InvestEU è pronto a partire. In arrivo finanziamenti, equity e garanzie
Firmati gli accordi tra Commissione europea e gruppo Banca europea degli investimenti (BEI) che rendono operativa la garanzia di bilancio UE a sostegno degli investimenti per la ripresa post pandemia e le transizioni verde e digitale.
Cosa prevede l'accordo tra Parlamento e Consiglio su Bilancio UE 2021-27
InvestEU raccoglie l'esperienza del Piano Juncker e del Fondo europeo per gli investimenti strategici (FEIS), riunendo tutti gli strumenti finanziari europei in un unico Fondo, accompagnato da un Advisory Hub per la consulenza e l'assistenza e un portale per il matching tra promotori dei progetti e finanziatori.
In linea con il compromesso del 10 novembre sul bilancio UE 2021-27 e sul pacchetto per la ripresa Next Generation EU, il programma può contare su risorse per 9,4 miliardi di euro, un miliardo in più di quanto previsto nella posizione iniziale del Consiglio, ma ben lontano dalla proposta iniziale della Commissione, che accantonava per le garanzie del programma 15,2 miliardi di euro.
Con queste risorse sarà possibile attivare garanzie per circa 26,2 miliardi a prezzi correnti e mobilitare almeno 372 miliardi di investimenti, contro i 650 miliardi prospettati originariamente dall'Esecutivo UE.
"Avremo bisogno di investimenti sia per la ripresa delle nostre economie che per perseguire gli obiettivi UE in materia di transizione green e digitale. Non dobbiamo ripetere l'esperienza che abbiamo avuto con la crisi dei debiti sovrani", aveva detto il commissario all'Economia, Paolo Gentiloni in occasione dell'evento di lancio del programma, il 18 marzo 2021.
A un anno di distanza, con le prospettive di ripresa post Covid messe a rischio da uno scenario di grande incertezza a causa della guerra in Ucraina e dei rincari dei prezzi dell'energia e delle materie prime, InvestEU è finalmente pronto a partire: i primi progetti dovrebbero ottenere la garanzia UE nel mese di aprile, dopo essere stati presentati al Comitato per gli investimenti.
“InvestEU ci equipaggerà meglio per affrontare le inevitabili conseguenze economiche e sociali della guerra in Ucraina. L'accordo fondamentale di oggi ci aiuterà a raggiungere i nostri obiettivi economici e di politica più ampia a medio termine", ha dichiarato il vicepresidente della Commissione Valdis Dombrovskis, commentando gli accordi siglati il 7 marzo in base ai quali BEI e FEI attueranno il 75% della garanzia di bilancio dell'UE (19,65 miliardi di euro) e la stessa quota del budget per la consulenza nell'ambito dell'InvestEU Advisory Hub.
InvestEU
- Che cos'è InvestEU
- Cosa prevede l'accordo tra Parlamento europeo e Consiglio
- Il sostegno di InvestEU alla neutralità climatica e alla transizione giusta
- Come si accede al programma
- La governance di InvestEU
- L'Advisory Hub e l'InvestEU Portal
- Le linee guida per la selezione degli investimenti
La proposta della Commissione per InvestEU
Il programma nasce sulla base dell'esperienza del Piano Juncker e del Fondo europeo per gli investimenti strategici (FEIS) con l'obiettivo di riunire in unico Fondo tutti gli strumenti finanziari sostenuti dal bilancio dell'Unione. In questo modo Bruxelles intende facilitare l’accesso a finanziamenti e garanzie da parte di soggetti economici che presentano un profilo di rischio del quale i finanziatori privati non potrebbero farsi carico e promuovere investimenti per la competitività, la crescita sostenibile, la resilienza sociale e l’inclusione.
La proposta originaria della Commissione prevedeva una garanzia pubblica di 38 miliardi di euro a prezzi correnti, con un tasso di copertura del 40%, pari ad un fabbisogno di 15,2 miliardi, per sostenere i progetti di investimento dei partner finanziari, accrescendone la capacità di rischio. I partner finanziari sarebbero stati tenuti a contribuire per almeno 9,5 miliardi di euro di capacità di rischio, portando la garanzia totale a 47,5 miliardi di euro. L’effetto moltiplicatore era stato fissato a 13,7 - anziché 15 per ogni euro di garanzia come nel caso del Fondo europeo per gli investimenti strategici (FEIS) - alla luce della maggiore rischiosità dei progetti. L'obiettivo finale era mobilitare investimenti per 650 miliardi di euro.
Quanto ai settori di intervento, il regolamento presentato nel 2018 ne prevedeva quattro: Infrastrutture sostenibili, Ricerca, innovazione, digitalizzazione, Sostegno alle PMI, Investimenti sociali e accrescimento delle competenze. Gli Stati membri avrebbero avuto inoltre la possibilità di istituire dei compartimenti differenziati all'interno di InvestEU, cui destinare fino al 5% dei fondi europei a loro disposizione nell'ambito della Politica di Coesione .
Per approfondire: InvestEU: Bruxelles propone un fondo unico per gli strumenti finanziari
26 miliardi di garanzie UE per quattro finestre di investimento
Alla luce delle conseguenze economiche del Covid-19 e delle ambizioni UE in materia di transizione verde e digitale, nell'ambito della revisione del QFP presentata a maggio 2020 la Commissione guidata da Ursula Von Der Leyen ha rivisto anche il regolamento su InvestEU, aggiungendo alle quattro linee di intervento individuate nel 2018 una nuova finestra di finanziamento dedicata al sostegno degli investimenti strategici europei.
Per approfondire: La nuova proposta di regolamento per Invest EU
Questa nuova finestra, che avrebbe dovuto assorbire la quota più consistente di risorse, non figura nel regolamento concordato da PE e Consiglio, che conferma quattro ambiti di intervento per InvestEU. Già nell'accordo di luglio, infatti, i capi di Stato e di Governo dell'Unione avevano deciso di incorporarla nelle quattro finestre già esistenti. Questa scelta e la decisione di ancorare al regolamento di InvestEU anche il Fondo per una transizione giusta, come un regime di aiuto che interesserà orizzontalmente tutte le finestre politiche del programma per sostenere gli investimenti verso la neutralità climatica dell'UE, hanno ridotto drasticamente la dimensione dello strumento.
Il Consiglio europeo di luglio ha infatti previsto una garanzia di 23,5 miliardi a prezzi correnti, basata su risorse per 8,4 miliardi - di cui 2,8 miliardi a carico del bilancio UE e 5,6 miliardi da NGEU - con l'obiettivo di mobilitare circa 334 miliardi di euro di investimenti in tutta Europa.
L'intesa complessiva su MFF e Recovery raggiunta il 10 novembre da PE e Consiglio ha aggiunto a questo importo appena un miliardo di euro, portando le risorse accantonate a un totale di 9,4 miliardi di euro, corrispondenti a garanzie per circa 26,2 miliardi di euro, così distribuite:
- Infrastrutture sostenibili: 9,9 miliardi;
- Ricerca, innovazione e digitalizzazione: 6,6 miliardi;
- PMI: 6,9 miliardi;
- Investimenti sociali e competenze: 2,8 miliardi.
L'architettura del programma non prevede quindi neanche la finestra dedicata alla solvibilità delle imprese, che gli eurodeputati avevano proposto di introdurre nel regolamento, e che diventa un'opzione disponibile per sostenere le aziende più colpite dalla crisi Covid-19.
Il Fondo europeo degli Investimenti (FEI) contribuirà con risorse aggiuntive per 375 milioni all'implementazione del programma, che quindi punta a mobilitare investimenti per 400 miliardi di euro. Meno del target di 500 miliardi del Piano Juncker.
In base all'accordo, inoltre, gli Stati membri potranno destinare volontariamente una quota dei fondi europei a gestione concorrente che rientrano nel regolamento CPR e dei fondi della PAC a loro disposizione in un comparto nazionale di InvestEU e utilizzare il programma per realizzare parte dei rispettivi Piani nazionali di ripresa e resilienza finanziati dal Recovery Fund.
Il sostegno di InvestEU alla neutralità climatica e alla transizione giusta
Anche InvestEU contribuirà al raggiungimento dell'obiettivo di spendere almeno il 30% dei fondi europei 2021-27 per il perseguimento degli obiettivi climatici dell'Unione e nella selezione dei progetti da finanziare dovrà rispettare il principio “non arrecare danni significativi” a livello ambientale e sociale previsto dal Green Deal.
Inoltre, nel quadro del Pilastro 2 del Just Transition Mechanism (JTM) - lo strumento UE che sostiene l’uscita dalla dipendenza dai combustibili fossili nelle regioni europee che più ne dipendono - InvestEU sosterrà uno schema di finanziamento diretto a generare investimenti aggiuntivi che possano favorire la transizione giusta dei territori. Questo Just Transition Scheme (JTS) opererà in complementarietà con i Pilastri 1 e 3 del JTM, cioè il Just Transition Fund e lo strumento di prestito al settore pubblico, finanziando progetti nei territori individuati dai Piani territoriali per una transizione giusta, ma anche in aree esterne a queste regioni se fondamentali al raggiungimento degli obiettivi per i territori chiave.
Il JTS è pensato come uno strumento flessibile per la concessione di finanziamenti sia diretti che attraverso intermediari finanziari, implementati attraverso i prodotti finanziari InvestEU proposti dal gruppo Banca europea per gli investimenti, dalla BERS, dalle banche o dagli istituti nazionali di promozione.
Nelle linee guida sugli investimenti di InvestEU, con i requisiti per le operazioni sostenute dal programma, è prevista anche una sezione dedicata al Just Transition Scheme e alle sue modalità di attuazione.
Le condizioni di accesso alla garanzia UE
Il programma ha lo scopo di affrontare i fallimenti di mercato e le situazioni di investimento sub-ottimali. Questo è il motivo per cui, ha spiegato Giorgio Chiarion Casoni, Acting Director, InvestEU and financial institutions della DG ECFIN in occasione dell'evento di lancio del programma, InvestEU si rivolgerà soprattutto alle PMI e alle MidCap, non solo con riferimento alla finestra SME, ma anche con operazioni che si riferiscono alle altre tre policy windows.
Le grandi imprese, che generalmente hanno maggiore facilità di accesso ai canali tradizionali del credito, invece, potranno richiedere l'intervento di InvestEU nell'ambito delle altre tre finestre di investimento, per progetti di lungo termine o particolarmente rischiosi che non trovano capitali sul mercato.
InvestEU può inoltre fornire supporto solo a beneficiari che siano considerati economicamente redditizi, in linea con gli standard internazionali, e intervenire in maniera addizionale senza sovrapporsi ad eventuali altre fonti di sostegno e senza distorcere la concorrenza nel mercato interno.
Infine, ogni progetto dovrà attirare altri investitori privati e pubblici, generando un effetto moltiplicatore e massimizzando l'impatto dei fondi europei impegnati.
Quanto alla meccanica del programma, Chiarion Casoni ha spiegato che il sostegno di InvestEU potrà essere concesso in forma di prestiti, garanzie, equity, non di sovvenzione. I beneficiari finali potranno ottenerlo sia direttamente dagli implementing partners - BEI, FEI, istituti di promozione nazionale, ecc - che tramite intermediari finanziari, come banche e fondi di venture capital.
I prodotti finanziari che verranno attivati nell'ambito del programma, anche sulla base delle esperienze realizzate con il FEIS e gli altri strumenti finanziari UE, si concentreranno soprattutto sui progetti ad alto rischio, dall'efficienza energetica alla digitalizzazione, che non riescono a raccogliere capitali dal mercato.
Grazie alle regole armonizzate per il blending tra le garanzie di InvestEU e le sovvenzioni degli altri programmi di finanziamento europei, sarà possibile combinare il programma con altri fondi UE, oltre che associare all'intervento delle finestre UE quello del comparto nazionale degli Stati membri.
La Governance di InvestEU
Quanto al funzionamento del programma, il quadro della governance di InvestEU è composto da tre elementi: Steering Board, Advisory Board e Investment Committee.
Il Comitato direttivo rappresenta la guida strategica e operativa del programma e dovrebbe essere composto da quattro rappresentanti della Commissione UE, tre rappresentanti della Banca europea per gli investimenti (BEI) e due rappresentanti degli altri partner esecutivi, con in più un esperto – senza diritto di voto – scelto dal Parlamento europeo.
Il Comitato consultivo sarà composto da rappresentanti dei partner esecutivi, rappresentanti degli Stati membri, un esperto nominato dal Comitato economico e sociale europeo e un esperto nominato dal Comitato delle regioni. Avranno il compito di fornire consulenza alla Commissione e al Comitato direttivo sulla progettazione di prodotti finanziari da attuare nell'ambito di InvestEU, oltre che su sviluppi e fallimenti del mercato e situazioni di investimento non ottimali.
Previsto, infine, un Comitato per gli investimenti, nominato il 27 luglio 2021 e composto da 12 membri, con il compito di approvare l’utilizzo della garanzia dell’UE per le operazioni di finanziamento e di investimento, sulla base del quadro di valutazione predisposto dalla squadra di progetto composta dagli esperti che i partner esecutivi mettono a disposizione della Commissione.
La consulenza e il matching tra progetti e investitori
InvestEU è accompagnato da un unico polo di consulenza, così da semplificare il ricorso a queste opportunità di finanziamento per i beneficiari finali e garantire uno sportello unico per i promotori dei progetti e gli intermediari finanziari, in maniera complementare alle attività di assistenza tecnica svolte nell’ambito dei programmi in regime di gestione concorrente.
L'InvestEU Advisory Hub, ha spiegato Alina Tanasa, Head of Unit, Investment programmes management della DG ECFIN durante l'evento di lancio del programma, integra tutti i 13 strumenti di consulenza esistenti, da Innovifin Advisory a Jaspers, fornisce accompagnamento e assistenza tecnica lungo tutto il ciclo di vita dei progetti e supporta anche la capacità degli intermediari finanziari di offrire prodotti e implementare operazioni nell'ambito di InvestEU.
Un unico portale dei progetti di investimento europei, sul modello di quanto previsto nell'ambito del Piano Juncker, contribuisce invece a facilitare l'incontro tra investitori e promotori di progetti, con un sistema di tag per individuare più facilmente le opportunità collegate a temi chiave come il Green Deal o il Covid-19.
Nell'InvestEU Portal è previsto anche un link diretto con gli implementing partner, che hanno la possibilità di visionare i progetti coerenti con i loro ambiti geografici e tematici di intervento, ha spiegato Kristine Kozlova, Deputy Head of Unit InvestEU governance and advisory della DG ECFIN. Novità anche per i beneficiari, a partire dall'abbassamento della soglia di accesso al portale ai progetti con budget di almeno 500mila euro, per facilitare la partecipazione delle PMI.
Ulteriori semplificazioni sono il corpus unico di regole in materia di reporting e governance e il fatto che in caso di mix con sovvenzioni provenienti anche da altri programmi, come Horizon Europe o il Connecting Europe Facility, le norme relative a InvestEU si applicano all'intero progetto.
Le linee guida per selezione investimenti, controllo sostenibilità e valutazione
Un passo importante è stato compiuto il 15 aprile 2021 con l'adozione di una serie di atti di esecuzione e documenti di orientamento da parte della Commissione europea. Tra questi, anzitutto le Linee guida per gli investimenti (Investment guidelines for the InvestEU Fund), che offrono informazioni dettagliate sui requisiti che le operazioni di finanziamento e di investimento devono soddisfare per ricevere sostegno dal Fondo e sono ora soggetti a un periodo di non obiezione di due mesi da parte del Parlamento europeo e del Consiglio prima dell'entrata in vigore.
In secondo luogo, Bruxelles ha approvato la Guida tecnica per la prova della sostenibilità (Technical guidance on sustainability proofing for the InvestEU Fund), che descrive in dettaglio come le operazioni di finanziamento e investimento nell'ambito del Fondo devono soddisfare le tre dimensioni degli impegni di sostenibilità dell'UE: clima, ambiente e sociale. Guida integrata da una aggiuntiva dedicata al monitoraggio in materia di clima e ambiente.
La Commissione ha poi approvato la decisione di esecuzione che istituisce il portale InvestEU e stabilisce norme semplificate per il funzionamento della banca dati deputata a rendere facilmente accessibili le opportunità di investimento all'interno dell'UE, oltre a una serie di decisioni relative alla governance di InvestEU, cioè ai tre comitati consultivo, direttivo e per gli investimenti.
Il 24 settembre 2021, infine, è approdato in Gazzetta ufficiale il Regolamento 2021/1702 che integra il regolamento UE 2021/523 del Parlamento europeo e del Consiglio stabilendo elementi aggiuntivi e norme dettagliate del quadro di valutazione InvestEU.
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Credit foto: Foto di Alexander Jungmann da Pixabay; Credit grafiche: European Commission.
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