega), Raffaele Stancanelli (Lega), Gaetano Pedullà (M5S).

Segue per numero di eurodeputati italiani presenti (11 su 90 complessivi) la Commissione Ambiente, Sanità Pubblica e Sicurezza Alimentare (Envi). In questo caso gli eurodeputati italiani presenti sono: Pietro Fiocchi (FdI), Michele Picaro (FdI), Nicola Procaccini (FdI), Annalisa Corrado (Pd), Alessandra Moretti (Pd), Antonio Decaro (Pd), Massimiliano Salini (Fi), Flavio Tosi (Fi), Aldo Patriciello (Lega), Silvia Sardone (Lega), Ignazio Marino (Verdi). Tra i membri sostituti figurano invece: Sergio Berlato (FdI), Stefano Cavedagna (FdI), Antonella Sberna (FdI, vicepresidente del Parlamento Europeo), Paolo Inselvini (FdI), Matteo Ricci (Pd), Irene Tinagli (Pd), Raffaele Topo (Pd), Letizia Moratti (Fi), Susanna Ceccardi (Lega), Roberto Vannacci (Lega), Valentina Palmisano (M5S).

Infine sul podio delle Commissioni che hanno visto la presenza maggiore di parlamentari italiani vi è la Commissione Agricoltura e Sviluppo Rurale (Agri). Su 49 membri complessivi, infatti, gli italiani sono 9: Sergio Berlato (FdI), Carlo Fidanza (FdI), Stefano Bonaccini (Pd), Camilla Laureti (Pd), Dario Nardella (Pd), Salvatore De Meo (Fi), Herbert Dorfmann (Svp), Raffaele Stancanelli (Lega), Cristina Guarda (Verdi).  Tra i membri sostituti figurano invece: Nicola Procaccini (FdI), Francesco Ventola (FdI), Annalisa Corrado (Pd), Elisabetta Gualmini (Pd), Isabella Tovaglieri (Lega), Giuseppe Antoci (M5S).

Seguono quindi le altre commissioni, dove il numero di eurodeputati italiani oscilla tra 2 e 8.

In Commissione Libertà Civili, Giustizia e Affari Interni (Libe), su 75 membri vi sono 8 italiani: Alessandro Ciriani (FdI), Paolo Inselvini (FdI), Cecilia Strada (Pd), Alessandro Zan (Pd), Caterina Chinnici (Fi), Susanna Ceccardi (Lega), Giuseppe Antoci (M5S), Ilaria Salis (Verdi/Sinistra).

Nella Commissione Problemi Economici e Monetari (Econ) tra i 60 membri gli eurodeputati italiani sono 7: Denis Nesci (FdI), Francesco Ventola (FdI), Irene Tinagli (Pd), Marco Falcone (Fi), Fulvio Martusciello (Fi), Gaetano Pedullà (M5S), Pasquale Tridico (M5S).

Stessa proporzione (7 su 60 membri complessivi) anche per quanto concerne la Commissione Occupazione e Affari Sociali (Empl) dove gli eurodeputati italiani sono: Elena Donazzan (FdI), Chiara Gemma (FdI), Nicola Procaccini (FdI), Francesco Torselli (FdI), Mariateresa Vivaldini (FdI), Raffaele Topo (Pd), Letizia Moratti (Fi).

In Commissione Affari Esteri (Afet), invece, su 79 vi sono 6 eurodeputati italiani: Alberico Gambino (FdI), Lucia Annunziata (Pd), Nicola Zingaretti (Pd), Roberto Vannacci (Lega), Leoluca Orlando (Verdi), Danilo Della Valle (M5S).

In Commissione Cultura e Istruzione (Cult), su 30 membri gli italiani sono 5. Si tratta di: Lara Magoni (FdI), Marco Squarta (FdI), Sandro Ruotolo (Pd), Giuseppina Princi (Fi), Mario Furore (M5S).

Sempre 5 sono gli eurodeputati italiani anche in Commissione Diritti delle Donne e Uguaglianza di Genere (Femm), su 40 membri totali. Si tratta delle eurodeputate: Chiara Gemma (FdI), Alessandra Moretti (Pd), Giuseppina Princi (Fi), Benedetta Scuderi (Verdi), Carolina Morace (M5S).

Anche in Commissione Petizioni (Peti) gli italiani sono 5 (su 35 membri complessivi). Si tratta di: Paolo Inselvini (FdI), Pina Picierno (Pd, vicepresidente del Parlamento Europeo), Sandro Ruotolo (Pd), Cristina Guarda (Verdi), Valentina Palmisano (M5S).

In Commissione Sviluppo Regionale (Regi), invece, su 41 membri figurano 4 italiani tra cui anche la vicepresidente del Parlamento Europeo Antonella Sberna (FdI), insieme a: Francesco Ventola (FdI), Raffaele Topo (Pd), Valentina Palmisano (M5S).

In Commissione Affari Costituzionali (Afco) su 30 membri siedono 4 italiani: Nicola Procaccini (FdI), Brando Benifei (Pd), Salvatore De Meo (Fi), Mario Furore (M5S).

In Commissione Commercio Internazionale (Inta), tra i 43 membri ci sono 3 italiani: Daniele Polato (FdI), Francesco Torselli (FdI), Brando Benifei (Pd).

Sempre 3 sono anche gli eurodeputati italiani nelle seguenti commissioni:

  • Commissione Bilanci (Budg), tra i 40 membri figurano anche: : Ruggero Razza (FdI), Giuseppe Lupo (Pd), Ignazio Marino (Verdi).
  • Commissione Controllo dei Bilanci (Cont), tra i 30 membri siedono anche: Giuseppe Lupo (Pd), Caterina Chinnici (Fi), Pasquale Tridico (M5S).
  • Commissione Mercato Interno e Protezione dei Consumatori (Imco), tra i 52 membri ci sono: Stefano Cavedagna (FdI), Denis Nesci (FdI), Pierfrancesco Maran (Pd).
  • Commissione Trasporti e Turismo (Tran), tra i 46 membri figurano anche: Carlo Ciccioli (FdI), Matteo Ricci (Pd), Anna Maria Cisint (Lega).

Infine le seguenti commissioni vedono la presenza di 2 eurodeputati italiani a testa. Si tratta de:

  • la Commissione Sviluppo (Deve) dove su 25 vi sono: Marco Tarquinio (Pd), Domenico Lucano (Verdi/Sinistra).
  • la Commissione Pesca (Pech) dove tra i 27 ci sono: Giuseppe Milazzo (FdI), Giuseppe Lupo (Pd).
  • la Commissione Giuridica (Juri) dove tra i 25 membri figurano: Mario Mantovani (FdI), Mario Furore (M5S).

Il 19 luglio il Parlamento europeo ha eletto anche i membri di quattro sottocommissioni. Si tratta di:

  • la Sottocommissione Diritti Umani (Droi) dove tra i 30 membri vi sono: Marco Tarquinio (Pd), Silvia Sardone (Lega).
  • la Sottocommissione Sicurezza e Difesa (Sede) dove su 30 membri vi è anche l’italiano Alberico Gambino (FdI).
  • la Sottocommissione Questioni Fiscali (Fisc) dove tra i 30 membri figurano anche gli italiani: Denis Nesci (FdI), Camilla Laureti (Pd), Herbert Dorfmann (Fi), Pasquale Tridico (M5S).
  • la Sottocommissione Sanità Pubblica (Sant) dove tra i 30 membri ci sono: Michele Picaro (FdI), Ignazio Marino (Verdi), Valentina Palmisano (M5S).

Tutte le commissioni terranno le loro riunioni costitutive martedì 23 luglio, quando eleggeranno i loro presidenti e vicepresidenti.

Roberta Metsola è stata rieletta presidente del Parlamento europeo

Il 16 luglio, invece, con una maggioranza assoluta di 562 voti, Roberta Metsola è stata riconfermata alla guida dell’Eurocamera al primo turno di votazioni. La deputata maltese del Partito popolare europeo (Ppe) è dunque riuscita nell’impresa, finora portata a casa solo dal socialdemocratico Martin Schulz, di essere rieletta per un secondo mandato.

A lei spetterà il compito di guidare il parlamento europeo per i prossimi due anni e mezzo. A sostegno di Metsola vi è stata un’ampia maggioranza che è andata ben oltre i numeri del Ppe che comunque, anche in questa legislatura, resta il partito con il maggior numero di scranni dell’Eurocamera.

Contro di lei era in corsa per il ruolo di presidente del PE solo l’eurodeputata spagnola, Irene Montero, eletta nel gruppo parlamentare de La Sinistra, che ha ottenuto 61 voti a favore. 76 sono state, invece, le schede bianche.

Nel suo lungo discorso di insediamento, Metsola ha toccato tutti i temi più caldi. Dopo aver parlato di ponti che uniscono e di un'uguaglianza di opportunità che riconosce le differenze tra le diverse culture e tra i diversi individui, la presidente del PE ha proseguito parlando della necessità di creare “un nuovo quadro di sicurezza e difesa che tenga le persone al sicuro e respinga i sogni espansionistici dei dittatori del nostro vicinato” al fine di sconfiggere le minacce ibride e difendere la nostra autonomia strategica. 

Dopo la sicurezza, il focus si è spostato sulla competitività (da sostenere grazie al mercato unico, alla lotta alla burocrazia, alla ricerca e al completamento dell’unione bancaria e dei capitali, solo per citarne alcuni) e poi sul clima, su cui Metsola punta a far sì che l’UE resti leader mondiale sul tema, tenendo però tutti a bordo. E poi ancora il pilastro sociale (con giovani, salari, pensioni e crisi immobiliare in testa ai dossier da trattare).

Altro tema caldo a cui la presidente del PE ha dedicato un passaggio piuttosto lungo del suo discorso è stata la migrazione. Un dossier che passa per la gestione adeguata delle frontiere con una politica di rimpatrio e che punti a mettere al centro la vita dell’uomo. Una legislazione che, per usare le sue parole, garantisca “che a nessun'altra madre venga data altra scelta se non quella di mettere il proprio figlio su una barca traballante nelle mani di reti di trafficanti criminali”. 

Immancabile l’accenno alle sfide poste dall’innovazione tecnologica digitale con in testa l’AI e ai pericoli rappresentati dalla disinformazione. E ancora lotta a tutte le discriminazioni, inclusa quella verso le donne che non solo si traduce ancora troppo spesso in violenza, ma che si plastifica anche in differenze salariali e minori opportunità.

Grande focus poi sull’Ucraina, che deve rimanere in cima all’agenda dell’UE e su cui “saremo chiamati a fare di più”, afferma Metsola, aggiungendo che l’UE dovrà essere pronta “ad andare oltre ciò che è comodo e fare ciò che è necessario”. Meno netta la posizione su quanto sta avvenendo in Medioriente, su cui la presidente del PE parla di umanità e torna a ribadire la necessità di attuare la soluzione a due stati, ma anche dell'importanza del ritorno degli ostaggi presi.

Per approfondire, leggi il discorso integrale di Roberta Metsola

Vicepresidenti PE: passano Sberna (FdI - Ecr) e Picierno (PD - S&D)

Sempre nel corso della giornata del 16 luglio, il nuovo parlamento europeo ha anche eletto i 14 vice presidenti. Un’operazione su cui erano puntati molti occhi, data la sua valenza di dare evidenza plastica ai nuovi equilibri di forza usciti dalle urne.

Il risultato è il seguente:

  • Sabine Verheyen (PPE, Germania)
  • Ewa Kopacz (PPE, Polonia)
  • Esteban González Pons (PPE, Spagna)
  • Katarina Barley (S&D, Germania)
  • Pina Picierno (S&D, Italia)
  • Victor Negrescu (S&D, Romania)
  • Martin Hojsik (Renew, Slovacchia)
  • Christel Schaldemose (S&D, Danimarca)
  • Javi López (S&D, Spagna)
  • Sophie Wilmès (Renew, Belgio)
  • Nicolae Stefanuta (Verdes/ALEm, Romania)
  • Roberts Zīle (ECR, Lettonia)
  • Antonella Sberna (ECR, Italia)
  • Younous Omarjee (La Sinistra, Francia).

Nomi e gruppi politici che anzitutto confermano la tenuta del c.d. “cordone sanitario” nei confronti dell’estrema destra rappresentata dai gruppi “Patrioti per l'Europa” e “Europa delle Nazioni sovrane”, rispettivamente il terzo gruppo più numeroso presente nell'emiciclo europeo (dopo il Ppe e S&D) e la nuova formazione politica nata dopo le elezioni di giugno 2024. Nessuno dei due gruppi è infatti riuscito ad esprimere un vicepresidente, segno della coesione degli altri gruppi politici di evitare che cariche istituzionali così altre del PE vadano a partiti apertamente anti-europei.

Discorso diverso invece per Ecr, al cui interno sono confluiti anche gli eurodeputati eletti tra le file di Fratelli d’Italia (FdI). Per la prima volta, infatti, Ecr è riuscito ad ottenere l’elezione di ben due suoi esponenti. Si tratta dell’italiana Antonella Sberna (FdI), alla sua prima esperienza al parlamento europeo, e del lettone Roberts Zīle. Una partita su cui nelle settimane scorse si era spesa molto anche la premier italiana Giorgia Meloni.

Ad essere eletta tra i 14 vicepresidenti è stata anche un’altra eurodeputata italiana. Si tratta di Pina Picierno eletta tra le fila del PD e presente, quindi, nel gruppo europeo dei socialdemocratici (S&D). Picierno viene dunque confermata per un secondo mandato come vice presidente del PE. Complessivamente S&D ha ottenuto cinque vice presidenti, un terzo di quelle disponibili. 

Segue, per numero di vicepresidenti ottenuti, il Ppe che se ne assicura tre, ma che esprime anche la presidenza dell'Eurocamera con Roberta Metsola. Presidenti infine due vicepresidenti di Renew Europe (lo slovacco Martin Hojsík e la belga Sophie Wilmès), uno per i Verdi (il romeno Nicolae Ștefănuță) e uno de La Sinistra (il francese Younous Omarjee).

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