Nuove imprese a tasso zero - richiesti finanziamenti per 150 milioni
Nei primi due giorni di apertura del bando per l'autoimprenditorialità sono state presentate oltre 400 domande di finanziamento
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Grande interesse per il bando Nuove imprese a tasso zero, il regime di aiuto che sostiene con finanziamenti agevolati l'avvio e lo sviluppo di startup giovanili e femminili.
Il bando Nuove imprese a tasso zero
Finanziamenti agevolati della durata massima di otto anni a copertura del 75% delle spese per progetti d’impresa di valore non superiore a 1,5 milioni di euro. Così il bando Nuove imprese a tasso zero, che rinnova il regime di aiuto per l'autoimprenditorialità previsto dal decreto legislativo n. 185-2000, incoraggia la nascita di aziende costituite in prevalenza da giovani tra i 18 e i 35 anni o da donne.
I prestiti, fino a un massimo di 200mila euro, sono destinati sia alle imprese costituite da non più di 12 mesi alla data di presentazione della domanda che alle persone fisiche pronte a costituire la società entro 45 giorni dall’eventuale ammissione alle agevolazioni.
Il 25% di spese a carico dei proponenti può essere garantito attraverso risorse proprie o mediante finanziamenti bancari.
I progetti di impresa possono riguardare:
- la produzione di beni nei settori industria, artigianato e trasformazione dei prodotti agricoli,
- la fornitura di servizi alle imprese e alle persone,
- il commercio di beni e servizi,
- il turismo,
- le attività riconducibili a più settori di particolare rilevanza per lo sviluppo dell’imprenditorialità giovanile, riguardanti la filiera turistico-culturale e l’innovazione sociale.
Richiesti finanziamenti per 150 milioni di euro
Come spesso accade in questi casi, l'elevato numero di collegamenti alla piattaforma telematica nel giorno di apertura dello sportello, il 13 gennaio, ha costretto il soggetto gestore Invitalia a sospendere per qualche ora l'operatività dello strumento, poi ripristinata nel pomeriggio.
Complessivamente, nei primi due giorni sono state presentate 421 domande, mentre 1.212 risultano in fase di compilazione, per un totale di 150 milioni di euro.
La misura, però, è stata finanziata dal Ministero dello Sviluppo economico con 50 milioni di euro. E ora l'auspicio, ha commentato l'amministratore delegato di Invitalia Domenico Arcuri, è che la dotazione venga incrementata, portandola almeno a 100 milioni di euro, per finanziare il maggior numero possibile di progetti tra quelli che supereranno la fase di valutazione.
Le risorse potrebbero venire dal PON Imprese e Competitività 2014-2020, il cui budget è riservato alle sole Regioni Convergenza e In Transizione (Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia). D'altra parte, sono proprio le Regioni del Mezzogiorno le protagoniste del successo dello strumento: il 68% delle domande di finanziamento proviene infatti dal Sud, a fronte del 31% di richieste dalle Regioni del Centro Nord.
Quanto ai settori preferiti dagli startupper, spiccano manifattura e produzione di servizi (34%), seguiti dai servizi alle persone (21%) e dal commercio (17%).
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