Investimenti - Ance, boom in arrivo nel 2017
La manovra appena entrata in vigore avrà un effetto molto positivo sull’andamento degli investimenti in Italia.
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Dicono questo i calcoli dell’ufficio studi dell’Ance. Secondo l’associazione dei costruttori, infatti, il mix degli stanziamenti prodotti dalla legge di Bilancio 2017 porterà risorse pari a 16,7 miliardi di euro, con un aumento del 23,4% rispetto a quanto era avvenuto nel corso del 2016. Sono soprattutto tre le voci a creare questa tendenza: il nuovo fondo attribuito a Palazzo Chigi, gli stanziamenti per il terremoto e i Fondi coesione. Anche se, per le prime due voci, resta da capire quale sarà lo sviluppo concreto delle misure.
I numeri dell'Ance
I numeri dell’Ance riguardano le risorse effettivamente spendibili nel corso dell’anno e non quelle che sono accantonate e solo teoricamente impegnabili. L’aumento deriva dal fatto che sono stati confermati gli importi di tutti i capitoli di spesa più rilevanti già inseriti nel bilancio scorso.
I capitoli confermati e quelli nuovi
Quindi, le risorse restano costanti per gli investimenti ferroviari e stradali, per l’edilizia scolastica, la messa in sicurezza del territorio e, in generale, su tutti i capitoli legati alle infrastrutture. A questi pilastri, però, si sono aggiunti due nuovi fronti di spesa parecchio rilevanti. Si tratta del nuovo fondo investimenti della presidenza del Consiglio, dal valore di quasi due miliardi solo nel 2017, e delle risorse per le aree colpite dal terremoto, pari a circa 7 miliardi.
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Il fondo di Palazzo Chigi
Il primo fondo è il grande rebus dei prossimi anni. In teoria, infatti, avrà una potenza di fuoco di quasi 50 miliardi di euro fino al 2032 e potrà coinvolgere i settori di investimento più diversi. Resta, però, da capire come il nuovo premier deciderà di sfruttare questo strumento che, per adesso, è una sorta di assegno in bianco.
Il denaro per la ricostruzione
Dal lato della ricostruzione la previsione è che gli impegni arrivino a circa 1,3 miliardi di euro all’anno per i primi tre anni. Anche se su questi dati inciderà molto l’attuazione concreta delle procedure di ricostruzione. Il lavoro del commissario Vasco Errani sarà allora decisivo.
I fondi Fsc
A questo, poi, bisogna aggiungere il ruolo che avranno i fondi Fsc: solo nel corso del 2017 le risorse aggiuntive sono pari a circa 650 milioni. Con un aumento importante dei fondi di coesione dedicati alle infrastrutture.
La conferma degl investimenti privati
La spinta reale che deriverà da questo insieme di fattori per l’anno in corso vale, allora, circa 3,3 miliardi di euro, in aggiunta rispetto a quanto avvenuto nel 2016, con un incremento di ben 23 punti. Numeri che riguardano gli investimenti infrastrutturali e che vanno letti insieme a quelli relativi agli incentivi privati. La conferma dell’ecobonus e il varo del nuovo sismabonus fanno pensare ad un aumento del giro d’affari anche da questo fronte.
Il trend degli ultimi anni
Infine, una notazione importante: questi dati sono tra i più positivi degli ultimi anni. Nel 2008 il paese viaggiava intorno a quota 19 miliardi di euro. Da quel picco c’è stata una brusca discesa, che ha portato nel 2015 gli investimenti intorno ai 12 miliardi, il minimo storico. Nel 2016 ci siamo ripresi, con 13,4 miliardi di euro mentre nel 2017, come detto, ci prepariamo a toccare quota 16,7 miliardi.
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