Sisma: Consap gestirà le garanzie statali per i finanziamenti delle imprese
Soddisfazione da parte di Consap per l’affidamento della gestione delle garanzie rilasciate dallo Stato sui finanziamenti in favore delle imprese danneggiate da eventi sismici. Si tratta di una delle oltre misure previste dalla Manovra 2023 per i territori e gli operatori colpiti dai diversi disastri naturali che si sono susseguiti in questi anni.
Come ogni anno, la legge di Bilancio prevede una serie di misure per la ricostruzione e lo sviluppo dei territori alle prese con i danni causati da terremoti, alluvioni e frane.
Tra le disposizioni più rilevanti contenute nella Manovra 2023, figura senza dubbio l’attribuzione dei poteri a Consap nella gestione delle garanzie pubbliche per finanziamenti a imprese danneggiate da eventi sismici. Una decisione, ha affermato qualche giorno fa l’Amministratore Delegato di Consap, Vincenzo Sanasi d’Arpe, che conferma la fiducia del MEF nella società.
Tra le altre misure di particolare rilievo figura poi la proroga di alcune agevolazioni fiscali per la Zona Franca Urbana Sisma Centro Italia, nonchè la proroga dello stato di emergenza in varie aree colpite da calamità e il varo di ulteriori misure per favorire la ricostruzione.
Ecco dunque una panoramica dei principali fondi e interventi previsti per i terremoti del 2012, 2016, 2017 , 2019, nonché per l’alluvione delle Marche.
Manovra 2023: Consap gestisce il Fondo per le garanzie alle imprese terremotate
Inseriti durante il passaggio in Parlamento, i commi 762 e 763 dell’articolo 1 della legge di bilancio 2023 recano una significativa novità per quanto concerne la gestione dei danni causati dai terremoti.
La Manovra 2023 ha autorizzato la Consap ad operare per conto del MEF per la gestione delle garanzie rilasciate dallo Stato sui finanziamenti in favore delle imprese danneggiate da eventi sismici.
“Il Fondo - specifica la Consap in un recente comunicato - opererà nei confronti delle attività d’impresa colpite dal terremoto del 20 e 29 maggio 2012 (terremoto dell’Emilia) e nei confronti dei titolari di reddito d’impresa e da lavoro autonomo nonché a favore degli esercenti delle attività agricole operanti nei territori colpiti dagli eventi sismici a far data dal 24 agosto 2012 (Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria), per la riparazione dei danni e la ripresa dell’attività produttiva”.
La Concessionaria servizi assicurativi pubblici (Consap) è stata infatti individuata come ente gestore delle garanzie rilasciate dallo Stato:
- Sui finanziamenti concessi ai titolari di reddito di impresa colpiti dal sisma del 20 e del 29 maggio 2012 (ai sensi delle disposizioni di cui all'articolo 11, comma 7, del decreto-legge n. 174 del 2012, convertito, con modificazioni, dalla legge n. 213 del 2012);
- Sui finanziamenti agevolati destinati ad interventi di riparazione, ripristino o ricostruzione di immobili di edilizia abitativa e ad uso produttivo, nonché al risarcimento dei danni subiti dai beni mobili strumentali all'attività ed alla ricostituzione delle scorte danneggiate e alla delocalizzazione temporanea delle attività danneggiate dal sisma al fine di garantirne la continuità produttiva, e dei danni subiti da prodotti in corso di maturazione ovvero di stoccaggio relativo alla protezione delle indicazioni geografiche e delle denominazioni d'origine dei prodotti agricoli e alimentari nei territori colpiti dal sisma del 20 e 29 maggio 2012 (ai sensi dell'articolo 3-bis, comma 1, del decreto-legge n. 95 del 2012, convertito, con modificazioni, dalla legge n. 135 del 2012);
- Sui finanziamenti ai titolari di reddito di impresa e di reddito di lavoro autonomo, nonché gli esercenti attività agricole, operanti nei territori colpiti dagli eventi sismici a far data dal 24 agosto 2016 (Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria) di cui all'articolo 11, commi 3 e 4, del decreto-legge n. 8 del 2017, convertito, con modificazioni, dalla legge n. 45 del 2017;
- Sui finanziamenti per la riparazione dei danni e la ripresa dell'attività produttiva nei territori colpiti dagli eventi sismici a far data dal 24 agosto 2016 (Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria) all'articolo 5, comma 4, del decreto-legge n. 189 del 2016, convertito, con modificazioni, dalla legge n. 229 del 2016.
Manovra 2023: tutte le novità per il Sisma 2016
Le misure previste dalla Manovra 2023 per la ricostruzione e lo sviluppo dei territori di Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria colpiti dal sisma del 2016 si dipanano invece tra più commi, andando ad abbracciare aspetti diversi.
Tra le misure più importanti figura senza dubbio la proroga per il 2023 delle esenzioni di carattere fiscale a favore delle imprese e dei professionisti che hanno la sede principale o l'unità locale all'interno della Zona franca urbana (ZFU) Sisma Centro Italia e che hanno subito una riduzione del fatturato di almeno il 25% nel medesimo anno rispetto al 2015, nonché alle imprese e ai professionisti che hanno intrapreso nei medesimi territori una nuova iniziativa economica entro il 31 dicembre 2021. Le agevolazioni in questione sono quelle varate dall’articolo 46 del DL 50-2017 e in particolare:
- L’esenzione dalle imposte sui redditi del reddito derivante dallo svolgimento dell'attività svolta dall'impresa nella zona franca fino a concorrenza, per ciascun periodo di imposta, dell'importo di 100.000 euro;
- L’esenzione dall'imposta regionale sulle attività produttive (IRAP) del valore della produzione netta derivante dallo svolgimento dell'attività svolta dall'impresa nella zona franca nel limite di euro 300.000 per ciascun periodo di imposta;
- L’esenzione dalle imposte municipali proprie per gli immobili siti nella zona franca, posseduti e utilizzati per l'esercizio dell'attività economica;
- L’esonero dal versamento dei contributi previdenziali e assistenziali, con esclusione dei premi per l'assicurazione obbligatoria infortunistica, a carico dei datori di lavoro, sulle retribuzioni da lavoro dipendente. Tale esonero, alle medesime condizioni, spetta anche ai titolari di reddito di lavoro autonomo che svolgono l'attività all'interno della zona franca urbana.
A tal fine è stata prevista l’integrazione dell’autorizzazione di spesa di 60 milioni di euro per l’anno 2023.
Oltre a ciò la Manovra 2023 prevede delle disposizioni per la sospensione delle rate dei mutui e norme di natura fiscale (commi 744-745, 750-754). Al fine di assicurare, infatti, la prosecuzione dei processi di ricostruzione privata nei territori terremotati, viene incrementata l'autorizzazione di spesa per la concessione del credito d'imposta maturato in relazione all'accesso ai finanziamenti agevolati, di durata venticinquennale, per complessivi 1,1 miliardi di euro per il periodo 20147-2049.
La Manovra prevede anche la proroga di un anno, vale a dire dal 31 dicembre 2022 al 31 dicembre 2023, il termine della sospensione dei pagamenti delle fatture relative ai servizi di energia elettrica, acqua e gas, assicurazioni e telefonia, nei Comuni colpiti dagli eventi sismici in questione, per i titolari di utenze che abbiano dichiarato, entro il 30 aprile 2021, con trasmissione della dichiarazione agli enti competenti (Agenzia delle entrate e INPS), l'inagibilità del fabbricato, della casa di abitazione, dello studio professionale o dell’azienda o la permanenza dello stato di inagibilità già dichiarato.
Oltre a prorogare lo stop al pagamento delle utenze, la Manovra prevede l’estensione all’anno 2023 della possibilità di escludere gli immobili e i fabbricati di proprietà distrutti o inagibili in seguito a calamità naturali dal calcolo del patrimonio immobiliare ai fini dell'accertamento dell'ISEE.
Infine la Manovra 2023 prevede una serie di misure procedurali, tra cui:
- La proroga fino al 31 dicembre 2023 dello stato di emergenza e della gestione straordinaria (commi 738-739);
- Disposizioni in materia di personale (commi 740-741, 760-761) e per la Struttura di missione antimafia per la ricostruzione (comma 742);
- Un finanziamento per garantire lo sviluppo delle piattaforme informatiche del Commissario straordinario per la ricostruzione (comma 743);
- Disposizioni per lo smaltimento dei rifiuti urbani (comma 749) e lo stoccaggio e il recupero delle macerie e dei rifiuti da costruzione e demolizione (commi 757 e 758).
Per approfondire: la Manovra 2023 e le misure per Comuni e altri Enti territoriali
Le misure per i terremoti Abruzzo 2009 e Emilia 2012
Per quanto concerne il sisma che ha colpito alcuni Comuni delle regioni Emilia Romagna, Lombardia e Veneto, la Finanziaria ha prorogato una serie di misure tra cui:
- lo stato di emergenza fino al 31 dicembre 2023
- l’assunzione di personale con contratto di lavoro flessibile fino all’anno 2023.
Prorogata inoltre all’anno 2023 la sospensione del pagamento delle rate dei mutui concessi agli enti locali dalla Cassa depositi e prestiti S.p.A.
Altra proroga rilevante riguarda invece le esenzioni dal pagamento dell'IMU per gli immobili inagibili, fino alla loro definitiva ricostruzione e agibilità.
Infine la Manovra autorizza la spesa di 14,2 milioni per l’anno 2023 per il funzionamento, l’assistenza tecnica, i contributi per l’autonoma sistemazione e per l’assistenza alla popolazione, e per gli interventi sostitutivi.
Relativamente, invece, al sisma del 2009 in Abruzzo, la nuova Finanziaria ha assegnato diversi contributi straordinari a L’Aquila e ad altri Comuni terremotati, prorogando al contempo i contratti dei tecnici del terremoto.
Le misure per i terremoti Ischia 2017 e Molise e Sicilia 2018
Per quanto concerne invece gli altri terremoti che in questi anni hanno colpito diverse parti del Paese, la Manovra 2023 interviene sia prorogando lo stato di emergenza, sia introducendo ulteriori misure per la ricostruzione.
Partendo da quest’ultimo aspetto, la nuova legge di Bilancio ha introdotto una serie di misure per la ricostruzione dei territori colpiti dal sisma del 2017 nell’isola di Ischia. Oltre a prorogare fino al 31 dicembre 2023 la gestione straordinaria, infatti, la Manovra ha:
- autorizzato, per l'anno 2023, la spesa di 4,9 milioni per la struttura commissariale, la continuità nello smaltimento dei rifiuti solidi urbani, le assunzioni a tempo determinato e la stipula di una convenzione con Invitalia S.p.A.;
- ha previsto, fino al 31 dicembre 2023, l’applicazione della sospensione del pagamento delle rate dei mutui per gli immobili inagibili o distrutti, relativi ad attività economiche e produttive, nonché per i soggetti privati per i mutui relativi alla prima casa di abitazione, inagibile o distrutta, già prevista per i comuni del Centro Italia colpiti dal sisma del 2016;
- ha autorizzato per il periodo 2023-2027 una spesa complessiva pari a 190 milioni per il riconoscimento dei contributi per la ricostruzione privata e pubblica.
Per quanto concerne invece i terremoti del 2018 in Molise e in Campania, la nuova Finanziaria ha prorogato di un anno, vale a dire dal 31 dicembre 2022 al 31 dicembre 2023:
- il termine di scadenza dello stato di emergenza conseguente all'evento sismico che il 26 dicembre 2018 ha colpito il territorio della città metropolitana di Catania;
- i termini di durata dell’incarico dei Commissari straordinari per la ricostruzione nei territori dei comuni della provincia di Campobasso colpiti dagli eventi sismici a far data dal 16 agosto 2018 e nei territori dei comuni della città metropolitana di Catania colpiti dall'evento sismico del 26 dicembre 2018, nonché i termini delle relative gestioni straordinarie, strutture commissariali e relativo personale;
- i termini per assunzioni in deroga da parte della città metropolitana di Catania.
Le risorse per l’alluvione Marche 2022
Oltre a intervenire sul fronte “terremoti”, la nuova Legge di bilancio stanzia anche fondi per l’alluvione che ha colpito le Marche il 15 settembre 2022.
La Manovra 2023, infatti, ha autorizzato la spesa di 100 milioni per ciascuno degli anni 2023 e 2024, ad integrazione delle risorse già stanziate a legislazione vigente che ammontano a 200 milioni di euro (fondi stanziati per l’anno 2023 dall’art. 3 del DL 179-2022, in corso di conversione in legge).
Tali risorse saranno usate, tra le altre cose, per la realizzazione dei seguenti interventi previsti dal Codice della protezione civile:
- interventi, anche strutturali, per la riduzione del rischio residuo nelle aree colpite dagli eventi calamitosi, strettamente connesso all'evento e finalizzati prioritariamente alla tutela della pubblica e privata incolumità, in coerenza con gli strumenti di
- programmazione e pianificazione esistenti;
- la ricognizione dei fabbisogni per il ripristino delle strutture e delle infrastrutture, pubbliche e private, danneggiate, nonché dei danni subiti dalle attività economiche e produttive, dai beni culturali e paesaggistici e dal patrimonio edilizio.
Si tratta di interventi che sono approvati con DPCM, su proposta del Capo del Dipartimento della Protezione civile.
Le altre misure
Infine la Manovra 2023 ha disposto l'assegnazione di 440 milioni (dal 2023 al 2026) alla Regione Calabria per sostenere gli interventi per spese in conto capitale volti a prevenire e a mitigare il rischio idrogeologico e idraulico in relazione al contenimento dei danni causati da tali fenomeni.
Si tratta di risorse del Fondo per lo sviluppo e la coesione (FSC) 2021-2027, da considerare ricomprese nel Piano per lo sviluppo e la coesione (PSC) a titolarità della Regione Calabria, cioè delle risorse FSC che il CIPESS assegnerà alla Regione per gli interventi del ciclo 2021-2027.
Autorizzata infine la spesa di 5 milioni di euro complessivi per il periodo 2023-2025, per gli interventi di messa in sicurezza del territorio e ristoro delle attività economiche, in relazione agli eventi calamitosi che hanno colpito il territorio del Comune di Maratea nei mesi di ottobre e novembre del 2022.
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