Sicilia: in arrivo i crediti d’imposta alle imprese

 

Palermo, foto Victoria UKUltimi ritocchi al formulario che le imprese siciliane utilizzeranno per richiedere i crediti d’imposta, il prossimo 21 marzo. Il decreto che stabilisce la modulistica per le domande sarà pubblicato a metà settimana sulla Gazzetta ufficiale regionale, affinché le aziende possano cominciare a prenderne visione in attesa del click day.

Siamo quindi al rush finale di un percorso che mira a rilanciare l’economia siciliana. E' questo, infatti, l’obiettivo della legge 17 novembre 2009, n. 11, sui crediti d'imposta per nuovi investimenti e per la crescita dimensionale delle imprese.

Dopo aver ricevuto l’ok della Commissione europea, la misura è finalmente operativa a più di un anno dalla sua approvazione in sede regionale.

Destinatarie dell'iniziativa, che ammonta complessivamente a 600 milioni di euro, sono le grandi, ma soprattutto piccole e medie imprese, incluse quelle artigiane che operano nei seguenti settori:

  • attività estrattive,
  • manifatturiere,
  • turismo,
  • servizi legati all’information-technology,
  • agroalimentare concernente la trasformazione dei prodotti agricoli, della pesca e dell’acquacultura.

Il contributo si rivolge alle imprese che effettueranno nuovi investimenti nel territorio della Regione entro il 31 dicembre 2013.

Il tutto si svolgerà rigorosamente on line, nella forma del click day previsto per il 21 marzo 2011, il cui supporto informatico sarà fornito da Sogei.
Le imprese dovranno collegarsi al sito web della Regione, che procederà all’istruttoria delle domande. A quel punto le istanze passeranno al setaccio dell’Agenzia delle Entrate.

A quest’ultima è stata affidata la gestione delle istanze di ammissione al credito d'imposta, oltre alle attività di accertamento, riscossione e contenzioso. Il beneficio fiscale potrà essere utilizzato attraverso il modello di pagamento F24 che consente la compensazione del credito con debiti di diversa natura (tributari, erariali, locali e contributivi).

L’amministrazione regionale difende il contestato strumento del click day, che più volte nel resto d’Italia ha lasciato a bocca asciutta gli imprenditori. In una delle sue ultime dichiarazioni l’assessore all’economia Gaetano Armao (il deus ex machina della legge) aveva gettato il sasso nello stagno: “Ci sono molti funzionari corretti, ma anche molti corrotti, che utilizzano le inerzie burocratiche, di cui si lamentano giustamente gli imprenditori che vogliono investire nell'Isola, per ottenere benefici e profitti illeciti. Il rimedio è la semplificazione della pubblica amministrazione, l'informatizzazione e la digitalizzazione dei procedimenti. Nelle procedure informatizzate, infatti, non c'è bisogno di incontrare i funzionari o di conoscerli, di ottenere autorizzazioni, visti o firme da sollecitare”.

Sarà la Regione Siciliana ad anticipare i fondi necessari per l’assegnazione dei benefici previsti da questa legge, che invece prevedono l’utilizzo dei fondi FAS già ripartiti, ma non ancora assegnati dallo Stato.

Per evitare che la mafia metta le mani sui finanziamenti, in base ad una clausola inserita appositamente nella norma, chi vuole accedere al credito d'imposta dovrà dichiarare, sotto la propria responsabilità, di non aver omesso di denunciare pressioni estorsive nei tre anni precedenti alla presentazione della domanda e di impegnarsi a non cedere al ricatto del pizzo, pena la decadenza del beneficio e la restituzione delle concessioni fiscali.

Nell’ultimo periodo l’impegno dell’assessorato all’economia si è incentrato sulla promozione di questa misura anti-crisi e della norma contro l'usura tra le imprese del territorio, grazie alla stipula di protocolli di intesa ad hoc con Unioncamere, Confartigianato e con l’ordine regionale dei commercialisti e alla realizzazione di una serie di seminari formativi sul tema.

L’accelerazione della spesa resta quindi uno dei temi caldi per la Regione.
Il governo siciliano ha recentemente presentato ai responsabili della DG Regio - la direzione generale della Commissione europea incaricata dello sviluppo regionale - il pacchetto di iniziative mirate ad accelerare e qualificare la spesa dei fondi comunitari, pari a 800 milioni di euro. In questo contesto il cofinanziamento del credito d'imposta rappresenta una delle priorità.

LEGGE 17 novembre 2009, n. 11 - Crediti di imposta per nuovi investimenti e per la crescita dimensionale delle imprese

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IN DATA 2 MARZO 2011 L'UFFICIO STAMPA DELL'ASSESSORE ARMAO CORREGGE LE INFORMAZIONI FORNITE LO SCORSO 28 FEBBRAIO 2011 E RICORDA CHE LE RISORSE STANZIATE AMMONTANO A 120 MILIONI DI EURO PER L'ANNO 2010 E CHE SI AUSPICA DI RAGGIUNGERE NEGLI ANNI SUCCESSIVI LA SOMMA COMPLESSIVA DI 600 MILIONI DI EURO.

D.D.G. n. 206 del 23/6/2010 - Ammontare massimo dei contributi da concedere alle imprese nella forma di credito di imposta

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