Piano Banda ultralarga - il testo dell'accordo quadro Stato-Regioni
L'intesa ha ripartito tra le Regioni le risorse per la realizzazione delle infrastrutture nelle aree a fallimento di mercato
> Banda ultralarga - accordo Conferenza Stato-Regioni sblocca fondi FSC
> Piano Banda ultralarga - Delibera CIPE 65-2015 in Gazzetta ufficiale
L'11 febbraio la Conferenza Stato-Regioni ha sancito l’accordo quadro per lo sviluppo della banda ultralarga sul territorio nazionale verso gli obiettivi EU2020.
L'obiettivo della strategia italiana per la banda ultralarga è consentire la copertura dell'85% della popolazione con infrastrutture in grado di supportare servizi a 100 Mbps e superiori, garantendo al restante 15% della popolazione una connessione Internet ad almeno 30Mbps.
Per l'attuazione di tale strategia, la delibera CIPE n. 65 del 6 agosto 2015 ha previsto la stipula di un accordo di livello politico tra il Ministero dello Sviluppo economico e le Regioni per stabilire obiettivi, strumenti, modalità e risorse necessarie per la realizzazione degli interventi. Accordo che è stato raggiunto la scorsa settimana.
Risorse FSC
Sul fronte risorse, la delibera CIPE n. 65-2015 ha destinato 2,2 miliardi di euro a valere sul Fondo Sviluppo e Coesione per il periodo 2014-2020 a interventi di immediata attivazione.
In base all'accordo quadro siglato la scorsa settimana, e valido per i prossimi cinque anni, tali risorse saranno utilizzate secondo una ripartizione territoriale che tiene conto del fabbisogno, stimato per gli interventi pubblici nelle aree bianche dei Cluster C e D individuate in ogni Regione, e tenendo conto delle altre risorse disponibili per il finanziamento del piano banda ultralarga in ciascuna Regione.
Questa la ripartizione delle risorse FSC prevista dall'accordo quadro:
- Abruzzo: 69.948.879 euro,
- Emilia Romagna: 180.758.862 euro,
- Friuli Venezia Giulia: 86.412.642 euro,
- Lazio: 28.417.849 euro,
- Liguria: 41.851.216 euro,
- Lombardia: 381.700.459 euro,
- Marche: 72.052.277 euro,
- Molise: 10.136.953 euro,
- Piemonte: 193.824.685 euro,
- Sardegna: 306.485 euro,
- Toscana: 132.966.792 euro,
- Provincia Trento: 47.691.697 euro,
- Umbria: 3.791.764 euro,
- Valle D'Aosta: 2.175.687 euro,
- Veneto: 315.810.955 euro.
Dal momento che il Fondo Sviluppo e Coesione dovrebbe essere utilizzato per l'80% a favore delle Regioni del Sud, occorre compensarle per l'afflusso di risorse a favore delle Regioni del Centro-Nord.
Con l'accordo quadro il Governo si è quindi impegnato a rendere disponibile l'ammontare di oltre un miliardo e 183 milioni di euro in quota aggiuntiva per le sole Regioni del Mezzogiorno, secondo la ripartizione indicata:
- 75.303.824 euro all'Abruzzo,
- 32.560.615 euro alla Basilicata,
- 111.890.116 euro alla Calabria,
- 331.881.478 euro alla Campania
- 17.641.933 euro al Molise,
- 231.594.781 euro alla Puglia,
- 288.309.453 euro alla Sicilia,
- 94.129.780 euro Sardegna.
Tale impegno verrà formalizzato con delibera CIPE entro il 30 aprile 2016.
Fondi Ue
Oltre alle risorse FSC, il programma per la banda ultralarga può contare su più di 1,6 miliardi di euro garantiti dai fondi europei nei Programmi operativi regionali e nazionali, di cui 1,18 miliardi a valere sul Fondo europeo di sviluppo regionale (FESR) e 462 milioni dal Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale (FEASR).
A questi si aggiungono 233,4 milioni assegnati, nell'ambito dell'Asse II del Programma Operativo Nazionale (PON) Imprese e Competitività 2014-2020, all'azione 2.2.1 finalizzata alla realizzazione della banda larga ultra veloce nelle aree produttive ricadenti nei Cluster C e D nelle Regioni Basilicata, Calabria, Campania, Puglia e Sicilia.
Tali risorse PON sono così ripartite:
- 11.034.782 euro alla Basilicata,
- 35.794.025 euro alla Calabria,
- 67.927.914 euro alla Campania,
- 41.873.577 euro alla Puglia,
- 76.869.234 euro alla Sicilia.
Ulteriori risorse fino a 1,3 miliardi di euro potranno essere oggetto di successiva delibera CIPE a valere sul Fondo Sviluppo e Coesione, mentre fino a 1 ,4 miliardi di euro potranno essere conferiti al Piano Strategico per la banda ultralarga con successivi provvedimenti normativi.
Modalità attuative e premialità
Dopo il via libera all'intesa Stato-Regioni, il passaggio successivo consiste nella stipula di accordi di programma quadro tra le singole Regioni e il MISE, che definiranno il piano operativo degli interventi pubblici e le modalità di impiego delle risorse disponibili.
L'attuazione degli interventi è affidata a Infratel S.p.A ma, limitatamente alle risorse dei POR FESR e dei PSR, le Regioni potranno avvalersi di proprie società in-house o di società al 100% di proprietà pubblica, con comprovate competenze nel settore.
Per favorire lo sviluppo della offerta di nuove infrastrutture e insieme la crescita della domanda di servizi pubblici e privati, con l'accordo MISE e Regioni si sono impegnati anche ad individuare anche elementi premiali per favorire la pianificazione temporale degli interventi nei territori virtuosi.
Tra queste premialità potrebbero rientrare, per quanto riguarda l'offerta di infrastrutture, accordi e convenzioni per accelerare il rilascio delle autorizzazioni e l'apertura dei cantieri, agevolazioni dirette a ridurre gli oneri amministrativi, la copertura del territorio con reti WiFi libere per cittadini e turisti e la disponibilità del collegamento in fibra ottica nei plessi scolastici e in altre sedi di servizi rilevanti per il pubblico.
Dal lato della domanda, invece, possono essere considerati elementi premiali, la rapidità nell'adesione ai piani della Strategia per la crescita digitale, l'adozione delle linee guida per il design dei siti web della PA, la partecipazione attiva al nodo pagamenti PAGOPA, all'anagrafe unica e al Piano nazionale Scuola digitale il rilascio di dati in formato open data.
Author: @sage_solar / photo on flickr
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