Anche la Campania firma l'Accordo di Coesione. Cosa finanziano le risorse FSC 2021-2027
Dopo un lungo braccio di ferro, la Campania di Vincenzo De Luca ha firmato con il Governo l'Accordo di Coesione, il documento che regola l'utilizzo delle risorse del Fondo Sviluppo e Coesione (FSC) 2021-2027, cui si aggiungono 1,2 miliardi del Fondo di rotazione, per un totale di 3 miliardi e 478 milioni di euro. Su OpenCoesione è stato pubblicato il testo dell'Accordo, che si aggiunge agli altri 18 documenti già pubblicati.
Ok al Decreto Sud: passano riforma governance FSC e Accordi di Coesione
I 3,5 miliardi assegnati all'Accordo di Coesione della Campania, ha dichiarato la premier Giorgia Meloni il 17 settembre, al momento della firma, permettono di finanziare "interventi che incidono profondamente sulla qualità della vita dei cittadini campani e sulla competitività del tessuto produttivo del territorio, con l’obiettivo di imprimere un’accelerazione nel percorso di crescita e sviluppo della Regione e nella sua capacità di sfruttare appieno le risorse nazionali destinate alle Politiche di coesione”.
Con l'Accordo di Coesione della Campania salgono a 19 le intese firmate finora, con Puglia e Sardegna uniche Regioni a mancare all'appello. Tra il settembre 2023, quando si è partiti con la Liguria, e il maggio di quest'anno, quando ha firmato la Sicilia, tutte le altre Regioni, più le Province autonome di Trento e Bolzano, hanno infatti sottoscritto le rispettive intese con il Governo.
Come stabilito dal decreto Sud, gli Accordi di Coesione subentrano ai vecchi Piani di Sviluppo e Coesione (PSC) nella programmazione delle risorse FSC assegnate alle amministrazioni centrali e regionali, in sinergia e in complementarietà con i Programmi cofinanziati dai fondi strutturali europei e con il PNRR.
Per ciascun Accordo sono disponibili sul portale OpenCoesione i testi e i rispettivi allegati, che riportano il Piano finanziario ripartito per annualità per ciascuna Regione/Provincia autonoma, la lista degli interventi e delle linee di azione ammessi a finanziamento a seguito dell'istruttoria eseguita dal Dipartimento per le Politiche di coesione e per il Sud (insieme alle amministrazioni centrali settorialmente competenti) e i relativi cronoprogrammi. L'Accordo di Coesione stabilisce anche i principi di gestione, controllo e monitoraggio, per valutare l'efficacia e l'efficienza degli interventi in corso. Il 18 settembre l'Accordo di Coesione della Campania si è aggiunto agli altri documenti pubblicati sul portale, insieme ai relativi allegati.
L'Accordo di Coesione dell'Abruzzo
L'Accordo siglato il 7 febbraio 2024 dalla presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, e dal presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio, vale complessivamente un miliardo e 257,4 milioni di euro, di cui - come spiegato dal ministro per gli Affari europei, il Sud, le Politiche di Coesione e il PNRR, Raffaele Fitto, in occasione della firma - 91,8 milioni sono stati assegnati come anticipo nel 2021 e altri 5,7 milioni nel corso del 2023.
All'assegnazione FSC, che include anche una quota di 97,9 milioni da destinare al cofinanziamento dei Programmi FESR e FSE 2021-2027, si aggiungono ulteriori risorse a valere su altre fonti finanziarie, per circa 77,3 milioni di euro, per "un volume di investimenti - ha proseguito Fitto - pari a circa 1.334 milioni di euro". Risorse che la regione Abruzzo intende impiegare per "rafforzare la sua dotazione infrastrutturale sia sulla costa che nelle aree interne per stimolarne il ripopolamento, andando così a sanare antichi squilibri territoriali”, ha sottolineato Fitto.
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L'Accordo di Coesione della Basilicata
L'Accordo di Coesione firmato il 25 marzo con la Basilicata assegna alla Regione risorse del Fondo di Sviluppo e Coesione per 945 milioni di euro, ha spiegato il ministro per gli Affari europei, il Sud, le Politiche di Coesione e il PNRR, Raffaele Fitto. "Di questi, 83,4 milioni erano stati già assegnati come anticipo nel 2021. Una cifra estremamente importante, che servirà a finanziare complessivamente 111 progetti e linee di azione strategiche per il territorio regionale, attivando "investimenti per un valore pari a 968,8 milioni di euro", ha aggiunto.
Questi investimenti strategici riguarderanno in particolare il potenziamento infrastrutturale della Regione e quindi andranno a intervenire nei settori dei trasporti e della mobilità, nella riqualificazione dei contesti urbani e nell'efficientamento del settore idrico integrato, ma contribuiranno anche alla competitività del sistema produttivo e ad una migliore gestione delle emergenze.
Tra i progetti previsti c'è il consolidamento statico di uno dei simboli di Potenza, il ponte Musmeci sul Basento, mentre nell'ambito dei 160 milioni di euro dedicati al sostegno alla produttività sono previste misure per il sostegno al sistema imprenditoriale e per l'attrazione di nuovi investimenti, anche attraverso Pacchetti agevolativi integrati, Contratti di sviluppo a valenza regionale e Accordi di programma nazionali.
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L’accordo di Coesione della Calabria
La firma dell’accordo per lo sviluppo e la coesione tra il Governo e la Regione Calabria è arrivata il 16 febbraio a Gioia Tauro, nel corso di un evento che ha visto la partecipazione della premier Giorgia Meloni, del ministro per gli Affari europei, le Politiche di coesione e il PNRR, Raffaele Fitto, e del Presidente della Regione, Roberto Occhiuto.
L'Accordo mette a disposizione della Regione risorse FSC per oltre 2,5 miliardi, cui si aggiungono i circa 300 milioni previsti per il ponte sullo Stretto e ulteriori risorse, rese disponibili da altre fonti di finanziamento, per circa 257 milioni.
Arriviamo così, ha spiegato il ministro Fitto, a un investimento complessivo di circa 3 miliardi di euro, per finanziare oltre 300 progetti per il territorio.
I progetti sono finalizzati "a innescare un processo virtuoso di crescita strutturale seguendo un cronoprogramma ben preciso, a garanzia del miglior utilizzo possibile delle risorse messe a disposizione", ha detto Fitto. In particolare, gli interventi andranno a migliorare la rete infrastrutturale viaria, rafforzare il trasporto pubblico locale, investire nella riqualificazione urbana e nella valorizzazione dei porti, garantire una migliore fruibilità dei beni culturali e turistici, oltre che realizzare opere di bonifica e per la sostenibilità ambientale.
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L'Accordo di Coesione della Campania
L’Accordo di Coesione della Campania, l'ultimo firmato dal Governo, il 17 settembre, prevede risorse nazionali, tra Fondo di Sviluppo e Coesione (FSC) 2021-2027 e Fondo di rotazione, per 3 miliardi e 478 milioni di euro.
Il via libera all'intesa, ha spiegato la premier Giorgia Meloni, completa l'assegnazione delle risorse FSC 2021-2027 imputate programmaticamente alla Campania, complessivamente pari a 6,5 miliardi di euro.
"Una prima quota pari a 582,18 milioni - ha ricordato Meloni - è stata assegnata nel 2021 su progetti ‘di immediato avvio’ presentati dalla Regione. Successivamente, per rispondere alle esigenze emerse dal territorio, si è proceduto, ai sensi dei decreti-legge n. 60/2024 e n. 76/2024, ad assegnazioni puntuali del FSC 2021-2027 per il completamento degli interventi della precedente programmazione soprattutto di competenza dei Comuni (388 milioni), per il risanamento e la riqualificazione dell’area di Bagnoli-Coroglio (1.218 milioni), per interventi infrastrutturali strategici e di pronta cantierabilità in campo ambientale, trasportistico e culturale (1.973 milioni), e, non ultimo, per rispondere all’emergenza bradisismo nell’area dei Campi Flegrei (206 milioni)".
"Dei 6,5 miliardi programmati per la Campania, quindi, il Governo aveva già finalizzato 4,3 miliardi, a cui si aggiungono oggi i 2,2 miliardi di euro per il finanziamento di 181 interventi negli ambiti della riqualificazione urbana, incluso il potenziamento delle infrastrutture sportive, della salute, con interventi infrastrutturali sugli ospedali regionali, e della competitività delle imprese".
Alle risorse FSC si aggiungono tuttavia un miliardo e 277 milioni del Fondo di Rotazione ex lege 183/1987, quale quota non utilizzata dalla Regione a cofinanziamento dei Programmi europei regionali 2021-2027. Risorse che serviranno a finanziare altri 72 interventi relativi a infrastrutture, cultura, riduzione dei costi del trasporto pubblico per gli studenti e sostegno alle famiglie e alla natalità.
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L'Accordo di Coesione dell'Emilia-Romagna
L'Accordo di Coesione dell'Emilia-Romagna, sottoscritto il 17 gennaio in coincidenza con la visita a Forlì della presidente della Commissione europea Ursula vor der Leyen, può contare invece su 588,3 milioni di euro a carico del Fondo Sviluppo e Coesione, cui si aggiungono risorse messe a disposizione da Regioni ed enti locali. 92 in tutto gli interventi previsti, con riferimento a sette ambiti di intervento:
- Ricerca e innovazione
- Ambiente e risorse naturali
- Trasporti e mobilità
- Riqualificazione Urbana
- Sociale e Salute
- Istruzione e Formazione
- Capacità amministrativa.
Una quota delle risorse FSC, pari a 184,3 milioni di euro, è destinata al cofinanziamento dei Programmi operativi regionali FESR e FSE+ 2021-2027.
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L'Accordo di Coesione del Friuli Venezia Giulia
L'Accordo di Coesione della Regione Friuli Venezia Giulia, siglato l'8 marzo 2024, presso il Teatro Verdi di Pordenone, assegna risorse del Fondo di Sviluppo e Coesione pari a 189,95 milioni di euro, di cui 15,75 milioni già anticipati dal CIPESS nel 2021. Una cifra, ha spiegato il ministro Fitto, che permetterà alla Regione Friuli Venezia Giulia di finanziare 17 progetti e interventi strategici per il territorio regionale, "concentrati in particolare sul rafforzamento della sostenibilità ambientale, intervenendo nell’ambito del miglior utilizzo della risorsa idrica e del rischio idrogeologico", per un valore complessivo di circa 161 milioni.
Previsto anche un intervento nell’ambito dei trasporti e della mobilità sostenibile, per un importo di 12 milioni di euro, e sei interventi in materia di istruzione e formazione, che cubano complessivamente 15,7 milioni di euro.
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L'Accordo di Coesione del Lazio
Le risorse del Fondo Sviluppo e Coesione (FSC) assegnate dalla Presidenza del Consiglio alla Regione Lazio ammontano invece a un miliardo e 212,9 milioni di euro, di cui circa 192,2 milioni già attribuiti al Lazio con la delibera CIPESS n. 79 del 22 dicembre 2021. A ciò si aggiunge un cofinanziamento regionale da circa un miliardo, per arrivare a una dotazione totale di 2,2 miliardi.
Sei gli ambiti di interventi dell'Accordo firmato il 27 novembre 2023, cui fanno riferimento i 217 interventi previsti:
- Competitività delle imprese
- Energia
- Ambiente e risorse naturali
- Cultura o Trasporti e mobilità
- Riqualificazione Urbana
- Istruzione e formazione.
Gli investimenti di potenziamento delle reti di trasporto e delle infrastrutture assorbono la maggior parte delle risorse disponibili, soprattutto per quanto riguarda la connettività ferroviaria, in cui rientrano la linea Roma-Civita Castellana-Viterbo e la Roma-Lido. 205,6 milioni di euro è invece la quota di risorse per il cofinanziamento dei PR FESR e FSE+ 21-27.
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L'Accordo di Coesione della Liguria
Quello con la Regione Liguria è stato il primo Accordo di Coesione siglato dal Governo, il 22 settembre 2023. Il documento programma risorse FSC per 265,8 milioni di euro, di cui 35,3 milioni già anticipati dal CIPESS e 230,4 milioni di euro sbloccati con la firma dell'Accordo. A queste si aggiungono risorse PNRR e ulteriori cofinanziamenti pubblici e privati, per un totale di 788,6 milioni di euro.
Gli interventi previsti, 116 in tutto, si riferiscono a 8 ambiti:
- Digitalizzazione
- Ambiente e risorse naturali
- Cultura
- Trasporti e mobilità
- Riqualificazione urbana
- Sociale e salute
- Istruzione e formazione
- Capacità amministrativa
e spaziano dal potenziamento dei servizi digitali al contrasto del dissesto idrogeologico, passando per la riqualificazione di teatri storici. 40 milioni di euro sono destinati al cofinanziamento dei Programmi operativi a valere sui fondi strutturali europei.
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L'Accordo di Coesione della Lombardia
Dotazione da oltre 2,2 miliardi per l'Accordo di Coesione della Lombardia, che può contare su 1,2 miliardi di euro di quota FSC, integrati da risorse regionali e altri fondi nazionali per un miliardo e 210,3 milioni.
L'Accordo, firmato il 7 dicembre 2023, prevede complessivamente 17 interventi, che fanno riferimento a cinque ambiti:
- Trasporti e mobilità
- Riqualificazione urbana
- Ricerca e innovazione
- Istruzione e formazione
- Capacità amministrativa
mentre 315,6 milioni sono destinati al cofinanziamento della programmazione dei fondi europei 2021-2027.
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L'Accordo di Coesione delle Marche
Risale invece al 28 ottobre 2023 la firma dell'Accordo di Coesione della Regione Marche, che stanzia 333,6 milioni di euro di risorse FSC, cui si aggiungono altre risorse nazionali attivate, per un totale di 532,5 milioni di euro.
Sette gli ambiti cui fanno i 60 interventi previsti:
- Trasporti e mobilità
- Capacità amministrativa
- Competitività e Imprese
- Cultura
- Lavoro e occupabilità
- Istruzione e Formazone
- Sociale e Salute
con focus particolare sulle infrastrutture, da quelle stradali mirate a decongestionare il traffico sull’Adriatica e a migliorare i collegamenti con le aree interne, agli investimenti per l'utilizzabilità dei porti.
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L'Accordo di Coesione del Molise
Siglato il 25 marzo, in coincidenza con quello della Basilicata, l'Accordo di Coesione del Molise attinge a risorse del Fondo di Sviluppo e Coesione per 444,9 milioni di euro, di cui 37,1 milioni già assegnati con la Delibera CIPESS n. 79-2021. Risorse, ha spiegato il ministro Fitto, “che la Regione ha scelto di impegnare per 42 interventi in diversi ambiti tematici”.
Tra le priorità rientrano la transizione energetica, lo sviluppo del turismo, la tutela dei soggetti fragili, attraverso edifici di co-housing, centri diurni per la disabilità e case famiglia. Oltre 15 milioni di euro andranno a finanziare, in collaborazione con l'Università del Molise, due progetti di ricerca, di cui uno in campo biomedico, sulle malattie cardiovascolari, sulle malattie neurodegenerative e sui tumori, e uno sull'intelligenza artificiale.
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L'Accordo di Coesione del Piemonte
L'Accordo di Coesione del Piemonte, firmato il 7 dicembre scorso, può contare su 819,5 milioni di quota FSC, che salgono a 865,3 milioni con gli ulteriori cofinanziamenti.
I 44 interventi previsti fanno riferimento a sette ambiti:
- Competitività Imprese
- Energia
- Cultura
- Trasporti e mobilità
- Riqualificazione urbana e territoriale
- Sociale e salute
- Capacità amministrativa
Tra questi hanno un peso rilevante soprattutto le opere di rigenerazione urbana e le spese di acquisto di nuovi treni per il servizio ferroviario regionale. Per il cofinanziamento dei PR FESR e FSE+ sono accantonati 170 milioni di euro.
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L'Accordo di Coesione della Sicilia
Firmato il 27 maggio, l'Accordo di Coesione della Sicilia è il più imponente dal punto di vista finanziario, con una dotazione di 6,8 miliardi di euro, compresi 1,3 miliardi destinati per legge al Ponte sullo Stretto e oltre 230 milioni già assegnati alla Regione come anticipo nel 2021.
Alle risorse del Fondo Sviluppo e Coesione si aggiungono ulteriori finanziamenti disposti dai Comuni, dalla Regione, insieme ad altri fondi statali ed europei, per ulteriori 2,9 miliardi di euro.
Le direttrici di intervento dell'Accordo di Coesione della Sicilia sono quattro:
- dissesto idrogeologico, gestione rifiuti e acqua
- infrastrutture di trasporto, stradale, ferroviario, aereo e marittimo, inclusa una quota per il Ponte sullo Stretto
- sviluppo economico e sostegno al tessuto produttivo
- attenzione per la salute dei cittadini
per un totale di 580 progetti.
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L'Accordo di Coesione della Toscana
L'Accordo di Coesione siglato il 13 marzo a Firenze tra la premier Giorgia Meloni e il governatore della Toscana Eugenio Giani, presso Palazzo Strozzi Sacrati, riserva alla Regione risorse del Fondo di Sviluppo e Coesione per 683,6 milioni di euro, di cui "110,9 milioni assegnati come anticipo nel 2021 con la Delibera CIPESS n. 79 e altri 41 milioni di euro con la Delibera CIPESS n. 17 del 20 luglio 2023, con cui è stata finanziata la Riqualificazione e riconversione del polo industriale di Piombino”, ha spiegato il ministro Fitto.
“Se alle risorse FSC, che includono 102,4 milioni da destinare al cofinanziamento dei Programmi UE, aggiungiamo la quota di risorse già rese disponibili da altre fonti finanziarie (circa 381,2 milioni di euro) raggiungiamo un volume di investimenti pari a 1 miliardo di euro”, ha aggiunto.
In tutto verranno finanziati 176 progetti per interventi previsti nel campo dei trasporti e della mobilità, per la riqualificazione urbana, per la tutela e salvaguardia ambientale.
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L'Accordo di Coesione dell'Umbria
L'Accordo di Coesione della Regione Umbria, sottoscritto il 9 marzo, presso il Centro Umbriafiere di Bastia Umbria, assegna risorse FSC per quasi 240 milioni di euro. Fondi che, ha sottolineato la premier Giorgia Meloni, serviranno a finanziare 36 progetti strategici, in materia di riqualificazione urbana, infrastrutture strategiche e sostegno allo sviluppo industriale, permettendo complessivamente di attivare investimenti per oltre 280 milioni di euro.
Accantonate anche risorse per il cofinanziamento dei Programmi FESR e FSE+, per un totale di circa 61 milioni di euro.
Consulta i documenti dell'Accordo di Coesione dell'Umbria
L'Accordo di Coesione della Valle d'Aosta
L'ottavo Accordo di Coesione è stato firmato il 31 gennaio dalla Presidenza del Consiglio con la Regione Val D‘Aosta.
"Con l’Accordo di oggi assegniamo complessivamente a questo territorio risorse del Fondo di Sviluppo e Coesione per circa 37 milioni di euro, di cui poco più di 4 milioni erano stati già assegnati come anticipo nel 2021", ha commentato il ministro per gli Affari europei, il Sud, le Politiche di Coesione e il PNRR, Raffaele Fitto. A questi si aggiunge un cofinanziamento di circa 7 milioni di euro per un totale di circa 44 milioni di euro.
Le risorse, ha spiegato il ministro, serviranno al finanziamento di 7 progetti, "di cui 3 nuovi di grande strategicità su cui la Regione ha deciso di focalizzarsi, relativi al diritto allo studio per i fuori sede e alla sicurezza degli approvvigionamenti energetici".
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L'Accordo di Coesione del Veneto
Siglato il 24 novembre, l'Accordo di coesione del Veneto può contare su 607,5 milioni di risorse FSC, di cui 69,2 già anticipati dal CIPESS, cui si aggiungono ulteriori risorse pubbliche, sia nazionali che regionali e locali, e apporti privati.
Dal potenziamento delle reti di trasporto alla difesa del territorio e della risorsa idrica sono in tutto 81 gli investimenti previsti, relativi a 9 ambiti di intervento:
- Digitalizzazione
- Competitività Imprese
- Ambiente e Risorse naturali
- Cultura
- Trasporti e mobilità
- Riqualificazione urbana
- Sociale e salute
- Istruzione e formazione
- Capacità amministrativa.
137,5 milioni di euro è la quota destinata al cofinanziamento dei Programmi della Politica di Coesione UE.
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L'Accordo di Coesione della Provincia autonoma di Trento
L’Accordo firmato il 12 marzo assegna alla Provincia di Trento risorse del Fondo di Sviluppo e Coesione per un totale di 94,6 milioni di euro, di cui 17,8 milioni già assegnati come anticipo nel 2021. Serviranno a finanziare "5 progetti, ma di grossa portata, destinati all’innalzamento degli standard di sicurezza ambientale e di disinquinamento avviato da tempo, ma anche al potenziamento dell’offerta educativa e ad una linea di azione di aumento della capacità amministrativa della provincia", ha spiegato il ministro per gli Affari europei, il Sud, le Politiche di Coesione e il PNRR, Raffaele Fitto.
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L'Accordo di Coesione della Provincia autonoma di Bolzano
Alla Provincia autonoma di Bolzano sono invece state assegnate risorse del Fondo di Sviluppo e Coesione del ciclo 2021-2027 per 82,3 milioni di euro, di cui 11,3 milioni come anticipo nel 2021 con la Delibera CIPESS n. 79-2021. “Se alle risorse FSC aggiungiamo la quota di risorse già rese disponibili da altre fonti finanziarie (circa 19,3 milioni di euro) raggiungiamo un volume di investimenti di oltre 100 milioni. Anche in questo caso, come già accaduto per Trento, la Provincia di Bolzano ha preferito concentrare le risorse in 5 grandi progetti, tutti volti a potenziare le infrastrutture di trasporto, intervenendo su nodi strategici per decongestionare i flussi e incidere quindi anche sulla riduzione delle emissioni inquinanti”, ha dichiarato il ministro Fitto.
Consulta l'Accordo di Coesione della Provincia autonoma di Bolzano