Sismabonus ed ecobonus - guida ANCE agli incentivi fiscali
La casa è la prima ricchezza delle famiglie italiane. Parte da questa premessa la guida agli incentivi fiscali sismabonus ed ecobonus messa a punto da ANCE.
> Ecobonus e sismabonus – al via campagna #casaconviene
Lo stock abitativo italiano è costituito da 12,2 milioni di edifici, dei quali oltre il 70% è stato costruito prima dell’emanazione delle norme antisismiche e sull’efficienza energetica. Un patrimonio per cui si rendono quindi indispensabili interventi di manutenzione.
Gli incentivi che vanno sotto il nome di sismabonus ed ecobonus costituiscono un punto di svolta, perché sono in grado di incidere positivamente sulla qualità – e quindi sul valore – degli edifici, si legge nella guida messa a punto dalla piattaforma ANCE-Deloitte agli incentivi fiscali.
Un manuale d’uso “per districarsi in una selva di regole, norme, interpretazioni, strumenti” a disposizione, che raccoglie le diverse pronunce dell’Agenzia delle Entrate su sismabonus ed ecobonus.
Sismabonus: cos'è e come funziona
Di sismabonus si parla per la prima volta nel decreto legge n. 63 del 4 giugno 2013, convertito nella legge 90/2013: si tratta di una detrazione pari al 65% delle spese sostenute per i lavori di miglioramento ed adeguamento sismico degli edifici.
La Legge di Bilancio 2017 ha esteso l'arco temporale delle detrazioni al 31 dicembre 2021 e introdotto un sistema che quantifica il rischio sismico e i vantaggi ottenuti nell'esecuzione degli interventi. Un sistema che, di fatto, garantisce l'efficienza degli investimenti, sia dal punto di vista della sicurezza che dei benefici economici attesi.
La Manovra 2018 ha prorogato il sismabonus estendendolo anche alle case popolari. Per le spese di messa in sicurezza antisismica degli edifici residenziali e produttivi situati nelle zone a rischio sismico 1, 2 e 3, effettuate fino al 31 dicembre 2021, è riconosciuta una detrazione fiscale Irpef o Ires.
Si parte dal 50% per le spese sostenute per l’adeguamento antisismico degli edifici ricadenti nelle zone 1 e 2, altissima e alta pericolosità sismica, per un soglia massima di spesa di 96mila euro, e si può arrivare al 70% se l’intervento determina il passaggio ad una classe di rischio inferiore e all’80% se l’intervento determina il passaggio a due classi di rischio inferiori.
Percentuali più elevate si hanno per i condomìni: la detrazione può raggiungere il 75% se l’intervento determina il passaggio ad una classe di rischio inferiore e l’85% se l’intervento determina il passaggio a due classi di rischio inferiori.
Ecobonus: le agevolazioni in sintesi
La Legge di Bilancio 2018 ha previsto agevolazioni fiscali fino al 65% della spesa per:
- interventi di coibentazione dell’involucro opaco,
- pompe di calore,
- sistemi di building automation,
- collettori solari per produzione di acqua calda,
- scaldacqua a pompa di calore,
- generatori ibridi, cioè costituiti da una pompa di calore integrata con caldaia a condensazione, assemblati in fabbrica ed espressamente concepiti dal fabbricante per funzionare in abbinamento tra loro,
e fino al 70% e 75% per gli interventi di tipo condominiale per le spese sostenute dal 1° gennaio 2017 al 31 dicembre 2021.
Il limite di spesa è pari a 40mila euro moltiplicato per il numero di unità immobiliari che compongono l’edificio.
Nello specifico, le detrazioni al 70% si applicano agli interventi che interessano almeno il 25% della superficie disperdente lorda dell’involucro dell’edificio condominiale, con possibilità di arrivare al 75% per i lavori che migliorano la prestazione complessiva dell’edificio invernale ed estiva.
Si ha invece una detrazione del 50% per:
- interventi relativi alla sostituzione di finestre comprensive d’infissi,
- schermature solari,
- caldaie a biomassa,
- caldaie a condensazione, che continuano ad essere ammesse purché abbiano un’efficienza media stagionale almeno pari a quella necessaria per appartenere alla classe A di prodotto prevista dal regolamento (UE) n.18/2013.
Le caldaie a condensazione possono, tuttavia, accedere alle detrazioni del 65% se oltre ad essere in classe A sono dotate di sistemi di termoregolazione evoluti appartenenti alle classi V, VI o VIII della comunicazione della Commissione 2014/C 207/02.
> Ecobonus, sismabonus e ristrutturazioni - cosa prevede la manovra
La guida ANCE agli incentivi fiscali per la casa 2018
La guida è strutturata in modo semplice e mira a sciogliere i dubbi relativi a sismabonus ed ecobonus.
Focus, in particolare, su quello che viene definito il meccanismo “più innovativo e difficoltoso tra quelli a disposizione: quello della cessione dei crediti”.
Per quanto concerne il sismabonus, il beneficiario della detrazione può scegliere di cedere il credito corrispondente alla detrazione solo per gli interventi incisivi effettuati su parti comuni di edifici condominiali ubicati in zone sismiche 1, 2 e 3 e l’acquisto di case antisismiche in zona 1; il credito può essere ceduto alle imprese esecutrici o a soggetti privati, con esclusione degli istituti di credito e degli intermediari finanziari.
Per quanto riguarda invece l’ecobonus, i chiarimenti in merito alla cessione del credito sono stati forniti dal Fisco con la circolare 11/E del 18 maggio 2018.
La piattaforma ANCE Deloitte
La piattaforma eroga un servizio informativo gratuito verso tutte le imprese, gli amministratori di condominio, i potenziali investitori o acquirenti di crediti fiscali.
In pratica, un punto d’incontro tra domanda e offerta che raccoglie le disponibilità, da parte dei potenziali investitori, ad acquisire crediti fiscali derivanti da interventi agevolati per sismabonus ed ecobonus.
o