Piano Juncker: Task Force presenta rapporto su investimenti
La Task Force per gli Investimenti dell’Unione ha identificato 2mila progetti di sviluppo in tutto il territorio europeo, per un valore complessivo di 1300 miliardi di euro.
Il Piano Juncker
Il Piano Juncker, annunciato ufficialmente il 26 novembre, prevede l’utilizzo di 21 miliardi di fondi europei per mobilitare ed attrarre investimenti privati fino a 315 miliardi, con una modalità di intervento simile a quella della Banca Europea degli Investimenti (BEI).
L’obiettivo del Piano è di usare fondi pubblici ridotti per fare da garanzia agli investimenti privati in progetti di sviluppo ad alto rischio, che trovano difficoltà ad essere finanziati, attraverso un Fondo Europeo per gli Investimenti Strategici (FEIS). Le risorse del FEIS sono gestite da una Task Force appositamente istituita, composta da esperti finanziari e sottoposta al controllo della BEI e della Commissione europea.
Il rapporto della Task Force
La relazione pubblicata dalla Task Force e presentata ogg all'Ecofin raccomanda la creazione di una rete di progetti, che possano stimolare lo sviluppo di ulteriori iniziative. L’obiettivo è di garantire solidità, trasparenza e connessione tra gli interventi. La mancanza di dati credibili e trasparenti sui progetti è infatti, secondo la relazione, tra i maggiori ostacoli alla fiducia degli investitori. Se questa criticità sarà superata, continua il rapporto, i progetti potranno essere finanziati da fondi privati, oltre che da quelli europei e degli Stati membri.
Il presidente della BEI Werner Hoyer ha rimarcato come le proposte avanzate dai Paesi Ue permettano di “creare una rete di progetti e assicurare che il denaro arrivi dove è più probabile che raggiunga la domanda". "Ora dobbiamo valutare i progetti e selezionare quelli che sono economicamente fattibili e più adatti ad accrescere la competitività dell’economia europea", ha aggiunto.
Settori chiave
La Task Force ha individuato alcuni settori chiave in cui investire fin da subito per stimolare la crescita nell’eurozona:
- ricerca, innovazione ed economia digitale;
- energia;
- trasporti;
- infrastrutture sociali;
- ambiente e risorse naturali.
Gli investimenti saranno anche orientati verso le PMI, che secondo il rapporto sono alla base dell’economia europea.
La Task Force ha individuato una lista di 44 progetti illustrativi, tra quelli presentati dagli Stati membri. Di questi, quattro sono italiani e riguardano:
- interventi di ristrutturazione degli edifici scolastici, per un valore di 8,7 miliardi di euro,
- la creazione di una rete europea di ricerca biomolecolare, da realizzare con altri quattro Paesi dell'Unione, con un investimento di 170 milioni;
- l'introduzione di incentivi alla produzione industriale di alta tecnologia, a valere su 400 milioni di euro;
- investimenti per l’integrazione della rete elettrica italiana al mercato unico, con costi stimati in 480 milioni di euro.
I progetti identificati nel rapporto sono solo un punto d’inizio. La decisione finale sull'assegnazione dei finanziamenti spetterà alla BEI e alla Commissione europea.
Raccomandazioni della Task Force
La relazione raccomanda agli Stati membri una serie di azioni utili a creare un ambiente migliore per gli investimenti:
- rimuovere le barriere, non solo normative, allo sviluppo delle infrastrutture più importanti per il business (energia, comunicazioni, digitale e trasporti);
- sviluppare piani d’investimento nazionali a lungo termine, basati anche sullo scambio di conoscenze tra progetti europei già avviati;
- fornire assistenza tecnico-finanziaria continua a promotori, investitori e autorità pubbliche;
- analizzare in modo puntuale la convenienza dei progetti e trovare le soluzioni migliori per strutturarli;
- promuovere l’utilizzo di strumenti finanziari innovativi, in modo da attirare investimenti privati sui progetti europei di sviluppo.
Dopo la discussione odierna tra i ministri dell’Economia e delle Finanze dell'Unione, il rapporto sarà sul tavolo del Consiglio europeo del 18 e 19 dicembre.
Il vice-presidente della Commissione europea per il lavoro, la crescita, gli investimenti e la competitività Jyrki Katainen ha commentato: “La relazione di oggi mostra che ci sono ingenti necessità d’investimento e progetti attuabili che potrebbero stimolare la crescita economica e aprire nuove possibilità di lavoro in Europa”.
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