REACT-EU: approvati finanziamenti per 34,1 miliardi
In soli quattro mesi la Commissione europea ha programmato l'86% delle risorse di REACT-EU, che è stato anche il primo strumento del piano Next Generation EU ad effettuare pagamenti a sostegno della ripresa degli Stati membri.
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In tutto le risorse erogate finora a titolo di REACT-EU ammontano a 3,5 miliardi di euro, ha annunciato la commissaria alla Coesione Elisa Ferreira aprendo l'edizione 2021 della EU Regions Week, la Settimana europea delle regioni e delle città. Le risorse programmate, invece, corrispondono all'86% della dotazione totale: si tratta di 21,7 miliardi di euro del Fondo europeo di sviluppo regionale (FESR) e di 12 miliardi del Fondo sociale europeo (FSE), cui si aggiungono 410 milioni del Fondo di aiuti europei agli indigenti (FEAD).
"Gli strumenti della Politica di Coesione hanno fornito ai cittadini le attrezzature sanitarie necessarie e hanno consentito alle piccole imprese di sopravvivere, offrendo un contributo fondamentale alla transizione digitale e verde di tutta l'UE. Sono lieta di constatare che anche i cittadini europei stanno riconoscendo sempre di più questi risultati. Il territorio e le persone devono rimanere al centro degli sforzi di ripresa degli Stati membri”, ha dichiarato la commissaria Ferreira, facendo riferimento a una recente indagine Eurobarometro da cui risulta che il 69% degli intervistati conosce le iniziative della Politica di Coesione contro gli effetti negativi della pandemia.
"Ogni euro speso attraverso l'FSE rappresenta un investimento nelle persone. I fondi strutturali e di coesione dell'UE, in particolare il programma REACT-EU, stanno trainando la ripresa dalla pandemia", ha aggiunto il commissario per il Lavoro e i diritti sociali, Nicolas Schmit.
REACT-EU, fondi aggiuntivi per la Politica di Coesione
Acronimo di Recovery Assistance for Cohesion and the Territories of Europe, l'iniziativa REACT-EU è lo strumento proposto dalla Commissione per dare seguito alle prime misure europee contro la crisi generata dal Covid-19 adottate tramite la Coronavirus Response Investment Initiative Plus.
In base all'accordo raggiunto il 18 novembre da Parlamento UE e Consiglio, e confermato dalla plenaria con 654 voti favorevoli, 23 contrari e 17 astensioni, lo strumento può contare su 47,5 miliardi di euro (50,6 miliardi a prezzi correnti), di cui 37,5 miliardi di euro stanziati per il 2021 e 10 miliardi di euro per il 2022, a fronte dei 55 miliardi inizialmente proposti dall'Esecutivo UE.
Nello specifico l'iniziativa REACT-EU fornisce fondi europei aggiuntivi alla Politica di Coesione, a valere sul pacchetto Next Generation EU e in misura ridotta attraverso la revisione dell'attuale Quadro finanziario pluriennale (QFP). Risorse fresche e non sottratte ad altre politiche dell'Unione che integrano le dotazioni dei Programmi operativi della Politica di Coesione 2014-2020 e sono ulteriori rispetto agli stanziamenti per il periodo 2021-2027.
Oltre al Fondo europeo di sviluppo regionale (FESR), al Fondo sociale europeo (FSE) e al Fondo per gli aiuti europei agli indigenti (FEAD), gli Stati membri possono destinare parte delle risorse all'Iniziativa a favore dell'occupazione giovanile (IOG) e ai programmi transfrontalieri (Interreg).
Per assicurare che il sostegno vada alle aree che ne hanno più necessità, gli stanziamenti sono distribuiti tra i paesi dell'UE in base al loro grado di prosperità e agli effetti socioeconomici della crisi, compreso il livello di disoccupazione giovanile. La ripartizione delle risorse è stabilita dalla Commissione mediante atti di esecuzione, assegnando il 70% delle dotazioni nazionali nel 2021 in base all'impatto dell'emergenza e il restante 30% per il 2022 sulla base dei dati statistici più recenti.
A livello nazionale, eccezionalmente i fondi non sono ripartiti per regione o settore. Gli Stati membri sono liberi di concentrarsi sulle zone più colpite dagli effetti della pandemia o di continuare a destinare maggiori fondi alle regioni meno sviluppate.
Inoltre, i Paesi UE possono decidere in che modo utilizzare le risorse assegnate, se per finanziare misure anticrisi attraverso il FESR e il FSE o per sostenere le fasce più vulnerabili della popolazione attraverso il FEAD, con la possibilità di beneficiare del cofinanziamento UE fino al 100%.
Per approfondire: Recovery Fund: via libera al piano Next Generation EU da 750 miliardi
Cofinanziamento UE fino al 100%
I fondi europei di REACT-EU assegnati agli Stati membri potranno essere utilizzati per coprire integralmente le spese ammissibili, con una copertura del 100% da parte del bilancio dell'UE. Questa possibilità è accessibile, però, solo per le risorse programmate nell'ambito di uno o più nuovi Assi prioritari dedicati oppure nell'ambito di un nuovo Programma operativo costruito ad hoc.
Per rendere più semplice e veloce la programmazione delle risorse, è previsto anche un nuovo obiettivo tematico trasversale: "Promuovere il superamento degli effetti della crisi nel contesto dell'epidemia di Covid-19 e preparare una ripresa verde, digitale e resiliente dell'economia", cui possono fare riferimento solo gli interventi finanziati con le risorse aggiuntive, che non sono cumulabili con altri obiettivi tematici. Allo stesso modo, non è possibile trasferire risorse provenienti da altri obiettivi al nuovo OT.
Ammesse le spese sostenute da febbraio 2020 ed entro il 2023
Parlamento e Consiglio ha concordato un meccanismo retroattivo per cui le spese sono ammissibili al sostegno di REACT-EU a partire dal 1° febbraio 2020. Inoltre, i Paesi dell'UE possono utilizzare le risorse aggiuntive fino alla fine del 2023, e non entro la fine del 2022 come proposto originariamente dalla Commissione.
Dal momento che i finanziamenti REACT-EU provengono da Next Generation EU e sono diventati effettivamente disponibili solo una volta ratificata la decisione sulle risorse proprie da parte dei 27, PE e Consiglio hanno previsto un prefinanziamento iniziale dell'11% nel 2021, a seguito dell'approvazione dei nuovi Programmi o delle modifiche a quelli esistenti, così da accelerare l'erogazione dei primi aiuti all'economia reale. Per gli anni successivi, invece, è prevista l'erogazione dei prefinanziamenti annuali in relazione alle risorse aggiuntive assegnate ai Programmi.
Lo 0,35% della dotazione totale va all'assistenza tecnica, in particolare a favore degli Stati membri gravemente colpiti dalla pandemia e di quelli potenzialmente più in difficoltà nella preparazione dei loro Programmi operativi.
Prevista maggiore flessibilità, attraverso procedure semplificate e la possibilità di trasferire risorse tra fondi e tra categorie di regioni. Per accelerare l'attivazione delle misure, inoltre, le condizionalità ex ante, i requisiti di concentrazione tematica e il quadro di riferimento dell'efficacia dell'attuazione non si applicano a REACT-EU.
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