Sisma: in Manovra superbonus 110 fino al 2025 e 6 miliardi per ricostruzione privata
Fino al 2025 gli immobili terremotati potranno usare anche il superbonus 110. E’ questa la novità più rilevante della Manovra 2022 per il sisma, assieme ai miliardi stanziati per la ricostruzione privata e alla proroga della sospensione di tutta una serie di tasse.
Cosa prevede la Legge di bilancio 2022?
Oltre a prorogare lo stato di emergenza del sisma Centro Italia al prossimo anno (così come quello di altri terremoti verificatisi in questi anni,) la legge di bilancio 2022 stanzia 6 miliardi di euro per la ricostruzione privata e proroga il superbonus al 110% fino alla fine del 2025, senza il decalage che avverrà nelle altre parti d'Italia.
Ampio anche il set delle agevolazioni fiscali previste dal testo, che si vanno a sommare alle misure che il Commissario Giovanni Legnini sta per lanciare in materia di caro-materiali e contributo per l’autonoma sistemazione (CAS).
Legge bilancio 2022 e superbonus 110% per le aree terremotate
Tra gli interventi più importanti per la ricostruzione dei territori colpiti da eventi sismici dal 1° aprile 2009 (dove sia stato dichiarato lo stato di emergenza) figura sicuramente la proroga del superbonus 110 al 31 dicembre 2025. L'incentivo in questione - lo ricordiamo - è quello dei commi 1-ter, 4- ter e 4-quater dell’art. 119 del decreto rilancio (dl 34-2020) che prevedono che:
- nei comuni dei territori colpiti da eventi sismici, la detrazione del 110% spetti per l'importo eccedente il contributo previsto per la ricostruzione (1-ter);
- i limiti delle spese ammesse alla fruizione degli incentivi fiscali eco bonus e sisma bonus, sostenute entro il 30 giugno 2022, siano aumentati del 50% per gli interventi di ricostruzione riguardanti i fabbricati danneggiati dal sisma nei comuni inseriti negli elenchi dei decreti-legge n. 189-2016 e n. 39-2009, nonché nei comuni interessati da tutti gli eventi sismici verificatisi dopo il 2008 dove sia stato dichiarato lo stato di emergenza. In tal caso, gli incentivi sono alternativi al contributo per la ricostruzione e sono fruibili per tutte le spese necessarie al ripristino dei fabbricati danneggiati, comprese le case diverse dalla prima abitazione, con esclusione degli immobili destinati alle attività produttive (4-ter);
- nei comuni dei territori colpiti da eventi sismici verificatisi a far data dal 1° aprile 2009 dove sia stato dichiarato lo stato di emergenza, gli incentivi di cui al comma 4 spettano per l'importo eccedente il contributo previsto per la ricostruzione (4-quater).
Soddisfatto Legnini: “La conferma degli incentivi fiscali del 110% sia per i condomini che per gli edifici uni e bifamiliari inagibili dopo il sisma, e per ben quattro anni, permette ai cittadini di affrontare una ricostruzione rapida (...) avendo certezza delle risorse disponibili”, ha infatti spiegato il commissario.
Manovra 2022: le agevolazioni fiscali per eventi sismici
La legge di bilancio 2022 interviene anche sul fronte fiscale, prevedendo una serie di esenzioni per le attività con sede legale od operativa nei territori delle regioni Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria, colpiti dal sisma del 2016. Parliamo, in particolare del canone unico di concessione, autorizzazione o esposizione pubblicitaria e del canone unico per l’occupazione nei mercati.
Il testo inoltre proroga al 31 dicembre 2022 una serie di esenzioni tariffarie e sospende (sempre fino alla fine del 2022) i pagamenti delle bollette di luce, acqua e gas, assicurazioni e telefonia nei comuni terremotati del 2016 per i titolari di utenze che abbiano dichiarato, entro il 30 aprile 2021, l'inagibilità del fabbricato, della casa di abitazione, dello studio professionale о dell’azienda.
Infine la Finanziaria prevede che i redditi dei fabbricati ubicati in quelle stesse zone (se distrutti od oggetto di ordinanze sindacali di sgombero per inagibilità adottate entro il 31 dicembre 2018) siano esenti dall’Irpef e dall’Ires anche nel 2021 (l’agevolazione era scaduta nel 2020) nonché dall’Imu fino al 31 dicembre 2022 (l’esenzione precedente arrivava al 31 dicembre 2021).
Il Fondo per la prevenzione del rischio sismico
Con 200 milioni l’anno (dal 2024 al 2029), la nuova legge di bilancio rifinanzia anche il Fondo per la prevenzione del rischio sismico, in modo di potenziare le azioni di prevenzione strutturale su edifici e infrastrutture di interesse strategico per le finalità di protezione civile, e le azioni di prevenzione non strutturale, per studi di microzonazione sismica e analisi della condizione limite per l'emergenza.
A tale scopo, le Regioni dovranno presentare un apposito Piano degli interventi, da realizzare nel limite delle risorse disponibili.
Legnini chiede la proroga per la sospensione di mutui e il rimborso TARI
A fare il punto sulla ricostruzione dei territori colpiti dal sisma del 2016 alla luce delle risorse della Manovra 2022 e del PNRR è stato in questi giorni lo stesso commissario al sisma.
Dopo aver plaudito la molte di risorse stanziate quest’anno e l'operazione fatta sulla Legge di bilancio 2022 per quanto riguarda il superbonus e la ricostruzione privata, Legnini ha però lamentato l’assenza di tre importanti misure nella nuova Finanziaria. “Si tratta della proroga della sospensione dei mutui per i cittadini danneggiati dal sisma, della sospensione di mutui per i comuni colpiti dal terremoto e del rimborso Tari per le amministrazioni del cratere”. L'auspicio del Commissario è che adesso “si possa trovare una soluzione nel decreto Milleproroghe subito o in sede di conversione”.
Le nuove ordinanze sisma su caro-materiali e CAS
A completare il quadro di fine anno sulle misure per la ricostruzione dei territori colpiti dal sisma del 2016 sono infine due ordinanze commissariali.
La prima ha l'obiettivo di pungolare i cittadini che non hanno ancora presentato i progetti per la ricostruzione del proprio immobile terremotato. Tra le altre cose, infatti, l’ordinanza stabilisce che i titolari del Contributo di autonoma sistemazione (CAS) e della SAE (Soluzione abitativa in emergenza) dovranno presentare il progetto di ricostruzione entro il 30 giugno, insieme alla domanda di questi contributi, pena la loro sospensione.
La seconda ordinanza invece mira a risolvere i problemi causati dall'impennata dei prezzi delle materie prime, prevedendo che le compensazioni alle imprese per il caro-materiali riguarderanno i lavori effettuati in tutto il 2021 e non solo il primo semestre dell'anno, come previsto finora nel resto del Paese.
La prima ordinanza sul caro-materiali
Photocredit: Alfred Derks da Pixabay
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