Erasmus+ - Parlamento Ue, mobilita' anche per tirocinanti

Il PE chiede borse Erasmus+ per l'istruzione e la formazione professionale e una e-card studentesca europea

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Erasmus+

Nella risoluzione a cura dell’eurodeputato spagnolo Ernest Maragall (Verdi) “Erasmus+ e altri strumenti per promuovere la mobilità nell'IFP - un approccio di apprendimento permanente”, la plenaria dell’Europarlamento esprime il timore che il programma europeo Erasmus+ per l'istruzione, la formazione, la gioventù e lo sport sia percepito come destinato esclusivamente agli studenti della fascia di istruzione superiore, perdendo di vista gli altri settori cui si rivolge, dalla formazione professionale all'istruzione degli adulti.

Nel documento si sottolinea quindi la necessità di rendere più visibili sul piano europeo, nazionale e regionale le diverse aree di intervento del programma, tra cui:

  • l'istruzione a livello scolastico (Comenius),
  • l'istruzione superiore (Erasmus),
  • l'istruzione superiore a livello internazionale (Erasmus Mundus),
  • l'istruzione e la formazione professionali (Leonardo da Vinci),
  • l'istruzione degli adulti (Grundtvig),
  • i giovani (Gioventù in azione),
  • lo sport.

IFP, istruzione e formazione professionale

Per quanto riguarda il settore dell'IFP oggi soltanto l'1% dei giovani che seguono una formazione professionale in alternanza scuola-lavoro, tra cui i tirocinanti, sceglie la mobilità durante il proprio percorso di formazione. E’ necessario quindi, evidenziano gli eurodeputati, creare le condizioni per sviluppare la mobilità dei tirocinanti nell'Ue, offrendo loro le stesse possibilità offerte agli studenti universitari.

In quest’ottica, l’Ue dovrebbe definire uno statuto del "tirocinante europeo", mentre la Commissione Ue, gli Stati membri e gli enti pubblici dovrebbero impegnarsi a diffondere, soprattutto presso le PMI, le opportunità offerte dal programma Erasmus+ a favore della mobilità nel settore dell'IFP.

Inoltre, secondo gli europarlamentari, è urgente coinvolgere l'industria e i servizi del settore sia pubblico sia privato, nella della definizione di programmi di mobilità IFP di qualità, tenendo conto degli sbocchi professionali nelle imprese e nelle altre organizzazioni ospitanti.

Nella risoluzione si invita anche la Commissione europea a presentare una proposta per un regime Ue sull'apprendistato che garantisca agli apprendisti e ai discenti IFP una serie di diritti. Per garantire lo status di studente Ue in un contesto di mobilità, l’Europarlamento ha chiesto anche l’istituzione di una "e-card studentesca europea", che garantirebbe l’accesso ad una serie di servizi in tutta l'Unione.

"La mobilità ai fini dell'apprendimento e della formazione favorisce l'inclusione sociale dei giovani, il dialogo multiculturale, la tolleranza, la capacità di lavorare in un ambiente interculturale e la cittadinanza attiva, e negli anni ha chiaramente favorito un'istruzione e un'occupabilità di qualità elevata", ha commentato l'europarlamentare Silvia Costa (S&D) a margine della votazione a Strasburgo.

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Photo credit: University of Michigan's Ford School via Foter.com / CC BY-ND

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