Difesa e sicurezza: in vigore la nuova direttiva sugli appalti
Oltre che al settore militare, la direttiva 2009/81/CE si applica anche a quello della sicurezza per un motivo importante. L’emergenza rappresentata da minacce transnazionali e sproporzionate ha fatto venire meno la linea di confine tra sicurezza esterna ed interna, tra sicurezza militare e non militare. Oggi le forze armate e le forze di sicurezza non militari lavorano spesso fianco a fianco, ad esempio per proteggere i confini, o durante le operazioni di crisi. Per questo utilizzano sempre di più un equipaggiamento che deve essere interoperabile e che non di rado si basa sulle medesime tecnologie. Al tempo stesso, la difesa contro il terrorismo e il crimine organizzato necessitano di un equipaggiamento sensibile e di un accesso riservato alle informazioni. Per tutte queste ragioni il procurement non militare è ritenuto altrettanto sensibile e necessita delle stesse regole che vigono nel settore militare.
La direttiva si applica agli appalti che hanno come oggetto:
- la fornitura di materiale militare la fornitura di materiale sensibile,
- lavori, forniture e servizi direttamente legati al materiale militare,
- lavori e servizi per fini specificatamente militari, o lavori e servizi sensibili,
Inoltre la presente direttiva riguarda gli appalti il cui valore stimato al netto dell’IVA è pari o superiore alle seguenti soglie:
- 412 .000 EUR per gli appalti di forniture e di servizi;
- 5 .150 .000 EUR per gli appalti di lavori.
Restano esclusi dall’applicazione di questa direttiva gli appalti per:
- attività d’intelligence,
- aggiudicati nel quadro di un programma di cooperazione basato su ricerca e sviluppo, condotto congiuntamente da almeno due Stati membri per lo sviluppo di un nuovo prodotto e nelle fasi successive di tutto o parte del ciclo di vita di tale prodotto,
- aggiudicati in un paese extraeuropeo, anche per commesse civili, quando le forze operano al di fuori del territorio dell’Unione, se le esigenze operative richiedono che siano conclusi con operatori economici localizzati nell’area delle operazioni,
- appalti di servizi aventi per oggetto l’acquisto o la locazione di terreni, fabbricati esistenti o altri beni immobili.
Più trasparenza e concorrenza sui mercati europei della difesa e della sicurezza, un regime ad hoc dell'aggiudicazione degli appalti per i contratti sensibili, una maggiore segretezza affinche le informazioni non cadano in mano a soggetti terzi: questi i principi ispiratori della direttiva.
Finora la maggior parte dei contratti a titolo oneroso relativi alla difesa e alla sicurezza a carattere sensibile era esonerata dall'applicazione delle norme del mercato interno. Questo a causa del fatto che norme vigenti erano considerate inadeguate per la maggior parte degli acquisti collegati alla difesa e alla sicurezza. La nuova direttiva dovrebbe migliorare la situazione prevedendo norme più specifiche per l'aggiudicazione di appalti in questo ambito. Gli Stati membri avranno a disposizione delle regole comunitarie applicabili a operazioni commerciali complesse e sensibili senza mettere in pericolo i loro legittimi interessi di sicurezza.
Anche l'acquisto dell'equipaggiamento per la difesa e la sicurezza di carattere sensibile avveniva secondo norme nazionali non coordinate, caratterizzate da significative variazioni in termini di pubblicazione, di procedure d'aggiudicazione dell'appalto, di criteri di selezione e d'attribuzione. Una tale frammentazione costituiva l'ostacolo principale alla realizzazione di un mercato europeo nel campo della difesa e favoriva l'inosservanza dei principi del mercato interno.
Secondo la Commissione Europea la nuova direttiva contribuirà ad aprire il mercato interno, introducendo specifiche norme per l'aggiudicazione degli appalti trasparenti e concorrenziali adeguate alle necessità di questi settori molto sensibili.
La direttiva contiene una serie di innovazioni adatte alle esigenze specifiche dell'aggiudicazione degli appalti nel settore della difesa e della sicurezza:
- Le amministrazioni aggiudicatrici possono ricorrere alla procedura negoziata con pubblicazione del bando di gara come procedura normale, il che permette loro di regolare tutti i dettagli del contratto con flessibilità.
- Ai candidati può essere richiesto di presentare garanzie specifiche in materia di sicurezza dell'informazione (protezione delle informazioni sensibili) e di sicurezza dell'approvvigionamento (esecuzione del mercato affidabile e nei tempi, soprattutto in situazioni di crisi).
- Le norme specifiche relative ai mercati di ricerca e sviluppo garantiscono un equilibrio tra la necessità di incoraggiare l'innovazione e l'apertura necessaria dei mercati di produzione.
- Le amministrazioni aggiudicatrici possono obbligare gli offerenti ad assegnare contratti di subappalto in modo competitivo, aprendo in tal modo le filiere dell'approvvigionamento e offrendo opportunità per le Pmi nel settore della difesa e della sicurezza.
- Un insieme di procedure nazionali di ricorso conterrà soluzioni efficaci che tutelano i diritti delle imprese a partecipare all'appalto pubblico.
In ogni caso gli Stati membri potranno ancora ricorrere all'articolo 296 del trattato CE per esonerare quei contratti in materia di difesa e di sicurezza talmente sensibili che non possono essere soggetti nemmeno alle nuove norme perché esse non rispondono sufficientemente alle loro necessità in materia di sicurezza. Tuttavia, nella maggior parte dei casi, gli Stati membri devono poter applicare la nuova direttiva senza alcun rischio per la loro sicurezza.
E' importante ricordare che la direttiva non cambia la situazione del commercio internazionale di armi e munizioni con i paesi terzi, che resta governato dalle regole del WTO, in particolare dal Government Procurement Agreement.
Soddisfatto Charlie McCreevy, Commissario europeo per il mercato interno e i servizi, ha dichiarato: "La direttiva introduce norme eque e trasparenti sull'aggiudicazione degli appalti nel settore della difesa e della sicurezza a livello europeo. I principi del mercato interno saranno applicati in tal modo in settori che erano tradizionalmente esclusi dal diritto comunitario. I mercati della difesa e della sicurezza saranno più aperti e trasparenti, con vantaggio di tutti: il denaro del contribuente sarà speso più efficacemente, le forze armate beneficeranno di una migliore relazione qualità-prezzo per i loro equipaggiamenti e il settore avrà un accesso più facile a nuovi mercati."
Fonte: Commissione Europea
(Alessandra Flora)
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