MIUR – le graduatorie degli ultimi quattro Cluster Tecnologici Nazionali
Il decreto con le graduatorie delle domande presentate in risposta al bando dell'agosto 2016 per lo sviluppo di quattro nuovi Cluster Tecnologici Nazionali.
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Il primo passo per il completamento dei 12 Cluster Tecnologici Nazionali (CTN), corrispondenti alle Aree di specializzazione individuate dal Programma Nazionale per la Ricerca (PNR) 2015-2020 e dalla Strategia Nazionale di Specializzazione Intelligente (SNSI), è compiuto.
Con il decreto che approva le graduatorie di merito tecnico-scientifico delle domande presentate in risposta all’avviso del 3 agosto 2016 si gettano le basi per la costituzione di quattro nuovi Cluster nelle aree Economia del mare, Energia, Design, creatività e Made in Italy e Patrimonio Culturale.
I nuovi CTN si aggiungeranno agli otto Cluster selezionati con il bando del 2012 per le Aree di specializzazione: Aerospazio, Agrifood, Chimica verde, Fabbrica intelligente, Mobilità sostenibile, Salute, Smart, Secure and Inclusive Communities e Tecnologie per gli Ambienti di Vita.
> Ricerca – imminente il bando MIUR per i cluster tecnologici
Le graduatorie del bando per i Cluster Tecnologici Nazionali
I progetti inseriti nelle quattro graduatorie, sulla base del Piano di azione e dei due progetti di ricerca industriale presentati da ciascuna aggregazione in risposta al bando MIUR, sono:
Tecnologie per il patrimonio Culturale
- TICHE - Technological Innovation in Cultural Heritage, con punteggio 129;
- I-CULT, con punteggio 114.
Design Creatività e Made in Italy
- Design next Made in Italy, con punteggio 148;
- Biodiversità, Cultura e Innovazione, con punteggio 128.
Economia del Mare
- BIG - BLUE ITALIAN GROWTH, con punteggio 123.
Energia
- ENERGIA, con punteggio 120.
Alla luce delle graduatorie approvate, il MIUR attiverà ora la valutazione economico-finanziaria del progetto al quale è stato attribuito il punteggio più elevato nell’ambito di ciascuna delle Aree di specializzazione di appartenenza, per poi procedere alla concessione delle agevolazioni in favore del primo raggruppamento di ognuna delle quattro Aree.
Gli obiettivi dei Cluster Tecnologici Nazionali
"La scelta dei progetti è stata fatta in coerenza con le priorità del Programma Nazionale della Ricerca (PNR) 2015-2020", fa sapere il Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca in una nota. "In particolare si è puntato su iniziative di aggregazione pubblico-privata, per favorire la collaborazione delle grandi, piccole e medie imprese con Università ed Enti pubblici di ricerca".
L'idea alla base dei Cluster è infatti quella di creare delle piattaforme che organizzino l'offerta di competenze scientifiche e tecnologiche, pubbliche e private, presenti nel Paese nelle 12 Aree di specializzazione. Si tratta di veri e propri ecosistemi dell'innovazione che, mettendo insieme imprese, istituzioni di ricerca, incubatori di start up e soggetti finanziari forti, possano impegnarsi su operazioni complesse e strategiche e promuovere la partecipazione ai bandi del Programma UE per la ricerca e l'innovazione Horizon 2020.
Oltre a fare da ponte tra ricerca pubblica e privata, i Cluster dovrebbero funzionare anche come un canale di comunicazione e confronto tra stakeholder e Ministero, e facilitare la valorizzazione dei risultati della ricerca.
Per questo motivo, le 12 Aree di specializzazione sono state aggregate in cinque bacini prioritari di utilizzo, filiere innovative in cui le competenze possono tradursi in prodotti e servizi per il mercato:
- Aerospazio e Difesa,
- Salute, alimentazione, qualità della vita,
- Industria intelligente e sostenibile, energia e ambiente,
- Turismo, patrimonio culturale e industria della creatività,
- Agenda Digitale, Smart Communities, infrastrutture e sistemi di mobilità intelligente.
I finanziamenti per la ricerca industriale
Nell'ambito del PNR il MIUR ha previsto 2,1 milioni di euro nel triennio 2015-2017 per l'avvio dei Cluster e per lo sviluppo dei loro piani strategici. A queste risorse si aggiungono ulteriori fondi per il finanziamento di progetti di ricerca industriale nelle dodici Aree dei Cluster.
Giovedì 27 luglio si è aperto il bando da 497 milioni di euro lanciato dal MIUR con risorse del PON Ricerca e Innovazione e del Fondo Sviluppo e Coesione 2014-2020 per la concessione di agevolazioni a favore di progetti di ricerca industriale e, in misura non preponderante, di sviluppo sperimentale nelle 12 Aree di specializzazione.
Le domande possono essere presentate fino alle ore 12.00 del 9 novembre 2017 da partenariati composti da PMI e grandi imprese, Università, Enti ed organismi di ricerca pubblici e private e Pubbliche amministrazioni.
Le agevolazioni, nella forma del contributo alla spesa, possono coprire fino al 50% dei costi ammissibili per la ricerca industriale e in misura compresa tra il 25% e il 50% dei costi per lo sviluppo sperimentale in base ai soggetti proponenti.
I Cluster Tecnologici Nazionali nel decreto Mezzogiorno
L'attività dei Cluster Tecnologici Nazionali potrebbe rivelarsi particolarmente importante anche per l'accelerazione e la qualificazione della ricerca e dell'innovazione nelle Regioni meridionali. Non a caso, al Senato, il testo del decreto Mezzogiorno (dl 91-2017) è stato arricchito con un emendamento che invita i Cluster, ottenuto il riconoscimento in di associazione o fondazione, ad elaborare dei Piani di azione triennale, con un'apposita sezione riferita al Mezzogiorno.
Questi Piani dovrebbero individuare attività da svolgere, risultati attesi, tempi e risorse necessarie, esplicitando le azioni per la ricerca industriale, l'innovazione e il trasferimento tecnologico in favore del Sud.
Per il 2017 si dovrebbe partire con un contributo forfettario di 242.500 euro per l'avvio delle attività e la presentazione del Piano, per poi passare ad assegnazioni annuali da parte del MIUR a valere sul Fondo per gli investimenti nella ricerca scientifica e tecnologica (FIRST).
> Decreto direttoriale n.1853 del 26 luglio 2017 - Graduatorie Cluster Tecnologici Nazionali
Photo credit: TAFE SA TONSLEY
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