Appalti - L'Anac indaga sui bandi quadro
L’Anac indaga sulla realizzazione di accordi quadro per i nuovi lavori.
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Apertura del mercato, a favore delle imprese piccole e medie, o velocità nei tempi di realizzazione di nuovi lavori. Sarà questa la scelta che l’Autorità anticorruzione dovrà fare nelle prossime settimane, sciogliendo la questione degli accordi quadro. Il ministero delle Infrastrutture ha, infatti, chiesto all’Authority di pronunciarsi sul tema, partendo da un bando dell’Anas.
Non è, al momento, chiaro se l’accordo quadro, che consente di evitare una procedura di gara formale, possa essere utilizzato per tutte le tipologie di bando o soltanto per le attività ripetitive, come le manutenzioni. I tecnici di Raffaele Cantone, nelle prossime settimane, scioglieranno finalmente una controversia che dura da diversi mesi. E che potrebbe avere un impatto notevole sull’applicazione delle regole del nuovo Codice appalti.
La maxi gara Anas in Sardegna
La questione è nata per la prima volta nell’ambito della maxi gara da 135 milioni per la gestione degli appalti di lavori per la messa in sicurezza e l’adeguamento della statale 131 in Sardegna da parte di Anas. Il bando, dopo la sua pubblicazione, è stato infatti duramente criticato da parte del ministero delle Infrastrutture.
L'affidamento con accordo quadro
Il motivo riguardava l’affidamento tramite accordo quadro (quindi, senza rifare ogni volta una nuova procedura di gara). Per il Mit questa impostazione anche per le nuove tratte dell’infrastruttura, e non solo per la manutenzione dell’autostrada, “risulta in contrasto, in generale, con tutto il quadro normativo di realizzazione delle opere pubbliche”.
L'affidamento di nuovi lavori
Secondo l’Anas, però, le cose sarebbero molto diverse: l’accordo quadro anche in questi casi sarebbe possibile. Per questo motivo, il bando per l’affidamento dei nuovi lavori è andato avanti con questa formula. Con il nuovo Codice, infatti, non ci sarebbe più la norma che vincola ad utilizzare questa tipologia di procedura soltanto per i lavori a carattere ripetitivo, come appunto le manutenzioni. E’ possibile, invece, utilizzare l’accordo quadro sempre e, quindi, anche per le nuove opere.
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Concorrenza contro rapidità
Per il Codice, in sostanza, l’esigenza di accelerare l’esecuzione dei cantieri, velocizzando la spesa, sarebbe prevalente sull’allargamento del mercato e sulla concorrenza. Il Mit, invece, sostiene che questa impostazione è corretta solo in parte e finirebbe con il penalizzare le imprese, soprattutto piccole e medie.
Parere dell'Anac in arrivo
A sciogliere il nodo sarà l’Anac di Raffaele Cantone con un suo parere formale. Il Mit, con una lettera firmata dal capo di gabinetto, ha infatti chiesto all’Autorità di pronunciarsi sulla legittimità di questo tipo di affidamenti, “tenuto conto della rilevanza dell'argomento sia in merito al caso specifico che in relazione all'applicazione dell'istituto dell'accordo quadro agli appalti di nuove opere e di interventi di manutenzione straordinaria che l'Anas intende eseguire diffusamente”.
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